Possedere la mente di qualcuno non è come possederne il corpo. È molto di più. È fare l'amore senza limiti. È trovarsi sempre. Ovunque. È aspettarsi. Cercarsi. Trovarsi ancora. Prendersi. Viaggiarsi dentro. È tentarsi. Cedersi. Stringersi. Restare nella stessa follia, quasi fosse il miglior posto del mondo.
Definitivo, come tutto ciò che è semplice. Il nostro dolore non deriva dalle cose vissute, ma dalle cose che sogniamo e che non si realizzano. Perché soffriamo tanto per amore? Sarebbe meglio che la gente non soffrisse, e ringraziasse anche solo per aver conosciuto una persona tanto buona, che generò in noi un sentimento intenso che ci ha accompagnato per un tempo ragionevole, un tempo felice. Perché soffriamo? Per tutti i baci cancellati, per l’eternità. Soffriamo, non perché il nostro lavoro è stressante e paga poco, ma per tutte le ore libere che non abbiamo avuto per andare al cinema, per conversare con un amico, per nuotare, per innamorarci. Perché automaticamente dimentichiamo quello che abbiamo goduto e cominciamo a soffrire per i nostri progetti irrealizzati, per tutte le città che avremmo potuto conoscere a fianco del nostro amore, per tutti i figli che avremmo avuto piacere ad avere vicino, per tutti gli show, i libri e i silenzi che avremmo gradito condividere, Soffriamo, non perché nostra madre è impaziente con noi, ma per tutti i momenti in cui le avremmo potuto confidare le nostre più profonde angosce e fosse interessata a comprenderci. Soffriamo, non perché la nostra squadra ha perso, ma per l’ euforia soffocata. Soffriamo non perché invecchiamo, ma perché il futuro è da noi confiscato, impedendo così che ci accadano mille avventure, tutte quelle con le quali sogniamo e mai tentiamo di sperimentare. Come alleviare il dolore di ciò che non fu vissuto? La risposta è semplice come un verso: avere meno illusioni e vivere di più!!! Ogni giorno che vivo mi convinco sempre più che lo spreco della vita è nell’amore che non diamo, nelle forze che non usiamo, nella prudenza egoista che non rischia mai, e che, schivando la sofferenza, fa perdere anche la felicità. Il dolore è inevitabile.
Ho camminato attraverso questo giorno in maniera equilibrata; in realtà bisognerebbe trascorrere ogni giornata così: andando incontro alla sera, crescendo e maturando sin dal mattino. E come un frutto stanco adesso cado dallo stelo del giorno. Il forte stelo del giorno. E cado nel recesso oscuro della notte. Dal dritto, forte, scivoloso gambo del giorno nel cesto misterioso della notte.
domenica 7 dicembre 2014
Rompi il silenzio, se ne avrai paura... urlagli contro quel che hai dentro.
giovedì 4 dicembre 2014
Le poche cose grandi che contano devono essere tenute d'occhio, il resto si può tranquillamente lasciar cadere. E quelle poche cose grandi si trovano dappertutto, dobbiamo riscoprirle ogni volta in noi stessi per poterci rinnovare alla loro sorgente. E malgrado tutto si approda sempre alla stessa conclusione: la vita è pur buona.