domenica 9 settembre 2012

Fa' che domani accada qualcosa di bello... anche di piccolo, ma che possa emozionarmi.

Ci sono quelle sere che ti smontano e ti rimontano da zero; dove l’unica certezza che hai è la tua storia, la lunga via che guardi dietro di te. Lo zaino di esperienze belle o brutte che siano, piene d’emozione, si fa pesante come di vuoto, ma nello stesso tempo di cielo infinito.
Questa è la malinconia: è un goccio di paura, un brivido di adrenalina e una voglia di cercare qualcosa. Qualsiasi cosa che sia vera in sé.
L’istinto ci aiuta, il pilota automatico ci indirizza.
Ma il caos dei nostri ragionamenti e degli obbiettivi si sovrappone alle nostre percezioni, che incontrano distratte le sensazioni.

Ci sono quelle sere, dove non aver dato un bacio è un peccato. Ci sono quelle sere dove le luci della città dicono tutto di te, ti fanno sorridere silenziosamente mentre pensi alla materia caotica che ti compone, e che compone anche gli altri. In fondo, gli altri siamo noi, siamo come li vediamo, come li trattiamo e come decidiamo di viverci assieme.
In sere come queste vorresti condividere un pensiero e sentire una sicurezza che anche se apparente riscalda. In fondo cosa è reale e cosa è apparenza?

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