giovedì 25 dicembre 2014

AUGURI A TUTTI


Ti auguro piccole cose ma che siano straordinarie per il tuo cuore.
Un amico sincero. 
Un abbraccio per ogni dispiacere. 
Un sorriso per ogni lacrima. 
Il sollievo ad ogni dolore. 
Un sogno per ogni delusione e momenti di consolazione.
 Di sapere combattere con dignità.
Di non arrenderti alla prima avversità.
Di trovare nel buio della vita una luce accesa.
Di saper ascoltare oltre al “sentire”.
Di saper guardare oltre al “vedere”.
Di trovare nella disperazione la forza di continuare.
Ti auguro di saper cogliere la bellezza delle piccole cose,
 di saperle vivere, 
di farlo intensamente.

AMICO CHE PASSI: BUON NATALE! 




domenica 21 dicembre 2014

Oltre il corpo

Possedere la mente di qualcuno
non è come possederne il corpo.
È molto di più. È fare l'amore senza limiti.
È trovarsi sempre. Ovunque. È aspettarsi. Cercarsi. Trovarsi ancora.
Prendersi. Viaggiarsi dentro. È tentarsi. Cedersi. Stringersi.
Restare nella stessa follia,
quasi fosse il miglior posto
del mondo.



mercoledì 17 dicembre 2014

... e ritornerai??!!?!??!?!?


Definitivo, come tutto ciò che è semplice.
Il nostro dolore non deriva dalle cose vissute, ma dalle cose che sogniamo e che non si realizzano.
Perché soffriamo tanto per amore?
Sarebbe meglio che la gente non soffrisse, e ringraziasse anche solo per aver conosciuto una persona tanto buona, che generò in noi un sentimento intenso che ci ha accompagnato per un tempo ragionevole, un tempo felice.
Perché soffriamo?
Per tutti i baci cancellati, per l’eternità.
Soffriamo, non perché il nostro lavoro è stressante e paga poco, ma per tutte le ore libere che non abbiamo avuto per andare al cinema, per conversare con un amico, per nuotare, per innamorarci.
Perché automaticamente dimentichiamo quello che abbiamo goduto e cominciamo a soffrire per i nostri progetti irrealizzati,
per tutte le città che avremmo potuto conoscere a fianco del nostro amore, per tutti i figli che avremmo avuto piacere ad avere vicino, per tutti gli show, i libri e i silenzi che avremmo gradito condividere,
Soffriamo, non perché nostra madre è impaziente con noi, ma per tutti i momenti in cui le avremmo potuto confidare le nostre più profonde angosce e fosse interessata a comprenderci.
Soffriamo, non perché la nostra squadra ha perso, ma per l’ euforia soffocata.
Soffriamo non perché invecchiamo, ma perché il futuro è da noi confiscato, impedendo così che ci accadano mille avventure, tutte quelle con le quali sogniamo e mai tentiamo di sperimentare.
Come alleviare il dolore di ciò che non fu vissuto?
La risposta è semplice come un verso: avere meno illusioni e vivere di più!!!
Ogni giorno che vivo mi convinco sempre più che lo spreco della vita è nell’amore che non diamo, nelle forze che non usiamo, nella prudenza egoista che non rischia mai, e che, schivando la sofferenza, fa perdere anche la felicità.
Il dolore è inevitabile. 
La sofferenza è un accessorio extra.

lunedì 8 dicembre 2014

Vagando nella notte...

Ho camminato attraverso questo giorno in maniera equilibrata; in realtà bisognerebbe trascorrere ogni giornata così: andando incontro alla sera, crescendo e maturando sin dal mattino. E come un frutto stanco adesso cado dallo stelo del giorno. Il forte stelo del giorno. E cado nel recesso oscuro della notte. Dal dritto, forte, scivoloso gambo del giorno nel cesto misterioso della notte.



domenica 7 dicembre 2014

Rompi il silenzio, se ne avrai paura... urlagli contro quel che hai dentro.



giovedì 4 dicembre 2014

Le poche cose grandi che contano devono essere tenute d'occhio, il resto si può tranquillamente lasciar cadere. E quelle poche cose grandi si trovano dappertutto, dobbiamo riscoprirle ogni volta in noi stessi per poterci rinnovare alla loro sorgente. E malgrado tutto si approda sempre alla stessa conclusione: la vita è pur buona.






sabato 29 novembre 2014

Scusate, ma non credo negli amori che limitano.


