martedì 30 aprile 2013


Non si diventa vecchi perchè ci è caduto addosso un certo numero di anni: si diventa vecchi perchè si sono abbandonati i propri ideali.
Gli anni solcano la pelle, rinunciare al proprio ideale solca l'anima.
Le preoccupazioni, i dolori, i timori e la disperazione sono i nemici che lentamente ci piegano verso la terra e ci fanno diventare polvere prima della morte.
Giovane è colui che è capace di stupore e meraviglia.
Come il bambino insaziabile egli si domanda: e poi?
Egli sfida gli avvenimenti e trova gioia nel gioco della vita.
Voi siete giovani quanto lo è la vostra fede, vecchi come il vostro dubbio.
Giovani come la vostra speranza, vecchi quanto il vostro abbattimento.
Rimmarete giovani finchè vi conserverete recettivi, recettivi a ciò che è bello, buono e grande.
Recettivi ai messaggi della natura, dell'uomo, dell'infinito.


 

Solo per un attimo

"Amo i colori, tempi di un anelito inquieto, irrisolvibile, vitale, spiegazione umilissima e sovrana dei cosmici “perché” del mio respiro."

A.Merini

Attimo è lasciarsi cullare dal mormorio del mondo. Scivolare nei pensieri, tra sussurri, chiacchiericci, cicalecci, rumori soffocati dal lavoro … Indagarsi con delicata sorpresa.



lunedì 29 aprile 2013

La verità è che si vedono e si sentono e si toccano così tante cose… è come se ci portassimo dentro un vecchio narratore che per tutto il tempo continua a raccontarci una storia mai finita e ricca di mille particolari. Lui racconta, non smette mai, e quella è la vita. La ragnatela che era la sua anima era tornata ad essere una trappola per quelle strane mosche che sono le idee. Solo, giaceva in una bolla di acre silenzio, in compagnia della sua fantasia e della sua stanchezza.


 

Basta poco nel momento giusto

E poi basta una parola, un sorriso, una presenza, una carezza, una canzone e la tua anima rasserena la tua mente e riscalda di belle emozioni il tuo cuore...
Basta poco, ma se quel poco arriva al momento giusto, fa più miracoli di qualsiasi cosa.



Troppa frenesia... ma quando accade qualcosa di inaspettato è come se, per un attimo, il mondo si fermasse...

A volte la frenesia che ci avvolge e ci stordisce ogni giorno, porta inconsapevolmente a soffocare il desiderio di seguire la strada indicata dal cuore. Un turbinio di pensieri belli ma a volte con un'ombra di grigio, ti invade e ti lascia interdetto, fino a quando il cuore vince sulla razionalità, è solo allora che l'anima è veramente libera di volare via dal cinismo e da tutto quello che la lega.

Prendimi.
Con le mie lune storte, le mie giornate no, i miei sorrisi e i miei occhi allegri.
Anche se non sono un bell’affare.
Tu prendimi.

domenica 28 aprile 2013

E' la serata giusta...

E' la serata giusta, una di quelle da starsene abbracciati sotto le coperte...
una di quelle da lasciarsi accarezzare i capelli,
mentre io avvicino la testa un po' di più al tuo petto,
in cerca del tuo profumo, in cerca di te...
e far l'amore tutta la notte, fino alle prime luci dell'alba,
quando timidamente coprirò il mio corpo con un lenzuolo che se non ci fosse sarebbe lo stesso...
e sorridere, perchè la vita è bella...
 ma anche le cose belle ci vuole un po' per riconoscerle...


Voglio lasciare la realtà a riposo e svegliare la fantasia...

Sognare non costa nulla, dà un colore diverso alla vita, e poi mi fa viaggiare senza pagare, per terra e per mare, nello spazio e nell'universo.
Vado e vengo con i pensieri e trovo l’amore, poi sogno e se anche non dovesse realizzarsi, non ho timore.
In fondo è solo un sogno, la realtà è diversa, la realtà è un sogno ad occhi aperti, sta a me scegliere.
Ma sia che sogno sia che dormo è sempre un sogno.
 
 

Magari... chissà

Magari qualcosa, una moneta che cade, un piccolo braccialetto che si impiglia alla maglia di qualcuno, uno scontrino che scivola via, cambia il destino di una persona. E quella persona, per un piccolo, banalissimo gesto, non farà più le stesse cose che avrebbe fatto invece se quel gesto non si fosse verificato. E la sua vita prende un altro binario. Magari per sempre. Magari per un po’ soltanto. Chissà.

E questo io lo so...

Comunque vada di una cosa non potrò mai avere rimpianto: di averci provato.



sabato 27 aprile 2013

"Te l'avevo detto..." Già."

Mi è sempre sembrato che ci sia una parte di slealtà nella nostalgia, come quando dopo che è successo qualcosa, qualcuno dice “te l’avevo detto” o “lo sapevo”, e non è mai vero e non aveva detto e non sapeva niente prima che succedesse.
 

Nulla accade per caso

Nulla due volte accade
nè accadrà. Per tal ragione
si nasce senza esperienza,
si muore senza assuefazione.

Wislawa Szymborska
 


Ho deciso che questa di adesso sarà l'ultima volta che piangerò.
Da domani imparerò a scoppiare dentro.

giovedì 25 aprile 2013

Per ricordare e rifare

Battetevi sempre per la libertà, per la pace, per la giustizia sociale.
La libertà senza la giustizia sociale non è che una conquista fragile, che si risolve per molti nella libertà di morire di fame.

