Al giorno d'oggi si parla tanto, a volte troppo. Si parla del tempo, della vita, del passato e del futuro, "che era meglio quello di una volta". Le cose concrete si misurano, mentre si parla delle cose astratte. Un pensiero, un ricordo, un desiderio, un sentimento... ci si racconta, ognuno sotto la propria luce, ognuno sotto la propria esperienza. E ogni passo che si fa, è un passo in avanti, un pezzetto di strada in più, che consente la formazione della propria anima e della propria mente.
Cerchiamo parole in ogni angolo della nostra vita: se siamo in un luogo lontano dai rumori quotidiani, noi cerchiamo delle parole nel silenzio... a volte ci aspettiamo un messaggio nascosto nel semplice fruscio del vento che accarezza le foglie, altre volte nel rumore di un tuono... Aspettiamo spesso delle parole che non arrivano mai, quelle, magari, tanto desiderate, tanto sognate o, forse, tanto temute... in realtà, aspettiamo spesso delle risposte, mentre continuiamo a parlare di tutto e di niente...
Non so se troverò mai le parole... avrei bisogno che quello che sento nel cuore salisse fino alle labbra e le bagnasse della sua essenza... forse non ci sono parole, o non so come utilizzarle al meglio... i poeti scrivono poesie, i cantanti scrivono canzoni, i filosofi parlano dei loro pensieri... ma io non trovo le parole, non le trovo nè sotto questa pioggia che picchia sui vetri, nè sotto l'incisione della pelle... non so spiegarmi, non so spiegare questa paura che mi assale, nel pensiero di dover ancora aspettare... e mi sembra di non aver mai conosciuto la bellezza di un dialogo semplice e puro, quando, la sera, non ho nessuno che mi possa ascoltare....
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