Vorrei avere un tempo dilatato, nel quale poter portare a termine tutto ciò che alloggia nei miei pensieri, di più serio e di meno serio...
Vorrei che il tempo fosse come il cuore: tanto più lo riempi, tanto più si espande...




domenica 23 novembre 2014

Con i nuovi occhi si può sempre vedere una nuova vita...


È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito.

È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttare via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto.

Ci sarà sempre un'altra opportunità, un'altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c'è un nuovo inizio.


giovedì 20 novembre 2014

... pensieri pesanti

Certe volte è forza, certe volte è coraggio, per qualcuno è inerzia, per qualcuno è solo il vento che ti trascina...


Ma quando ci ripensi, non sai come ne se uscito dalla tempesta...



domenica 16 novembre 2014

Dolci sogni

A volte la notte si sveglia
dentro di me
ed io non posso fare altro
che diventare luna.



Pensandoci bene...

Diciamo la verità: se non rientri nei canoni degli altri, stai sbagliando.


Ma facciamoci un pacco di canoni nostri, ogni tanto!



domenica 9 novembre 2014

... sempre a cercare il coraggio di accettare e andare avanti

Foto: Notte del ventuno. Lunedì.
La città è immersa nel buio.
Un qualche burlone ha scritto
che c’è amore sulla terra.
E per pigrizia o per tristezza
tutti ci hanno creduto. E così vivono:
anelano incontri, temono i distacchi,
cantano amorose canzoni.
Ma diverso si rivela il mistero
e il silenzio calerà su ognuno…
Anch’io mi ci sono imbattuta per caso
e d’allora sono sempre come ammalata.

₪ Anna Achmatova


Signore, fa' in modo che accetti
La mia povertà come ho fatto sempre.

Che non risenta di ciò che non ho.
Che non mi lamenti di ciò che avrei potuto avere
e si è perso lungo cammini errati

e non è ritornato mai più.

Fa in modo, Signore, che la mia umiltà
sia come la pioggia desiderata
che cade leggera
su una terra assetata
e su un vecchio tetto.

Che possa ringraziarTi,
per il mio letto stretto,
per le mie cosine povere,
per la mia casa di terra,
di pietre e di tavole sopraelevate.
E che possa avere sempre un fascio di legna
sotto il mio camino d' argilla,
e che possa accendere, io stessa,
il fuoco allegro della mia casa
nella mattina di un nuovo giorno che inizia.






martedì 4 novembre 2014

Credo che tu possa dire tanto senza dire una parola.

Foto: Il tempo trascorre, ma io non l'avverto ... sono troppo presa a vivere.
(Anna Maria D'Alò)


Vorrei essere leggera come una carezza, per te. Vorrei volarti intorno senza farmi catturare mai, vorrei farmi ammirare e vorrei farmi cercare continuamente senza farmi trovare mai nello stesso posto. Vorrei essere il petalo di un fiore che ti cade sul viso all'improvviso e ti lascia addosso la piacevole sensazione di essere una persona fortunata. Vorrei assomigliare a una discesa, per te, e non a un muro. A un filo spinato. A una scala ripidissima. Vorrei assomigliare a un giorno di vacanza. A un viaggio fuori programma. Al profumo di casa tua. Del tuo shampoo. Vorrei assomigliare alle "tue" cose, quelle che ti fanno stare tranquillo. Vorrei farti bene, vorrei essere la distrazione e non il problema da cui scappare, vorrei essere quella che chiami quando sei felice. ché tanto quando uno è triste non è affidabile e ama tutti un pochino di più. Vorrei essere un gioco, un gioco che se dura tanto è meglio, un gioco di quelli che non creano dipendenza, ma quando ci si può giocare lo si fa volentieri e si torna bambini. Vorrei essere collina e mai montagna, vorrei essere un sentiero e mai un bosco, vorrei essere luminosa come il primo vero giorno d'estate e calda come l'abbraccio di una madre, vorrei esserti d'aiuto e mai di peso, ma forse chiedo troppo, forse a te piace anche il buio, forse a te piacciono anche il freddo e la fatica, perché a volte mi dici che ti "garbo" tanto (che per me è meglio di "ti amo") e allora mi appare tutto più chiaro: ami il pericolo.
E io, senza ombra di dubbio, amo te.