(Sandro Pertini)



.... ma non ho soluzione per nessuna delle due...

A volte non ho più parole, in certi casi, davvero, non c'è nulla di meglio che lasciar andare il tempo... quello stesso tempo che tutti vorremmo e pochi possiedono, quello dei ricordi passati e dei desideri futuri, quello che in un attimo fa cambiare il colore del cielo, quello del ticchettio di un vecchio orologio poggiato su di un comodino... quello dietro cui ci si nasconde con o senza scuse, quello che ti augurano i più... il tempo del lavoro, il tempo libero, il tempo perso, il tempo delle preghiere, il tempo delle spese, il tempo del risparmio, il tempo del conteggio, il tempo di un respiro... il tempo per noi stessi...
Così fisso l'orologio da ore, molte ore, e aspetto mentre penso, ad una soluzione e ad un compromesso...

Solo ciò che in un dato momento è importante per noi

Non esistono scelte giuste o sbagliate. Esiste ciò che dice il cuore. Esiste ciò che avviene dopo, che insegna o avvolge. Non esiste una scelta corretta rispetto ad un'altra. Esiste il momento che viviamo, le emozioni che proviamo. Ciò che in un dato momento è importante per noi.
 


Fosse questo il vero "accontentarsi"

"Io mi accontento di essere serena nel tempo;
la felicità sono attimi, e quando arrivano
me li prendo senza esitare".

(Alda Merini)
 


Ecco la formula magica

Prendete la vita con leggerezza,
che leggerezza non è superficialità,
ma planare sulle cose dall’alto,
non avere macigni sul cuore.
 


C'è una dignità immensa, nella gente, quando si porta addosso le proprie paure, senza barare, come medaglie della propria mediocrità.



mercoledì 24 aprile 2013

Per tutto ciò che vorrei e non posso avere...

Che si vada per sentieri differenti o per lo stesso, la luna ci segue ovunque.
Così continuerò per la mia strada, anche se c'è qualcosa che pesa... sarò pronta a fermarmi per poi ricominciare, più figlia di prima, caro Padre.


Quindi, pennarelli alla mano...!

Ho tutti i pantaloni che mi stanno di nuovo larghi... se non vado a comprare i nuovi, fra un po' andrò in giro come i ragazzi che si mettono i jeans sotto il sedere per far vedere la firma delle mutande... ma le mie le faccio firmare soltanto a chi dico io!!!

martedì 23 aprile 2013

Sono la ragazzina dai film a lieto fine

Andiamo insieme, venerdì già. Andiamo a scegliere questa "nuova casa", questa che non avrà più i nostri profumi, i nostri pensieri e la nostra storia... spero che non perderai il filo del discorso, il filo della questione, il nostro essere quotidiano, anche se non sarà più sotto i tuoi occhi. Ma più di tutto spero che questa sarà una lunga parentesi che, presto, diventerà breve, ed indolore. Spero che nulla possa essere cambiato se non in meglio, che il parlarci possa bastare, e che arrivi ben presto il momento in cui ci si deve di nuovo abbracciare... 

Non siamo ancora per strada e già il mio cuore è in panne...



Il mio stato attuale...
Certi giorni mettono a K.O.


E allora ti dico sbrigati, sbrigati a dimenticare...

E non importa se la vita va avanti, se ogni cosa ti ricorda che certe cose non possono funzionare. Se non dimentichi subito certi ricordi ti tornano a cercare. Sono momenti impensabili, tu nemmeno lo immagini che possa succedere. Tornano soprattutto quando pensi di aver archiviato, quando hai ricominciato, quando ai “chissà come sarebbe stato” hai finalmente sostituito ” è solo oggi quel che conta, oggi è un giorno migliore di ieri, è sempre meglio chi sei di chi eri”. Perché tanto la vita non ti ridà mai indietro un’altra occasione identica. Te ne dà tante altre ma non una identica. L’identikit di un’occasione porterà sempre un nome e cognome, il rumore di certi passi, un profumo, una canzone, un sorriso all’improvviso, un silenzio raccontato da uno sguardo o persino un incontro mai avvenuto.
Sarai fortunato se guardando indietro nel tuo puzzle mentale non avrai neppure un tassello da cambiare. È davvero molto difficile. Quel macigno sullo stomaco, quel cerchio che ti gira in testa, quella smania che non ti fa dormire, quell’ansia che ti fa sospirare, quella tristezza che è come un trapano per il tuo sorriso, sono i tanti tasselli che sono rimasti nel giro vita dei tuoi ricordi. Sarebbe più facile, più comodo, più naturale accettare che alcuni eventi vanno semplicemente come devono andare, che esiste un’evoluzione dove la nostra volontà non basta a modificare andamenti inesorabili. Se non lo puoi vivere lo puoi dimenticare. Ma spesso questo le anime se lo dimenticano. E allora ti dico sbrigati, sbrigati a dimenticare.



Il suono più vecchio del mondo, è il suono del cuore umano, forma in continuazione parole indimenticabili.

C'è che...

