martedì 24 luglio 2012

E la barca di carta, che non vuole affondare ...

Ci sono giorni in cui prego fortemente che possa essere veramente un sorriso ad uccidermi,
quando sarà il momento.
Ci sono giorni in cui stringo i pugni, forte, nelle tasche dei pantaloni, mentre trattengo il respiro.
A volte per il piacere, a volte per il dolore.
Ci sono momenti di tutti i colori, poi:
gialli, come l'alba la mattina, e rossi, come la passione della sera;
verdi, come le cassette delle lettere, sempre piene di nuovi pensieri, e azzurri, come il cielo d'estate;
grigi, tra le vie della città, e bianchi, come quelli della musica tra le orecchie e l'anima.

Eh già: perchè ci sono giorni e ci sono momenti.
E ci sono tanti momenti che formano diversi giorni.
E questi, tutti insieme,
 mentre danzano in un'unica esistenza...
e per ognuno di noi è così...

E poi ci sono giorni come questi, io li chiamo i giorni di sospensione:
come quando metti in pausa un film, e nel mentre cerchi una soluzione alle tue domande...
...ma è uno stare fermi provvisorio:
tu puoi essere immobile anche per ore a contemplare il soffitto di camera tua,
ma il tempo va, e non ti aspetta...
e ti rendi conto che i momenti passano, i giorni scorrono sempre più veloci sul calendario.
E non si è mai abbastanza forti per una corsa contro il tempo:
puoi provare a sfidarlo, ma, alla fine, ti tocca camminarci insieme.

A questo tempo, io, oggi, vorrei dire soltanto una cosa:
se non puoi essere galantuomo, se non puoi ridarmi indietro cose che oramai ti sei portato via,
almeno non sottrarmi ciò che di importante mi resta.
Adesso.



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