Quella voce così profonda,
capace di scavarti dentro,
di entrarti fino a giungere nei vicoli della te più nascosta...
Quelle ciglia un po' bagnate,
quel cuore forte come un tamburo,
quelle promesse, così belle...
Quel ritrovarsi dopo anni,
quell'essersi persi così ingiusto...
e poi quelle piccole dolcezze ed accortezze,
quelle mani così grandi che, un giorno, ti tenevano senza pesantezza...
Che poi il vero peso è quello che ti porti tu, in silenzio...
Quelle parole vere quanto la verità nella sua essenza,
quello stringersi forte a chi ci stringe un po' più forte,
e tenersi,
che tra barcollare e cadere c'è la linea sottile dell'equilibrio...
Quel non sentirsi sazio mai,
quella voglia di godere e godersi fino al varcare ogni limite,
quel bisogno mai saziato della conoscenza dell'altro,
e, così, della conoscenza di sé...
Quel capire che non c'è né un oggi né un domani:
c'è un "ORA" che scandisce soltanto quella linea netta tra i minuti passati e quelli che stanno arrivando,
ed ogni secondo perso racchiude in sé migliaia di emozioni lontane...
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