C'è che ne avrei bisogno del mare dentro a un sogno, delle ali di un gabbiano tese dietro la schiena, di un sorriso a colazione, di uno a pranzo ed uno a cena...
C'è che il buio ha il potere di portarti in basso, tanto a fondo da non toccare più... e c'è che io voglio la forza per restare a gallare ed imparare a nuotare, senza più farmi intimorire dalla pioggia che cade...
Ed aspettare, che un nuovo arcobaleno sia pronto ad arrivare...



A volte...


A volte c'è solo bisogno di un po' di silenzio di un po' di calma, di un po' di riposo.
A volte c'è solo bisogno di fermarsi, di fermarsi ad ascoltare, di fermarsi ad aspettare.
A volte c'è solo bisogno di abbandonarsi, di abbandonarsi al vento e lasciarsi trasportare.
 


Se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo lavoro non è stato fatto con professionalità, rispondi che l'Arca di Noè è stata costruita da dilettanti e il Titanic da professionisti....
Per scoprire il valore di un anno, chiedilo ad uno studente che è stato bocciato all'esame finale.
Per scoprire il valore di un mese, chiedilo ad una madre che ha messo al mondo un bambino troppo presto.
Per scoprire il valore di una settimana, chiedilo all'editore di una rivista settimanale.
Per scoprire il valore di un'ora, chiedilo agli innamorati che stanno aspettando di vedersi.
Per scoprire il valore di un minuto, chiedilo a qualcuno che ha appena perso il treno, il bus o l'aereo.
Per scoprire il valore di un secondo, chiedilo a qualcuno che è sopravvissuto a un incidente.
Per scoprire il valore di un millisecondo, chiedilo ad un atleta che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d'argento.
Il tempo non aspetta nessuno. Raccogli ogni momento che ti rimane, perché ha un
grande valore. Condividilo con una persona speciale, e diventerà ancora più importante.


lunedì 22 aprile 2013

Adesso posso togliere il "vorrei"...

Vorrei fare l'amore con tutta la passione che mi coinvolge, sconvolge ed avvolge stasera... trasformare le lacrime che sento in baci sotto il mento, le delusioni in semplici emozioni, per sentire il cuore che batte forte per un buon motivo...



domenica 21 aprile 2013

E morderò la pelle che batte sul tuo cuore, perchè ti voglio...



Guida il tuo veliero


Distendi un velo di poesia su tutte le cose,
un materasso di comprensione
un cuscino di presenza.
Arreda la tua casa con vasi di speranza,
appendi quadri di bellezza
e finestre di possibilità,
vestiti senza coprirti
evidenzia le tue bellezze,
muoviti ad ogni passo come se fosse vera vita
non ripetere percorsi,
non arrenderti al passato.
E' un viaggio sempre nuovo
riconosciti capitano,
guida il tuo veliero.
 
 

Voglia di scoprire nuovi orizzonti

Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.


Dimmelo ora, oppure ripensaci


Dimmi adesso cosa è più importante di quel che abbiamo dentro.


Riflettendo

E poi mi è venuto da pensare che ogni uomo è figlio delle proprie idee e padre delle proprie azioni...



A volte il cuore...


Il cuore non è altro che una fila di stanze, sempre più piccole, una immette in un'altra attraverso una porta chiusa e scale che scendono. Sono in tutto sette stanze. Il cuore del cuore è la settima, la più difficile da raggiungere, ma la più luminosa perché le pareti sono di cristallo. Gioia e dolore vengono da quella stanza e sono le chiavi per entrarci. Gioia e dolore piangono le stesse lacrime, sono la madreperla della vita, e quel che conta nella vita è mantenere intatto quel pezzetto di cuore, così difficile da raggiungere, così difficile da ascoltare, così difficile da donare, perché lì è tutto vero.
 
 

Non potrei mai spiegarti a parole ciò che sento dentro adesso... le parole sono una salvezza a metà...

E' questo il difetto delle parole. Stabiliamo che non c'è altro mezzo d'intenderci e di spiegarci, e finiamo con lo scoprire che restiamo a metà della spiegazione e così lontani dal comprenderci che sarebbe stato molto meglio lasciare agli occhi e al gesto il loro peso di silenzio. Forse anche il gesto è un di più. In fin de conti, non è altro che il disegno di una parola, il muoversi di una frase nello spazio. Ci restano gli occhi e il loro accesso privilegiato alle apparizioni.
Josè Saramago
 
 

venerdì 19 aprile 2013

Come un viandante incurante della pioggia che scivola sul suo corpo...

Vorrei incontrarti e guardarti negli occhi, per mostrarti quanto siano pieni di lacrime inespresse...
e accorgermi che per te non è poi molto differente...
e capire che i nostri sorrisi sono delle palesi contraddizioni degli animi...

giovedì 18 aprile 2013

Ecco di nuovo a chiedere aiuto a te, Padre di tutti noi....

Qualcosa si è smosso.

Dio, prego te, con tutto il cuore. Aiutaci adesso, più che mai.

La parola più bella non spezza il silenzio, lo rende più sensibile. La parola preceduta dal silenzio, l'esprime ed in esso ritorna. Il silenzio è lo spazio che attraversano le parole, è in esso che risuonano.

Io una risposta ce l'avrei....

Poi mi chiedono perchè mi piacciano tanto i numeri....

mercoledì 17 aprile 2013

Quando ti prenda la voglia di mollare tutto...

