L'ho sempre pensato.
Le vere scelte che facciamo sono molte meno rispetto alle decisioni che prendiamo.
Fare una scelta ci muove verso un porto sicuro, senza condizioni o serie conseguenze.
Prendere una decisione, invece, talvolta ci lascia in mezzo al mare addirittura per molto tempo, se le nostre intuizioni sono errate.
Per capirci, una scelta è come quando siamo seduti al ristorante, con il menù in mano, e siamo indecisi se vogliamo una pizza margherita piuttosto che una diavola. Sappiamo benissimo come sono entrambi le pizze, si tratta solo di scegliere quella di cui abbiamo più voglia in quel momento. Ne conosciamo il sapore, gli ingredienti ed il loro accostamento. Sappiamo che una è piccante e l'altra no. E, più di tutto, la scelta di una piuttosto che dell'altra non comporta conseguenze essenziali.
Talvolta mi dico "magari fosse tutto così semplice come scegliere la pizza in una serata in compagnia"...
Ma la vita, la maggior parte delle volte, ci pone situazioni, ci mostra avvenimenti, ci induce a dei sogni e delle fantasie, ci dirige verso strade piene di bivi, tutto questo nell'oscurità più assoluta degli avvenimenti appena successivi, vuoi perché nascosti da una fitta nebbia davanti a noi, vuoi perché è pieno di sentieri che nessuno ha mai praticato o dei quali nessuno ci ha mai parlato... e quando non sai davvero cosa ti aspetta si può ancora definire scelta?
Secondo me, in questi casi si tratta più di decisioni. Prese secondo tutti i canoni che volete: c'è chi le prende secondo i propri principi, chi affidandosi all'esito positivo o meno del solitario che ha fatto poco prima con le carte, chi per sentito dire, chi per ciò che desidera, chi per ciò che spera, chi per andare contro le leggi di natura o consigli mai richiesti, chi per dimostrare di essere migliore o più forte di qualcun altro, chi seguendo la testa e chi il cuore...
Qualunque sia il motivo, resta sempre quell'incognita che si scopre una volta che si è riuscita a risolvere l'equazione scritta dall'intrecciarsi e dallo scontrarsi di milioni di strade, milioni di attimi, milioni di stelle, milioni di atomi, milioni di idee, milioni modi di sentire...
E queste decisioni, poi, sono quelle che ci insegnano, ci formano, ci fanno crescere, ci fanno sbattere la testa molte volte, ma ci permettono anche di sognare di fronte le stelle in una sera d'estate e renderci conto che non tutto è perduto e che, nell'ignoto ai nostri occhi, potrebbe celarsi il nostro più grande desiderio, che forte batte in ogni momento nel cuore per ricordarci che siamo al mondo per lasciare un segno...
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