mercoledì 22 ottobre 2014

Ti aspetti e, forse, in silenzio aspetti

Ci sono giorni in cui ti aspetti.
Giri, sperando che qualcuno ti fermi.
Ti aspetti.
Non è un'occasione banale, nè un momento esatto, tant'è che i momenti giusti non esistono mica.
Ci sono giorni in cui non hai pensieri, arranchi idee e speri di creare origami di parole.
Giorni come questi, quando il vento è talmente forte che ti spazza via anche l'anima, ma non te ne importa.
Nessuno ha il diritto, lo sai. Tu hai il dovere di proteggerti. Lo fai poco spesso, sai?
Ti proteggi poco, metti maglie troppo leggere, indossi pantaloni che ti fanno sentire i brividi e lasci le corazze a casa, in fila, nell'armadio dei pensieri.
Ti proteggi poco, forse hai capito che vale la pena rischiare d'essere infelici o tristi o frastornati, se poi i sorrisi arrivano e fanno sole.
Cammini, fermandoti a guardare che giro fanno le foglie mosse dal vento e forse non hai fallito.

Ci hai messo un po' di tempo però per capire che devi aver cura di te e di ogni fallimento futuro.



Scrivi

Scrivi.
Carta e penna fanno miracoli.
Curano i dolori,
consolidano i sogni,
restituiscono la speranza.


Tu sei tutto nel gesto che fai.




martedì 21 ottobre 2014

Ne sono sempre più convinta

Se solo parlassimo, dicessimo quello che sentiamo, le cose andrebbero meglio.


Ti prego, non torturarti con domande di cui non conosci la risposta. Stai attraversando un momento molto difficile, ma ti stai dando da fare e lo fai di continuo. Ogni batosta che prendi ti rende più forte.


Ma tutti noi abbiamo bisogno di sognare. Di sperare che sia possibile ottenere qualcosa in più di quanto abbiamo.


Riflettiamo gente, riflettiamo.



domenica 19 ottobre 2014

Oramai da troppo tempo sto aspettando...



... e ancora non mi stanco...


Ci vuole coraggio ad essere felici

Ci vuole coraggio per essere felici,
tempeste, clamori, impeto ha la felicità.
Discese violente, sbalzi improvvisi
e costante impazzire dei sensi.
Bisogna essere eroi per sorridere,
accogliere il cielo e la terra nel petto.






giovedì 16 ottobre 2014

C'è luce se sappiamo dove guardare


Le persone che fanno la differenza sono quelle che lasciano il segno dove passano.
Sono le intelligenze non di chi sa ma di chi sente.

Fare la differenza vuol dire sapersi distinguere quando il pensiero comune è sterile e non porta più da nessuna parte.
Chi fa la differenza non è snob. In pochi fanno la differenza, e quando la fanno, il più delle volte, si muovono in punta di piedi.

La differenza la fa ognuno di noi.
Ognuno fa la differenza tra un fiammifero spento ed uno acceso.



... e abbattere la barriera che abbiamo tirato su...


E' difficile l'equilibrio tra passato e presente...
... ma tu ci hai insegnato che ogni giorno siamo nuovi...


Dio, restaci accanto.



martedì 14 ottobre 2014

La nostra anima non è fatta per dimenticare

Io penso che le persone non si dimenticano. Non puoi dimenticare chi un giorno ti faceva sorridere, chi ti faceva battere il cuore, chi ti faceva piangere per ore intere.
Le persone non si dimenticano. Cambia il modo in cui noi le vediamo, cambia il posto che occupano nel cuore, il posto che occupano nella nostra vita.