E' nei giorni come questo che penso "dovrei andare a zappare la terra con un cucchiaino"....

Abbiamo perso l'arte di dire "no"

Abbiamo perso l'arte di dire "no". No alla brutalità della politica, no alla follia delle ingiustizie economiche che ci circondano, no all' invasione della burocrazia nella nostra vita quotidiana. No all' idea che si possano accettare come normali le guerre, la fame, la schiavitù infantile. C' è un bisogno enorme di tornare a pronunciare quella parola. E invece ne siamo incapaci. Mi creda, sono sgomento di fronte all' acquiescenza di tante persone per bene, trasformate in campioni di fatalismo. Che dichiarano apertamente il loro scetticismo in ordine all' inutilità della protesta, quasi che protestare fosse diventato imbarazzante. Ma le personalità più grandi del nostro tempo, i Nelson Mandela, i Vaclav Havel, non hanno mai provato questo tipo di imbarazzo. Purtroppo la famiglia e la scuola, per non parlare dell' intero sistema mediatico, inoculano sistematicamente tale virus. Ci predispongono al più totale conformismo. Per questo è fondamentale riabituarsi alla resistenza contro i falsi idoli del nostro tempo. A partire da quello principale: il denaro. Anzi, il fascismo del denaro». Una definizione forte. A cosa allude? «Guardi, non trovo un termine più efficace per descrivere lo straripante dilagare di un potere altrettanto censorio e dispotico. Oggi tutto odora di denaro. E lo stesso potere politico è nelle sue mani. Voi in Italia ne sapete qualcosa. Il caso italiano è quello che in Europa desta maggiori preoccupazioni. Ma anche altre nazioni non sono indenni dal rischio di questa deriva. Le faccio un esempio concreto. Di recente abbiamo visto chiudere banche e fabbriche; abbiamo visto centinaia di migliaia di persone perdere il posto di lavoro e contemporaneamente abbiamo assistito al vergognoso spettacolo di manager che se andavano via con milioni di bonus. Non è un' assoluta oscenità? Mi sarei augurato che di fronte a tutto questo il "no" sarebbe salito forte dalle piazze e invece la solita, tristissima passività ha avuto il sopravvento». A cosa attribuisce questo deficit di reattività? Al dilagare di "passioni tristi", per dirla con Spinoza? «Evidentemente l' individuo ha la sensazione di trovarsi di fronte a uno schieramento di forze anonime talmente potente, da bloccare qualunque reazione. Ma c' è anche un altro fattore, che non va dimenticato: la catastrofe delle ideologie novecentesche, a cominciare dal marxismo nelle sue varie applicazioni politiche, ha fatto terra bruciata dietro di sé. E il disastro non è soltanto politico, ma anche culturale. Tanto per capirci: l' Italia senza Gramsci è un paese amputato, irriconoscibile. Vede, quando io ero giovane si potevano ancora compiere quelli che io chiamo errori "creativi". Perché nella vita di un giovane è fondamentale poter sbagliare, per costruirsi una vita intensa e appassionata. Oggi non è più possibile. Ed è terribile pensare a un ragazzo di diciotto anni che si vede negato qualunque entusiasmo ideale, utopico». Difficile poi meravigliarsi se le convinzioni stentano a farsi largo. «C' è un piccolo episodio che per me ha rappresentato un punto di non ritorno. Eravamo ai tempi della guerriglia in centro America. Con un gruppo di studenti il discorso si allargò alla guerra di Spagna. Chiesi loro se avrebbero mai compiuto scelte analoghe a quelle dei loro genitori, che avevano combattuto e magari erano morti per la libertà di quel paese. Il giorno dopo ricevetti una lettera così concepita: "Gentilissimo professor Steiner, nella nostra attuale situazione qualunque coinvolgimento in battaglie internazionali per la libertà ci vedrebbe inevitabilmente complici. Vuoi degli orrori comunisti, vuoi di quelli della Cia. Spiacenti, noi non ci faremo truffare ancora una volta". Se l' unico cruccio è di non essere truffato, dove trovi la forza per compiere un salto immaginativo? Per pensare a qualcosa più grande di te?».
 
 

E la fraternità dov'è finita?

"Il fatto originario della fraternità è costituito dalla mia responsabilità di fronte ad un volto che mi guarda come assolutamente estraneo, e l'epifania del volto coincide con questi due momenti. O l'uguaglianza si produce là dove l'Altro comanda il Medesimo e gli si rivela nella responsabilità; o l'uguaglianza non è che un'idea astratta e una parola".
Emmanuel Lévinas

Il tempo passa, inesorabilmente

"...ogni incanto svanito mi fa sorgere dei dubbi: e se, una volta svanito, quell'incanto diventasse cento volte più bello che se non fosse svanito? Ciò che è andato via non può essere mai migliore di ciò che è rimasto.(...)

Trascinare per tutta la vita certi minuti, certe ore, certi giorni? Amarne il peso ormai svanito, quando qualsiasi momento del presente, soltanto per il fatto che esiste, è migliore di qualsiasi passato che è finito per sempre? No, l'unico incanto esistente e imperituro è «l'implacabile immanenza» dell'attimo, costituito dal passato, dal presente e dal futuro. No, quando, come adesso, la mia matita corre sul foglio, l'ombra di una nuvola corre sopra di me e tutti insieme corriamo nell'infinito su tre dimensioni  tempo, spazio ed energia , eccomi pronta a dare tutti i ricordi, persino i più teneri e anche i più grandiosi per questi minuti di vita e non per il loro riflesso.


