Voglio l'amore scritto addosso, non su di un pezzo di carta bianco.
Non voglio qualcosa che finisca in un cassetto, io voglio qualcosa che rimanga a marchiarmi la pelle.
Baci, abbracci, strette, respiri caldi.
Tutto scrivimi tutto e di tutto a bocca a mani a pelle e a cuore.
Passa e ripassa ancora perchè mi coli dentro, fin dentro le ossa e mi scorra nel sangue....
Scrivimi risate, pianti, cazzate, paure, gioie.
Perchè l'amore non sono cuoricini, l'amore è sempre e sempre non è quasi mai sempre sorrisi e risate.
Voglio qualcosa di vero che non voli con un soffio di vento, voglio qualcosa che resti dentro.
Per sempre?
No, oggi, adesso, ora!
L'unica cosa importante, quando ce ne andremo, saranno le tracce d'amore che avremo lasciato...
mercoledì 29 aprile 2015
martedì 28 aprile 2015
... non hai capito ancora che di capire si finisce mai...
Io di vite ne avrei potute fare almeno cinque o sei. Come tutti del resto. E non parlo di ipotesi campate in aria - tipo la rockstar - ma di possibilità concrete che non si sono verificate in seguito a scelte precise. Tutte vite che avrei voluto. Ma è sempre così: comunque vada, per quanto ti piaccia la tua vita, ce n'è sempre un'altra che avresti voluto fare e non hai fatto. Poi, se quella che fai ti soddisfa, allora magari provi solo un leggerissimo rimpianto, giusto per la curiosità di sapere come sarebbe andata se... Anche perché, alla fine di vita una ce n'è, e per quella che fai tutte le altre le perdi.
giovedì 23 aprile 2015
mercoledì 15 aprile 2015
Buona notte
Buonanotte a chi ha troppe parole da dire o da scrivere.
Ma non sempre c’è chi ha voglia di ascoltarle o tempo per leggerle.
E allora proviamo a tacere e ad impegnare le mani in qualcosa d’altro.
Una gran difficoltà tenerle a freno.
Ogni pensiero ci gira in testa con frasi compiute pronte per essere esternate.
Inutile il silenzio, non fa per noi.
Una forzatura che non ci appartiene.
E allora buonanotte a chi le parole le lascia libere.
Anche a costo di sembrare logorroico, prolisso o ingombrante.
Ci sarà, prima o poi, chi ci dirà “continua, mi piace starti a sentire”.
Ma non sempre c’è chi ha voglia di ascoltarle o tempo per leggerle.
E allora proviamo a tacere e ad impegnare le mani in qualcosa d’altro.
Una gran difficoltà tenerle a freno.
Ogni pensiero ci gira in testa con frasi compiute pronte per essere esternate.
Inutile il silenzio, non fa per noi.
Una forzatura che non ci appartiene.
E allora buonanotte a chi le parole le lascia libere.
Anche a costo di sembrare logorroico, prolisso o ingombrante.
Ci sarà, prima o poi, chi ci dirà “continua, mi piace starti a sentire”.
martedì 14 aprile 2015
C'è chi sceglie di apparire. C'è chi sceglie di essere.
A volte l'apparenza sembra prendere il sopravvento sulla sostanza.
Così chi 'appare' sembra felice, disteso, allegro, sereno, indossando la maschera più consona alla situazione.
Chi 'è' non necessita di maschere: si veste delle sue emozioni, della sua fragilità, della sua ingenuità e prova a destreggiarsi nel cammino della vita.
Il bello è che chi indossa la maschera dell'apparenza quasi mai ha il coraggio di levarsela e guardare negli occhi coloro che sono sempre e comunque sostanza.
Sarebbe come guardarsi allo specchio e trovarsi nudi.
A volte l'apparenza sembra prendere il sopravvento sulla sostanza.
Così chi 'appare' sembra felice, disteso, allegro, sereno, indossando la maschera più consona alla situazione.
Chi 'è' non necessita di maschere: si veste delle sue emozioni, della sua fragilità, della sua ingenuità e prova a destreggiarsi nel cammino della vita.
Il bello è che chi indossa la maschera dell'apparenza quasi mai ha il coraggio di levarsela e guardare negli occhi coloro che sono sempre e comunque sostanza.
Sarebbe come guardarsi allo specchio e trovarsi nudi.
domenica 12 aprile 2015
venerdì 10 aprile 2015
Finito un giorno, ne arriva un altro...
Il giorno se ne va: bello o brutto che sia stato, è finito.
Se siamo riusciti a donare un sorriso, a fare una carezza, o, semplicemente, ad abbracciare un amico che aveva solo bisogno di sentirsi dire: “Tranquillo, va tutto bene, conta su di me”...
Allora non sarà trascorso invano.
mercoledì 8 aprile 2015
Il mezzo amore non è amore.
Non so vivere pensando di limitarmi:
dare una sforbiciata alla fantasia, che mi permette di viaggiare in lungo ed in largo per il mondo,
dosare un po' la sensibilità, perchè non sempre le persone vogliono essere capite,
fare dono solo un po' del bene, che bisogna sempre stare all'erta.
Ogni mio singhiozzo porta un nome.
Ogni mio pensiero descrive una certa situazione.
Ogni mio sguardo fotografa un posto che per sempre mi apparterrà.
Ogni palpito di cuore è frutto di un'emozione.
Esattamente come i miei difetti riempiono la mia persona, così quei due o tre pregi che sono in grado di osservare senza guardarmi poi così attentamente...
E tra questi c'è l'amore,
che non può mai essere troppo, ma soltanto vero:
limitarmi in questo perchè,
come spesso capita, non torna indietro mai tutto quanto,
è come chiedermi di anestetizzare il cuore e lasciare solo in moto il cervello...
Io, invece, sono convinta che si possa vivere soltanto così:
"O tutto o niente".