Non c'è niente di cui abbiamo più bisogno. Ridare un nome alle cose. Daccapo, rinominarle come quando dopo un'epidemia, una perdita di memoria collettiva, arriva un superstite con le etichette e le attacca alle cose: tavolo, sedia, lampada, penna. Guardate: pen-na. Serve a scrivere.
E noi? Noi sappiamo di cosa parliamo quando parliamo d'amore? Di Chiesa e di carità cristiana, di diritto di famiglia, di politica per farci un partito? E la politica e il lavoro e la scuola e il diritto e la giustizia e il rispetto. Il tempo, il silenzio. Avete un post-it che vi ricordi cosa sono?
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