Un po' di cose son cambiate: anche la tempesta arriva prima della quiete...

Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l'andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infine volte, come una danza sinistra col dio della morte prima dell'alba. Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. E' qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l'unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia. Attraversarlo, un passo dopo l'altro. Non troverai sole né luna, nessuna direzione, e forse nemmeno il tempo. Soltanto una sabbia bianca, finissima, come fatta di ossa polverizzate, che danza in alto nel cielo. Devi immaginare questa tempesta di sabbia.
E naturalmente dovrai attraversarla, quella violenta tempesta di sabbia. E' una tempesta metafisica e simbolica. Ma per quanto metafisica e simbolica, lacera la carne come mille rasoi. Molte persone verseranno il loro sangue, e anche tu forse verserai il tuo. Sangue caldo e rosso. Che ti macchierà le mani. E' il tuo sangue, e anche sangue di altri.
Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato. Sì, questo è il significato di quella tempesta di sabbia.

martedì 16 aprile 2013

Eeee già....

Ho osservato un minuto di silenzio...
Da vicino è bellissimo.





Ma perchè la notte tutto sembra diverso?

Chissà perché la realtà ha tutto un altro aspetto la notte. Quando ci svegliamo in mezzo alla notte, appena acquisito un minimo di coscienza, ci balzano subito alla mente i problemi non risolti, le cose lasciate a mezzo, le scelte che incombono, le ansie che avevamo faticosamente accantonato.
Capita talvolta che nella notte ci venga in mente, come per magia, una soluzione a cui non avevamo pensato durante il giorno. E ci chiediamo come sia stato possibile non averci pensato. Era così semplice e banale!
Capita altre volte che ci sovvenga un qualcosa che abbiamo dimenticato di fare come se una sorta di vocina, fino ad allora coperta dal frastuono, finalmente nel silenzio emergesse a ricordarcelo.
Ma assai più spesso capita che ci afferrino i dubbi e le angosce e allora addio sonno! Esse sono lì, ingigantite dal buio e dal silenzio e non sarà per niente facile scacciarle dicendosi: "Inutile arrovellarsi adesso che non posso fare niente, ci penserò domani!"
Ma perché la notte tutto sembra diverso?
 
 

....

Ancora una lacrima scende, ma non sull'asfalto rovente....

lunedì 15 aprile 2013

... che i sotterfugi son troppo bui

Volevo dirti che...
il numero dei post è tondo, il sole sta sciogliendo l'inverno, si sente il rumore di un pensiero e odore di buono, si cerca un'alternativa, una prospettiva, i petali di un fiore posarsi leggeri sul lento fiume che scorre, un fulmine a ciel sereno...

Volevo dirti che...
il bum bum del cuore non cessa sotto il nostro desiderio, che voglio il diritto ad avere paura e la forza per superarla, che la sto cercando... che di notte mando via l'angoscia perchè quella carezza non arriva mai, il bacio se lo son scordati e l'abbraccio è solo con il cuscino...

Volevo dirti che...
che la vita ci vuole forti, pronti, pieni di grinta, ricchi di autostima vera, con un bagaglio pieno di aggettivi ed un fucile carico di verbi propri, da sparare al mondo... come le idee quando le scrivo, nel mentre che diventano azioni...

Volevo dirti che...
anche stasera si farà tardi, anche stasera la luna sarà nel cielo più bella che mai, che le sue figlie stelle seguiranno il suo esempio, e ci sarà silenzio...

E volevo dirti che...
questo silenzio non si può proprio tenere con tutti, che il più delle volte non è un dialogo ma una mancanza, di parole, di coraggio, di sensazioni, di idee, di sogni, di rabbia, o forse ce n'è troppa... è spesso una mancanza di speranza... e questo fa spegnere anche la fioca luce della candela qui, accanto a me....

Volevo dirti che... io mi sto preparando, è questa la novità...

Ma forse, è tutto finito... o non è mai cominciato

Sono quel tipo di persona che cerca sempre il ”buono” negli altri. Che cerca sempre una ”scusa” ai loro comportamenti. ”Non mi ha cercato. Ma starà facendo altro”, ”mi ha praticamente mandato a fanculo. Ma forse era già nervoso di suo”, ”è scostante con me. Ma forse lo fa per autodifesa”. Sono una di quelle persone che mette sempre un ”ma forse” per cercare di capire. Ma forse, da capire c’è soltanto che le persone sono egoiste. Ti calpestano e nemmeno se ne accorgono.
 
 

Abbiamo più tempi verbali al passato che al futuro... ci sarà un perchè!?!?!?