Conosco le certezze dello specchio, il fatto che da quelle non si scappa...


Non ci si bagna mai nello stesso fiume...
Non si finisce mai di imparare...





lunedì 13 ottobre 2014

Perchè tutti hanno bisogno di sicurezze





Se qualcuno si permette di dimenticarsi del nostro essere speciali, almeno noi non dimentichiamoci della nostra persona.



domenica 12 ottobre 2014

Buona domenica lettori e non

Foto: I libri sono mondi come lo è il nostro. 
I personaggi al loro interno vivono come noi viviamo.
Quando chiudiamo un libro lo chiudiamo a noi, ma non a loro.
Quando leggiamo, noi entriamo nel loro spazio.

- Marco Ciro Bargerri - Cyrano -













Perché è la curiosità che non ferma il mondo, lo stato d'animo del bambino che ci permette di avere sempre gli stessi occhi, ma ogni volta una nuova meraviglia che si mostra loro...





martedì 7 ottobre 2014

lunedì 6 ottobre 2014

venerdì 3 ottobre 2014

Amici e non

Dopo tante esperienze ho capito che dobbiamo tenerci strette le persone alle quali siamo legati, che dobbiamo donare tempo e anima agli amici veri, che ci dobbiamo stare anche quando crediamo che non ne abbiano bisogno, che dobbiamo dirci "ti voglio bene", "mi sei mancato", "HO BISOGNO DI TE", e se dall'altra parte non c'è lo stesso spirito di accoglienza allora non esitiamo ad allontanarci, senza paura, perchè altrove di sicuro ci saranno altri angoli di cuore che attenderanno il nostro.
Le incomprensioni lasciamole alle persone che si nutrono di equivoci.
I VERI amici non restano nel dubbio, domandano.



giovedì 2 ottobre 2014

Tutti giù per terra!

Foto: "C’erano una volta cose preziosissime.

La parola data o la stretta di mano, quando valevano più di cento firme fatte davanti al notaio.

La dignità quando non era mai in vendita, perché era l’unico capitale che una persona possedeva.

Il rispetto per le persone anziane, quando la vecchiaia non era ancora emarginazione, ma significava esperienza, saggezza, essere ascoltati dai più giovani.

I valori, sia umani, civili, religiosi, quando valevano molto di più delle cose di valore.

Il tempo quando scorreva a ritmi naturali e la gente non aveva la necessità di guardare l’orologio ogni cinque minuti.

C’erano una volta cose preziosissime…"

(Agostino Degas)
Agostino Degas

*Immagine:  Archi MI Foto Word©.

Riflessi d'acqua-diventa fan
Diritti riservati © LG. 633/1941




Ma se la gente facesse cadere un po' di pregiudizi, un po' di maschere, un po' la propria opinione idilliaca di sé?

Ma se la gente si ricordasse che l'umanità è molto più importante della sapienza fine a se stessa?

Ma se la gente tornasse e sorridere un po' di più, piuttosto che stare sempre imbronciata perché sempre triste o pronta a fare paura?





C’erano una volta cose preziosissime.

La parola data o la stretta di mano, quando valevano più di cento firme fatte davanti al notaio.

La dignità quando non era mai in vendita, perché era l’unico capitale che una persona possedeva.

Il rispetto per le persone anziane, quando la vecchiaia non era ancora emarginazione, ma significava esperienza, saggezza, essere ascoltati dai più giovani.

I valori, sia umani, civili, religiosi, quando valevano molto di più delle cose di valore.

Il tempo quando scorreva a ritmi naturali e la gente non aveva la necessità di guardare l’orologio ogni cinque minuti.

C’erano una volta cose preziosissime…


martedì 30 settembre 2014

domenica 21 settembre 2014

Aria di cambiamenti



Ho tanti di quei sentimenti contrastanti dentro, che anche io mi domando come possano sopravvivere tutti insieme senza scannarsi...

... anche quei pensieri fatti silenziosamente, che "chissà se qualcuno poi mi sente?"...

... quei gesti non pregati, ma totalmente donati...

... quei morsi alle labbra per non ferire...

