domenica 2 dicembre 2012

Il destino fa fuoco con la legna che c'è.

Il destino non è poi così inevitabile: è conseguenza di una serie di cause che anche noi stessi possiamo manipolare, gestire, modificare.
Pensando al destino come qualcosa di già stabilito, ci poniamo in una posizione negativa e, soprattutto, passiva nei confronti della vita.
Qualora, però, riuscissimo a renderci conto che il nostro destino è solo in una minima parte frutto di una certa casualità, ed, in prevalenza, specialmente la conseguenza delle nostre azioni, delle nostre scelte e delle nostre volontà, allora, smetterebbe di essere un cieco e despotico tiranno, per rivelarsi, invece, un incomparabilmente prezioso alleato e servitore.
A differenza di quanto, erroneamente, siamo abituati a credere, il destino non aggiunge nessun tipo di legna, né ben secca e compatta, né bagnata, per accendere il fuoco del nostro futuro.
Esso si accontenta di attizzare la fiamma su noi, sul nostro materiale.
Così, quando mettiamo a sua disposizione paglia, è inevitabile che, nella migliore delle ipotesi, dopo una rapidissima fiammata, incapace di produrre calore, tutto si spenga. 
Siamo noi che mettiamo a disposizione del destino non solo la legna ma anche le condizioni favorevoli, nel quale esso possa accendere il fuoco.
Un fuoco che può, dunque, scaldare, essere pieno di scintille scoppiettanti, oppure affumicare tutti i presenti senza attecchire.
Nel primo caso rispecchia il momento, proprio come nelle fredde notti africane, in cui è un immenso piacere sedere attorno al fuoco ad ascoltare le antiche storie di esseri fantastici, di intrepidi eroi, di grandi valori.
Storie di vita, story telling che tramandano sogni e speranze, insegnamenti e ricordi che si materializzano e smaterializzano in ombre e fantasmi, in realtà oniriche e concrete, mentre ai primi bagliori dell’alba, gli animali iniziano ad abbeverarsi alle fresche acque del fiume e la brillante fiamma del vivace fuoco si trasforma in fioca luce dei carboni ardenti.
Il nostro futuro, dipende, dunque, da noi, dal tipo di focolare e legna che offriamo al nostro destino.


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