Io credo in quei rapporti un po’ disastrati. Credo in quelle persone che si vanno incontro con l’idea di lasciarsi e poi si ritrovano a fare l’amore. Credo in quelli dove uno si chiude in una stanza e l’altro gli chiede di uscire e di non fare la persona così immatura. Credo negli sms isterici su cui un giorno si riderà, non a quelli del buongiorno, buon pomeriggio buona notte. Credo ai baci dati dopo aver detto cose orribili. Credo agli abbracci, quelli dopo aver discusso. Credo ai “ti amo” sofferti. Credo alle urla, ai telefoni lanciati contro il muro, alle canzoni che non vanno ascoltate. Credo al “va tutto bene” dopo la tempesta. Credo al “tornerò” che non tornerà. All’amore ci credo, non in senso assoluto, credo di più alle sue sfumature e ai suoi difetti.
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