... e quei colpi al cuore, quando gli altri colpiscono te...

E quei desideri che non vogliono tacere?

E quei profumi mai sentiti ma così forti nelle narici da farti perdere la testa...

Quegli scherzi che poi tanti scherzi non erano?

E gli anni che passano, e le ferite che si risanano e quelle che no...
e fogli, a migliaia, di ogni genere, ogni colore, ognuno con un ricordo, ognuno con una sua storia, e magari ognuno con una sua canzone...

E tutto quel che capita, e quello che ti viene a cercare, e quello che ti vai a cercare...


... come se potessi sentire qual è la vera sostanze delle nuvole

Qualcuno ieri mi disse: "Certo che tu sei proprio romantica!".
Ed io risposi: "Cosa c'è di male nel pensare soffice?"



sabato 20 settembre 2014

La sottile differenza



Chi non ha conosciuto il dolore?
Ma, più di tutto, chi il dolore non conosce?



Tu, tu che piangi e non nascondi niente...



Le difficoltà superate sono opportunità guadagnate.

Gli ho chiesto la forza
e Dio mi ha dato difficoltà per rendermi forte.
Gli ho chiesto la saggezza
e Dio mi ha dato problemi da risolvere.
Gli ho chiesto la prosperità
Gli ho chiesto il coraggio
e Dio mi ha dato pericoli da superare.
Gli ho chiesto l’Amore
e Dio mi ha affidato persone bisognose da aiutare.
Gli ho chiesto favori
e Dio mi ha dato opportunità.
Non ho ricevuto nulla di ciò che volevo
ma tutto quello di cui avevo bisogno.
La mia preghiera è stata ascoltata.



giovedì 18 settembre 2014

Non accetterò un altro errore di valutazione

Tante cose spiccano in un insieme; un occhio attento può scorgere l'unicità di ogni elemento, contemplando in esso la peculiarità del suo essere parte di un insieme, ma la sua esatta collocazione nel mosaico non è sempre la stessa, in quanto quest'insieme apparentemente statico, è in realtà mobile, in un continuo ciclo di ingranaggi astrusi che possono avere infinite varianti nello spazio e nel tempo.