Il passato è più facile da leggere... uno si volta all’indietro e, potendo, dà un’occhiata.
E poi, sia come sia, esso rimane sempre impigliato da qualche parte, magari a brandelli.
A volte bastano soltanto l’olfatto e le papille gustative, è notorio:
lo sappiamo da certi romanzi, anche belli.
Oppure un ricordo, quale che sia: un oggetto visto nell’infanzia, un bottone ritrovato in un cassetto, che so, una persona che essendo un’altra te ne ricorda un’altra, un vecchio biglietto del tram.



domenica 14 aprile 2013

Gioia di esserci

Che posso dire... ci vuole davvero coraggio ad affrontare dolori, spesso tenuti nascosti anche a se stessi... scrivendo qui stralci del libro, mi accorgo di farlo anche per me, con un muto sorriso interiore per i cambiamenti avvenuti, certa che usciti dal guscio ci possiamo guardare alle spalle... chiedendoci come diavolo abbiamo fatto a rimanere x lungo tempo stipati in un piccolo anfratto, spesso contenti di quella specie di gioia che non è armonia, ma semplicemente cupa certezza del posto che almeno si ha, per piccolo e scomodo che sia.
 
 
 
 
 

Mai più

Non permetterò a nessuno di passeggiare per la mia mente con i piedi sporchi.



sabato 13 aprile 2013

Si dice che nulla è per sempre, ma io credo che un abbraccio è per sempre, una carezza, un ti voglio bene, un ti amo, una parola, un pensiero, un gesto.
Tutto ciò che è importante è per sempre... perché per sempre rimarrà inciso nel cuore.


Dimmi se anche tu non vorresti questo...

Perché tu sei qualcosa di diverso dal resto. E per qualcosa di diverso dal resto si offre l'ultima Marlboro e l'ultimo respiro. E dimmi se anche tu non vorresti questo. Avere un posto nella vita di qualcuno dove sei imbattibile.

Massimo Bisotti, contemporaneo


Per quello che vale, non è mai troppo tardi

Per quello che vale, non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto, per essere quello che vuoi essere. Non c'è limite di tempo, comincia quando vuoi, puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo. Possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio, spero che tu viva tutto al meglio, spero che tu possa vedere cose sorprendenti, spero che tu possa avere emozioni sempre nuove, spero che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi, spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita e se ti accorgi di non esserlo, spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero.

...non sono così...

Inizio a credere alle voci che ho sentito dire, che se smetti di seguire verrai seguito....
Male che vada, la smetterei di farmi il fegato amaro.

venerdì 12 aprile 2013

Se non lo sai... sallo!!!


... per tutto quello che mi hai insegnato, senza mai averlo saputo...

Non succede spesso

Non succede spesso di sentire la propria anima danzare sulle note del cuore, ma quando accade ha un solo significato, quello di un attimo di pura pace con se stessi.

Una persona, come tante

Una persona è i libri che ha letto, la pittura che ha visto, la musica ascoltata e dimenticata, le strade percorse.  Una persona è la propria infanzia, la sua famiglia, vari amici, qualche amore, abbastanza seccatori.  Una persona è una somma abbassata da infinite sottrazioni.

giovedì 11 aprile 2013

Poi ripensi....

Poi ripensi ad un attimo.
E’ un momento lontano, fortunatamente distante.
Rivivi quella scena e ti accorgi che avevi la tua possibilità, avevi la tua via di fuga.
Chiudi gli occhi e sei li.
Ok, adesso puoi scappare. Fallo! E’ il momento giusto, nessuno ti vedrà!
Intanto scappa, il resto si vedrà.
Invece non lo fai. Come non lo hai fatto.
Eri ancora troppo codarda.

...paura di morire... se avessi saputo il dopo, allora...

Qualche sofferenza dopo, arrivò il coraggio e quando arriva, lui, ti giudica, si prende gioco di te: potevi fuggire prima, codarda, invece hai deciso di soffrire aspettando. Codarda!
Ormai ascoltarlo è un’abitudine.
Non ha tutti i torti, lui,  ma posso dire che la sofferenza vissuta rende ancora più bella la libertà, quando arriva.
Quando penso alla mia libertà, non c’è nulla che possa farmi del male.

martedì 9 aprile 2013

Ciao ciao a tutti

Stasera ho un fortissimo mal di pancia... così, credo proprio che me ne andrò a riposare...

Buona notte alle persone che passeranno di qua...

Vi lascio un semplice pensiero per chiudere un po' meglio la giornata...

Siamo qui, nell'oscurità, sospesi tra la poesia delle lucciole e il fuoco divampante delle stelle.

Susanna Tamaro




I veri eroi

I veri eroi sono quelli che ogni giorno si alzano dal letto e affrontano la vita anche se gli hanno rubato i sogni e il futuro. Quelli che alzano la saracinesca di un bar o di un'officina, che vanno in un ufficio, in una fabbrica. Che non lottano per la gloria o per la fama, ma per la sopravvivenza. Sono coraggiosi. Gli eroi veri non stanno a cavallo.
 


Io sono questa...


