Non c’è nulla di più importante di ciò che non si dice, che non si afferra, che si tiene celato, nascosto sotto il velo di polvere dell’oblio, del timore. Dell’indifferenza, a volte. Siamo mostri perfetti. Deformi sublimi. Nessuno sa cosa ci sia dietro la maschera della nostra quotidianità. Noi siamo gli unici a saperlo. Gli altri non comprenderebbero. Neppure se dietro la maschera si celasse la più perfetta delle anime. Forse la perfezione fa ancora più paura della deformità. Perché è rara. Perché non la si conosce. Perché non la si sperimenta. Come nel momento esatto in cui ti svegli. Quando per un istante non sei ancora tu. E non è ancora oggi. Non più ieri e non ancora domani. Quando non è ancora il mondo. Non è ancora la vita.
E' questo il silenzio delle parole nascoste. Così vero. Così nostro. Così udibile.
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