 
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/vita/frase-232017?f=t:16>

mercoledì 17 settembre 2014

Memorie senza tempo

Che cosa avrei voluto sentirmi dire il primo giorno di scuola dai miei professori o cosa vorrei che mi dicessero se tornassi studente?
Il racconto delle vacanze? No. Quelle dei miei compagni? No. Saprei già tutto. Devi studiare? Sarà difficile? Bisognerà impegnarsi di più? No, no grazie. Lo so. Per questo sto qui, e poi dall’orecchio dei doveri non ci sento. Ditemi qualcosa di diverso, di nuovo, perché io non cominci ad annoiarmi da subito, ma mi venga almeno un po’ voglia di cominciarlo quest’anno scolastico. Dall’orecchio della passione ci sento benissimo.
Dimostratemi che vale la pena stare qui per un anno intero ad ascoltarvi. Ditemi per favore che tutto questo c’entra con la vita di tutti i giorni, che mi aiuterà a capire meglio il mondo e me stesso, che insomma ne vale la pena di stare qua. Dimostratemi, soprattutto con le vostre vite, che lo sforzo che devo fare potrebbe riempire la mia vita come riempie la vostra. Avete dedicato studi, sforzi e sogni per insegnarmi la vostra materia, adesso dimostratemi che è tutto vero, che voi siete i mediatori di qualcosa di desiderabile e indispensabile, che voi possedete e volete regalarmi. Dimostratemi che perdete il sonno per insegnare quelle cose che – dite – valgono i miei sforzi. Voglio guardarli bene i vostri occhi e se non brillano mi annoierò, ve lo dico prima, e farò altro. Non potete mentirmi. Se non ci credete voi, perché dovrei farlo io? E non mi parlate dei vostri stipendi, del sindacato, della Gelmini, delle vostre beghe familiari e sentimentali, dei vostri fallimenti e delle vostre ossessioni. No. Parlatemi di quanto amate la forza del sole che brucia da 5 miliardi di anni e trasforma il suo idrogeno in luce, vita, energia. Ditemi come accade questo miracolo che durerà almeno altri 5 miliardi di anni. Ditemi perché la luna mi dà sempre la stessa faccia e insegnatemi a interrogarla come il pastore errante di Leopardi. Ditemi come è possibile che la rosa abbia i petali disposti secondo una proporzione divina infallibile e perché il cuore è un muscolo che batte involontariamente e come fa l’occhio a trasformare la luce in immagini.
Ci sono così tante cose in questo mondo che non so e che voi potreste spiegarmi, con gli occhi che vi brillano, perché solo lo stupore conosce.
E ditemi il mistero dell’uomo, ditemi come hanno fatto i Greci a costruire i loro templi che ti sembra di essere a colloquio con gli dei, e come hanno fatto i Romani a unire bellezza e utilità come nessun altro. E ditemi il segreto dell’uomo che crea bellezza e costringe tutti a migliorarsi al solo respirarla. Ditemi come ha fatto Leonardo, come ha fatto Dante, come ha fatto Magellano. Ditemi il segreto di Einstein, di Gaudì e di Mozart. Se lo sapete ditemelo.
Ditemi come faccio a decidere che farci della mia vita, se non conosco quelle degli altri? Ditemi come fare a trovare la mia storia, se non ho un briciolo di passione per quelle che hanno lasciato il segno? Ditemi per cosa posso giocarmi la mia vita. Anzi no, non me lo dite, voglio deciderlo io, voi fatemi vedere il ventaglio di possibilità. Aiutatemi a scovare i miei talenti, le mie passioni e i miei sogni. E ricordatevi che ci riuscirete solo se li avete anche voi i vostri sogni, progetti, passioni. Altrimenti come farò a credervi? E ricordatemi che la mia vita è una vita irripetibile, fatta per la grandezza, e aiutatemi a non accontentarmi di consumare piccoli piaceri reali e virtuali, che sul momento mi soddisfano, ma sotto sotto sotto mi annoiano…
Sfidatemi, mettete alla prova le mie qualità migliori, segnatevele su un registro, oltre a quei voti che poi rimangono sempre gli stessi. Aiutatemi a non illudermi, a non vivere di sogni campati in aria, ma allo stesso tempo insegnatemi a sognare e ad acquisire la pazienza per realizzarli quei sogni, facendoli diventare progetti.
Insegnatemi a ragionare, perché non prenda le mie idee dai luoghi comuni, dal pensiero dominante, dal pensiero non pensato. Aiutatemi a essere libero. Ricordatemi l’unità del sapere e non mi raccontate l’unità d’Italia, ma siate uniti voi dello stesso consiglio di classe: non parlate male l’uno dell’altro, vi prego. E ricordatemelo quanto è bello questo Paese, parlatemene, fatemi venire voglia di scoprire tutto quello che nasconde prima ancora di desiderare una vacanza a Miami. Insegnatemi i luoghi prima dei non luoghi.
E per favore, un ultimo favore, tenete ben chiuso il cinismo nel girone dei traditori. Non nascondetemi le battaglie, ma rendetemi forte per poterle affrontare e non avvelenate le mie speranze, prima ancora che io le abbia concepite.
Per questo, un giorno, vi ricorderò.

 

martedì 16 settembre 2014

Scorrere queste pagine...

La vita non è in ordine alfabetico come credete voi. Appare un po’ qua e un po’ là, come meglio crede, sono briciole, il problema è raccoglierle dopo, è un mucchietto di sabbia, e qual è il granello che sostiene l’altro? A volte quello che sta sul cocuzzolo e sembra sorretto da tutto il mucchietto, è proprio lui che tiene insieme tutti gli altri, perché quel mucchietto non ubbidisce alle leggi della fisica, togli il granello che credevi non sorreggesse niente e crolla tutto, la sabbia scivola, si appiattisce e non ti resta altro che farci ghirigori col dito, degli andirivieni, sentieri che non portano da nessuna parte, e dai e dai, stai lì a tracciare andirivieni, ma dove sarà quel benedetto granello che teneva tutto insieme… e poi un giorno il dito si ferma da sé, non ce la fa più a fare ghirigori, sulla sabbia c’è un tracciato strano, un disegno senza logica e senza costrutto, e ti viene un sospetto, che il senso di tutta quella roba lì erano i ghirigori.


