L'unica cosa importante, quando ce ne andremo, saranno le tracce d'amore che avremo lasciato...
domenica 24 novembre 2013
Potrete rispondere anche con un solo controesempio, e tutta la teoria cadrà.
E' che in certi momenti le persone dovrebbero fare molta più attenzione a ciò che dicono. C'è una ragione se tutti ti ripetono "morditi la lingua", piuttosto che "non sono affari tuoi" o "pensaci su dieci volte prima di parlare". C'è un perchè. Perchè certe questioni non sono di dominio pubblico. Certo, non voglio dire che ognuno non sia libero di pensarla un po' come gli pare, di dare anche la sua opinione, penso che tutto questo, se fatto con il minimo di rispetto necessario, sia sempre ben accetto. Mentre quello che proprio non riesco più a soffrire è il giudizio gratis, quello del momento, quello fatto per ferire consapevolmente, quelle parole dette per far intendere che tutto ciò che fai è sbagliato, sempre e comunque, che c'è chi è migliore di te in ogni situazione, bella o brutta che sia. In una giornata di sole o di pioggia, di neve o di grandine, ci sarebbe sempre qualcuno che saprebbe se è il caso di aprire l'ombrello o l'ombrellino, se e quale colore rifletterebbe meglio i raggi del sole mentre saprebbe respingere le gocce di pioggia. Ti dicono "c'è sempre una soluzione giusta per tutto": ora vorrei soffermarmi un attimo sull'accostamento di queste parole e fare giusto due domande. C'è sempre davvero una soluzione per tutto? E chi decide cosa è giusto e cosa è sbagliato? Ma ancora meglio: di fronte ad un bivio forse riusciamo a salvarci, ma quando ti trovi di fronte ad un numero di scelte possibili molto maggiori di due, beh, allora ditemi, esiste una scala gerarchica possibile da applicare in tutte le occasioni che permetta sempre a queste persone di giudicare cosa sia meglio e cosa peggio, con la certezza assoluta con la quale ti espongono il loro credo?
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