mercoledì 22 ottobre 2014

Ti aspetti e, forse, in silenzio aspetti

Ci sono giorni in cui ti aspetti.
Giri, sperando che qualcuno ti fermi.
Ti aspetti.
Non è un'occasione banale, nè un momento esatto, tant'è che i momenti giusti non esistono mica.
Ci sono giorni in cui non hai pensieri, arranchi idee e speri di creare origami di parole.
Giorni come questi, quando il vento è talmente forte che ti spazza via anche l'anima, ma non te ne importa.
Nessuno ha il diritto, lo sai. Tu hai il dovere di proteggerti. Lo fai poco spesso, sai?
Ti proteggi poco, metti maglie troppo leggere, indossi pantaloni che ti fanno sentire i brividi e lasci le corazze a casa, in fila, nell'armadio dei pensieri.
Ti proteggi poco, forse hai capito che vale la pena rischiare d'essere infelici o tristi o frastornati, se poi i sorrisi arrivano e fanno sole.
Cammini, fermandoti a guardare che giro fanno le foglie mosse dal vento e forse non hai fallito.

Ci hai messo un po' di tempo però per capire che devi aver cura di te e di ogni fallimento futuro.



Scrivi

Scrivi.
Carta e penna fanno miracoli.
Curano i dolori,
consolidano i sogni,
restituiscono la speranza.


Tu sei tutto nel gesto che fai.




martedì 21 ottobre 2014

Ne sono sempre più convinta

Se solo parlassimo, dicessimo quello che sentiamo, le cose andrebbero meglio.


Ti prego, non torturarti con domande di cui non conosci la risposta. Stai attraversando un momento molto difficile, ma ti stai dando da fare e lo fai di continuo. Ogni batosta che prendi ti rende più forte.


Ma tutti noi abbiamo bisogno di sognare. Di sperare che sia possibile ottenere qualcosa in più di quanto abbiamo.


Riflettiamo gente, riflettiamo.



domenica 19 ottobre 2014

Ci vuole coraggio ad essere felici

Ci vuole coraggio per essere felici,
tempeste, clamori, impeto ha la felicità.
Discese violente, sbalzi improvvisi
e costante impazzire dei sensi.
Bisogna essere eroi per sorridere,
accogliere il cielo e la terra nel petto.






giovedì 16 ottobre 2014

C'è luce se sappiamo dove guardare


Le persone che fanno la differenza sono quelle che lasciano il segno dove passano.
Sono le intelligenze non di chi sa ma di chi sente.

Fare la differenza vuol dire sapersi distinguere quando il pensiero comune è sterile e non porta più da nessuna parte.
Chi fa la differenza non è snob. In pochi fanno la differenza, e quando la fanno, il più delle volte, si muovono in punta di piedi.

La differenza la fa ognuno di noi.
Ognuno fa la differenza tra un fiammifero spento ed uno acceso.



... e abbattere la barriera che abbiamo tirato su...


E' difficile l'equilibrio tra passato e presente...
... ma tu ci hai insegnato che ogni giorno siamo nuovi...


Dio, restaci accanto.



martedì 14 ottobre 2014

La nostra anima non è fatta per dimenticare

Io penso che le persone non si dimenticano. Non puoi dimenticare chi un giorno ti faceva sorridere, chi ti faceva battere il cuore, chi ti faceva piangere per ore intere.
Le persone non si dimenticano. Cambia il modo in cui noi le vediamo, cambia il posto che occupano nel cuore, il posto che occupano nella nostra vita.



Conosco le certezze dello specchio, il fatto che da quelle non si scappa...


Non ci si bagna mai nello stesso fiume...
Non si finisce mai di imparare...





lunedì 13 ottobre 2014

Perchè tutti hanno bisogno di sicurezze





Se qualcuno si permette di dimenticarsi del nostro essere speciali, almeno noi non dimentichiamoci della nostra persona.



domenica 12 ottobre 2014

Buona domenica lettori e non

Foto: I libri sono mondi come lo è il nostro. 
I personaggi al loro interno vivono come noi viviamo.
Quando chiudiamo un libro lo chiudiamo a noi, ma non a loro.
Quando leggiamo, noi entriamo nel loro spazio.

- Marco Ciro Bargerri - Cyrano -













Perché è la curiosità che non ferma il mondo, lo stato d'animo del bambino che ci permette di avere sempre gli stessi occhi, ma ogni volta una nuova meraviglia che si mostra loro...





martedì 7 ottobre 2014

Ogni minuto che passa mi chiedo "ma la tranquillità dove sta?"...

lunedì 6 ottobre 2014

Ciao ciao, bambino...


Ciò che viene tenuto segreto è spesso più distruttivo di ciò che sappiamo.





venerdì 3 ottobre 2014

Amici e non

Dopo tante esperienze ho capito che dobbiamo tenerci strette le persone alle quali siamo legati, che dobbiamo donare tempo e anima agli amici veri, che ci dobbiamo stare anche quando crediamo che non ne abbiano bisogno, che dobbiamo dirci "ti voglio bene", "mi sei mancato", "HO BISOGNO DI TE", e se dall'altra parte non c'è lo stesso spirito di accoglienza allora non esitiamo ad allontanarci, senza paura, perchè altrove di sicuro ci saranno altri angoli di cuore che attenderanno il nostro.
Le incomprensioni lasciamole alle persone che si nutrono di equivoci.
I VERI amici non restano nel dubbio, domandano.



giovedì 2 ottobre 2014

Tutti giù per terra!

Foto: "C’erano una volta cose preziosissime.

La parola data o la stretta di mano, quando valevano più di cento firme fatte davanti al notaio.

La dignità quando non era mai in vendita, perché era l’unico capitale che una persona possedeva.

Il rispetto per le persone anziane, quando la vecchiaia non era ancora emarginazione, ma significava esperienza, saggezza, essere ascoltati dai più giovani.

I valori, sia umani, civili, religiosi, quando valevano molto di più delle cose di valore.

Il tempo quando scorreva a ritmi naturali e la gente non aveva la necessità di guardare l’orologio ogni cinque minuti.

C’erano una volta cose preziosissime…"

(Agostino Degas)
Agostino Degas

*Immagine:  Archi MI Foto Word©.

Riflessi d'acqua-diventa fan
Diritti riservati © LG. 633/1941




Ma se la gente facesse cadere un po' di pregiudizi, un po' di maschere, un po' la propria opinione idilliaca di sé?

Ma se la gente si ricordasse che l'umanità è molto più importante della sapienza fine a se stessa?

Ma se la gente tornasse e sorridere un po' di più, piuttosto che stare sempre imbronciata perché sempre triste o pronta a fare paura?





C’erano una volta cose preziosissime.

La parola data o la stretta di mano, quando valevano più di cento firme fatte davanti al notaio.

La dignità quando non era mai in vendita, perché era l’unico capitale che una persona possedeva.

Il rispetto per le persone anziane, quando la vecchiaia non era ancora emarginazione, ma significava esperienza, saggezza, essere ascoltati dai più giovani.

I valori, sia umani, civili, religiosi, quando valevano molto di più delle cose di valore.

Il tempo quando scorreva a ritmi naturali e la gente non aveva la necessità di guardare l’orologio ogni cinque minuti.

C’erano una volta cose preziosissime…