giovedì 11 settembre 2014

Certi incontri-scontri


Sono gli incontri che deviano il nostro cammino: di solito l'impatto con una persona, ma anche con un libro, una canzone o un film soltanto. E più ci emoziona e scuote con una ventata d'aria fresca, più ci trascina in un vortice. Oppure la forza di volontà serve solo a procurarci ferite, mentre siamo ad ogni modo catapultati in una dimensione esaltante e pericolosa.



martedì 9 settembre 2014

E' la musica...

E' la musica che ti salva, le parole , tutto quello che non sai dire.
La musica ti salva quando le parole finiscono, quando le TUE parole finiscono ed arrivano quelle di altri che sembrano conoscerti da una vita.
E' la musica che ti rende bella, quando ci piangi su un cd, quando raccogli tutte le frasi sconnesse su un foglio, mentre tutto va.
La musica ha raccontato ogni mia delusione ed ogni storia venuta male, ha ascoltato i miei pianti, mi ha fatto scrivere piccoli pensieri.
E tra gente senza lavoro e perdite di tempo, la musica passa tra centri commerciali e parcheggi mezzi vuoti. Ascolta i "ciao" detti su di un treno in viaggio, ascolta le bestemmie di uno che non ha un soldo e vede i figli dormire e non sa cosa verrà.
E' la musica che parte senza che tu te ne accorga, mentre muoiono ragazzi e nascono nuove vite, mentre cadono stelle.
E' la musica che ci salva, anche quando spegniamo quella canzone che non vogliamo ascoltare più.








domenica 7 settembre 2014

Bellissima notte

Foto: Tengo i giorni chiari, 
quelli scuri li rendo al destino.

Zsuzsa Bànk

Gerbere ed emozioni











Ma ora sto scrivendo col cuore 
Ogni mia sensazione... 
Non esistono mani, penne e pensieri, 
Bisogna solo ascoltare, 
E calarsi nel bene e nel male 
Nel piacere profondo di questa canzone... 

E vivila meglio che puoi, 
E ascolta i battiti, 
Fatti portare dal vento lento, 
Fresco e magico, magico, magico 
E tira fuori da te 
Una sensazione.. e ancora 

Una, una, una, una sensazione...













Il giusto tempo di scrivere

E' strano poi come la vita ad un certo punto decida di salvarti... O forse chi, dietro di lei, tutto muove... Ma sono giorni che non scordi quelli, io li chiamo "i giorni della possibilità": quando c'è di nuovo un tempo per parlare, per spiegare, per sorridere, per respirare, per sognare e per vedere realizzati i tuoi sogni... Questa è la tua seconda possibilità, quella che non andrebbe mai sprecata, quella che i più dicono "tutti meriterebbero" ma che, in realtà, non tutti possono avere...

A volte si è seduti tra i più fortunati in questo gioco del "rischia tutto", e bisogna imparare a riconoscerlo, ad ammetterlo e a non perdere più il ritmo, ma soltanto volerne sempre e sempre di più di questa vita, con i suoi giorni a colori, certo a volte un po' sbiaditi... Ma l'importante e imparare a vedere ciò che spesso, se pur sotto i nostri occhi, è a noi a volte completamente sconosciuto...


giovedì 4 settembre 2014

Buona notte, cuore mio...


Buonanotte a chi ha i pensieri confusi da qualche giorno.
Perché dobbiamo decidere se dare o meno un consiglio al nostro cuore.
Ne ha bisogno.
Non può andare così allo sbaraglio.
Si è un po' perduto nei sentimenti.
E allora l'animo e la mente devono corrergli in soccorso.
Siamo un tutt'uno, ma lui birichino talvolta se ne parte da solo.
Dobbiamo insegnargli cos'è la dignità.
Cos'è l'orgoglio.
Cos'è l'amor proprio.
Buonanotte a chi stanotte rimprovererà il suo cuore.
"Così non si fa".
"Così ti fai male e basta".
Buonanotte a chi stanotte il proprio cuore lo accarezzerà.
E gli dirà che gli vuole bene lo stesso.
Anche se sbaglia.