Io sono quella che ancora sogna.
Che quando era ‘piccina’ ringraziava ed arrossiva ad ogni complimento, ma non ci credeva.
Quella che quando ha messo l’apparecchio ai denti, non sorrideva più perché aveva paura di non piacere.
Che quando l’ha tolto ha iniziato a regalare sorrisi a chiunque.
Io sono quella che da adolescente non credeva che qualcuno potesse innamorarsi di lei, quella che aveva paura di trovarsi troppo vicina alle labbra di qualcuno.
Sono quella che se le dicevano ‘arriverà la volta buona’, ci sperava tanto, così tanto che una volta caduta dai suoi castelli costruiti sui sogni, si faceva male. Un male cane.
Sono quella che però non ha mai smesso di crederci. All’amore dico.
Sono quella bambina cresciuta ma non troppo, che se le dedicano una canzone, si scioglie per la gioia, ha gli occhi che luccicano.
Sono quella ragazza un po’ malinconica, che ti sorride anche quando le piange il cuore.
Sono quella ragazza che se la guardi negli occhi abbassa lo sguardo perché ha paura di far scoprire il mondo che cela dentro di sé. Che se la guardi troppo le batte forte il cuore e ti allontana.
Sono una ragazza che crede ai piccoli gesti, che ama le sorprese, che si innamorerebbe di chiunque le regalasse una rosa, che le accarezzasse il viso.
Sono una ragazza che ha bisogno di un abbraccio, di un sorriso.
Sono una che ha bisogno d’esser presa per mano e non lasciata più, mai più, ché se cade un’altra volta è consapevole di uccidere la cosa più importante che le rimane: la speranza.
La speranza che ci sia qualcuno in grado di farla vivere.
 
 

Pregherei forte forte


Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti guardo mentre ti addormenti, ti abbraccerei fortemente e pregherei il Signore per poter essere il guardiano della tua anima.

Gabriel García Marquez


lunedì 8 aprile 2013

I mille dubbi dell'amore

In cuor loro tutti conoscono l’amore perfetto, perché il cuore umano è un canale attraverso cui l’amore assoluto si riversa nel mondo. Ma i rapporti umani sono un’espressione imperfetta di quell’amore. Questo crea un doloroso divario tra l’amore perfetto del nostro cuore e il modo imperfetto e incompleto in cui lo esprimiamo nei nostri rapporti.

Se siamo convinti che l’amore umano debba essere quello che non è (cioè assolutamente incondizionato), rimaniamo delusi e finiamo per diffidare dell’amore. Proviamo rancore verso gli altri perché non ci amano nel modo giusto o verso noi stessi perché pensiamo di non meritare l’amore.

Tutto questo crea una ferita universale: la sensazione di non essere amati per quello che siamo.




E' una ricerca scientificamente provata!!!


Su cento persone:

che ne sanno sempre più degli altri
- cinquantadue;
insicuri a ogni passo
- quasi tutti gli altri;

pronti ad aiutare,
purché la cosa non duri molto
- ben quarantanove;

buoni sempre,

perché non sanno fare altrimenti
- quattro, be’, forse cinque;

propensi ad ammirare senza invidia
- diciotto;

viventi con la continua paura
di qualcuno o qualcosa
- settantasette;

dotati per la felicità,
- al massimo non più di venti;

innocui singolarmente,
che imbarbariscono nella folla
- di sicuro più della metà;

crudeli,
se costretti dalle circostanze
- è meglio non saperlo
neppure approssimativamente;

quelli col senno di poi
- non molti di più
di quelli col senno di prima;

che dalla vita prendono solo cose
- quaranta,
anche se vorrei sbagliarmi;

ripiegati, dolenti
e senza torcia nel buio
- ottantatré
prima o poi;

degni di compassione
- novantanove;

mortali
- cento su cento.

Numero al momento invariato.

Wisława Szymborska
 

Meglio cominciare dal mattino

Agirò adesso. Non eviterò i compiti di oggi rimandandoli a domani, perché domani non arriverà mai. Intendo agire adesso, anche se le mie azioni possono non portare felicità e successo, perché agire e fallire è pur del non agire e del vano agitarsi. In verità, il frutto colto della mia azione può non essere la felicità, tuttavia senza azione ogni frutto morirà sulla pianta.

domenica 7 aprile 2013

Credo di poter volare, credo di poter toccare il cielo, ci penso ogni giorno ed ogni notte, dispiego le mie ali e volo via... credo di potermi librare in aria in volo, mi vedo correre attraverso la porta aperta: credo di poter volare.
 


I piccoli gesti

I piccoli gesti, sono la dimostrazione di qualcosa che pulsa davvero, le piccole parole sono composte dai battiti reali di un cuore che ha freddo, e voglia di te. Le grandi cose invece, sono il segno di qualcosa di enfatizzato, perché troppo piccolo, troppo incerto, abbraccia chi con poco riesce a farti sorridere, perché quelli sono i sentimenti che puoi toccare con l’anima.

Tu di certo

Ce la farò... e se ce la farò io, come credo, ce la possono fare davvero tutti...

I fiori della speranza sono i fiori che stanno a cavallo delle stagioni, che rappresentano la fine del gelido inverno e lo schiudersi di una nuova primavera.

Sono i fiori pronti a rinascere ad ogni nuovo anno... sono i fiori come noi...


Nei giorni come questo....

Nei giorni di dolore ti terrò stretto e ti cullerò, prenderò il tuo dolore e lo farò mio.
Piangerò quando piangerai, e soffrirò quando soffrirai.
Cercheremo insieme di arginare il fiume di lacrime e disperazione, proseguendo il nostro cammino per le strade dissestate della vita.

Perchè quello che c'è in fondo al cuore non muore.

sabato 6 aprile 2013

Essere fedeli alla propria idea di sè

Essere fedeli a tutto ciò che si è cominciato spontaneamente, a volte fin troppo spontaneamente.
Essere fedeli a ogni sentimento, a ogni pensiero che ha cominciato a germogliare.
Essere fedeli nel senso più largo del termine, fedeli a se stessi, a Dio, ai propri momenti migliori. E dovunque si è, esserci «al cento per cento». Il mio «fare» consisterà nell’«essere»!


Certe mattine...

... poi questi sogni, certi sogni ...


venerdì 5 aprile 2013

Si parla e si pensa di loro, sempre

Le emozioni che abbiamo dentro sono davvero buffe: credi di conoscerle profondamente e poi basta un nulla per diventare sconosciute e arrivare a soprenderti con vampate di malinconia...

 
 

Un saluto come un altro

Quante ore passano in un'ora senza te...

Ci sono sogni difficili, e persone che non hanno abbastanza forza per realizzarli

Ci sono sogni difficili da lasciar andare, ma poi si aprono gli occhi,
ci si ritrova svegli e la realtà che era sfumata
nel torpore riappare tale e quale.
La realtà a volte è dura, ma è solo da quella che si può ricominciare.

 

Pensami, se puoi

Ti chiedo solo questo: pensami.
Quando sarai triste perché ti senti lontano da tutti, o perché lui non si fa sentire, pensami. Se vorresti leggere un libro e non sai a chi chiedere, pensami.
Pensami la sera, quando parlavamo, e non fare niente per distrarti da me. Non farmi scivolare via come si fa con le cose brutte, o peggio, con quelle cose che sono finite per sempre. Pensami quando incontrerai qualcuno col nome uguale al mio, o quando sentirai il nome della mia città al telegiornale, pensami e non forzarti a lasciarmi fuori dalla tua testa, dalla tua vita, ti prego.
Pensami se tutti i tuoi amici saranno troppo occupati, o se vedrai una strada piena di ragazzi appena usciti da scuola.
Pensami quando vedrai due alberi molto vicini, ma troppo lontani per toccarsi.
Pensami nel giorno del mio compleanno, e non scordarti la data, è il regalo più bello.
Ti chiedo solo questo. Se mai ti mancherò, non scrivermi, ma ti prego, non scacciarmi dai tuoi pensieri.
Pensami.
Ricordati di me, finché puoi.


Non ci si salva mai da soli

Le volte che sono rinata, ho chiuso un dolore in un cassetto. Lo chiamo la ruga dell'anima che non mi ha invecchiata come quella visibile nel volto mi ha resa fortemente debole e a quella debolezza devo il mio senso di umanità.

giovedì 4 aprile 2013

Mangiamoci la vita a colazione, a pranzo, a cena... a tutte le ore

Non state inermi ad osservare la vita. Mangiatevela, divorate ogni istante con gli occhi. Quel che passa non torna. 



L'amore arriva, non si cerca...

“Molti considerano l'ipotesi di esprimere l'amore al pari del libro che intendevamo leggere, della telefonata che abbiamo il proposito di fare, della lettera che prima o poi vogliamo scrivere. La nostra volontà è sincera, le nostre intenzioni sono ottime, ma vi sono sempre valide ragioni per non tradurle in atto. Il momento, chissà, non è quello opportuno, non ci sentiamo dell'umore giusto, vi sono cose importanti da fare, i pianeti non sono nel fausto allineamento, tutte le scuse sono buone! Così le nostre giornate, anziché di quell'amore di cui abbiamo tanta necessità, traboccano di rinvii e occasioni perdute.”

[Leo Buscaglia, da "Nati per amare"]


Pezzi di storia

“Ma in lei c’era qualcosa che la metteva al di sopra del suo ambiente: in lei c’era lo splendore di un brillante autentico in mezzo a brillanti falsi. Questo splendore le veniva dagli occhi bellissimi e veramente misteriosi. Lo sguardo stanco e nello stesso tempo appassionato di quegli occhi colpiva per la sua assoluta schiettezza. Guardandola negli occhi pareva di leggere nella sua anima, e conoscerla significava amarla.”


Anna Karenina,  L.Tolstoj

mercoledì 3 aprile 2013

Poi mi dici che non ti sei innamorato mai

Ti innamori tutti i giorni dell'alba che accende la luce dopo qualunque notte.
Ti innamori delle nuove ventiquattro ore che Dio ti ha messo tra le mani.
Ti innamori delle scritte sul volto della gente, di tutte le persone che rapiscono il tuo cuore e la tua mente, che fan sentire leggera la tua anima.
Ti innamori delle storie che senti, che siano le realtà del giorno o le favole della sera.
Ti innamori delle novità, ti lasci avvolgere dal loro colore e dal profumo che lasciano quando passano.
Ti innamori delle rondini ad ogni primavera, degli alberi che cambiano e rifioriscono, come te.
Ti innamori degli attimi che ti rubano un sorriso, dei ricordi chiusi in una fotografia, di una lacrima vissuta e di un sogno realizzato.
Ti innamori del desiderio, della volontà di essere come vuoi e della forza che, pur giocando a volte a nascondino, non ti abbandona mai.
Ti innamori delle nuvole, che ti permettono di fare l'amore in ogni momento, che sia giorno, che sia notte, che sia un giorno ordinario piuttosto che uno di festa.
Ti innamori della notte per le nuove domande che ti porge.... mentre impari ad innamorarti di te stesso quando cominci a darti delle risposte, senza saziarti mai...

E poi mi dici che non ti sei innamorato mai?