...che la notte ti porti consiglio...



domenica 31 agosto 2014

Non c'è bisogno di parole

“Quest’uomo ha 80 anni e insiste ogni mattina a portare la colazione a sua moglie. Quando gli hanno chiesto : “Perché sua moglie è in un ricovero per anziani?”, lui ha risposto: “Perché ha la malattia di Alzheimer.”
Allora gli hanno chiesto, “Sua moglie si preoccuperebbe se un giorno non venisse a portarle la colazione?” e lui ha risposto: “Lei non ricorda… Non sa neanche chi sono io, sono cinque anni che non mi riconosce più.”
Sorpresi, gli hanno detto: “Che cosa meravigliosa! Ma sta ancora portando la colazione a sua moglie ogni mattina, anche se lei nemmeno la riconosce?”
L’uomo ha sorriso, l’ha guardata negli occhi e le ha stretto la mano.






Poi ha detto: “Lei non sa chi sono io, ma io so chi è lei.”

Ritorni e ricordi


Porte aperte, chiuse le finestre.
Tengo stretti i ricordi, i periodi del "ne vale la pena".
Io non lo so come si va a finire, non ne ho idea.
So che alcuni decidono d'andare, che poi dove vanno non si sa. So che non tornano, alcuni. Poi pensi che sia facile anche comprendere il dolore.
I vicoli, le stazioni, case abbandonate, un vuoto che ti porti appresso.
Appesa al filo, ti hanno salvata. Mi hanno salvata. Ho tagliato il filo che mi teneva appesa, che se non mi muovevo mi ritrovavo a terra, invece ho volato.
Che poi ora non conta troppo.
Ora non conto che quelli andati, che tanto tornano, dice qualcuno.
E se non ci credo, pazienza.
Non ho mai potuto credere davvero nei ritorni, forse perché se poi non arrivavano faceva troppo male, ma ho sempre avuto pazienza nell'aspettare.








Che poi vuoi una realtà tremendamente simile al tuo sogno...


Quante volte guardiamo in faccia alla realtà sperando di trovarci un sogno.

mercoledì 27 agosto 2014


Amo le persone, quando sorridono e quando chiedono scusa. Amo le persone che si chiedono cosa fare alle cinque di mattina, davanti ad un bar, da soli. Le persone che piangono per i film d'amore e quelle che scrivono per non piangere. Amo le persone che vagano nei mercatini dell'usato con in mente il pensiero di cercare libri antichi. Le persone che litigano in macchina, alzando i finestrini per non farsi vedere. Amo anche quelle persone che sperano nella buona stella.Le persone che ti regalano buone parole, quando vorresti affogare.
Amo quelle persone che vorrebbero morire, ma rimangono per veder crescere i propri figli. Il calore di una famiglia vicino a un camino. Ed amo le storie d'amore tra gente che non si capirà mai.
Amo i silenzi delle persone che chiudono in sè stesse i propri dolori.
Amo quella persona che sono io e che guarda all'Infinito con un po' di voglia in piu'.




venerdì 22 agosto 2014

Sana dolcezza

Quando ero piccola, abitavo al quarto piano di un palazzo enorme.
Ero piuttosto pigra e solitaria. La mamma mi mandava giù in cortile a giocare con le amichette. Al primo piano del palazzo abitava una signora con i capelli biondi che poggiava sempre un grande tappeto sulle ringhiere del balcone per fargli prendere aria. Andava avanti e indietro con un battipanni marrone in mano e un grembiulino bianco allacciato in vita. Spesso il tappeto scivolava giù, a terra. Una volta glielo raccolsi io. Glielo portai su. Le dissi: "Era caduto". La signora sorrise, andò un attimo via. Tornò con un lecca lecca meraviglioso. Tipo quelli venduti negli autogrill o alle bancarelle, durante le feste Colorato,grande. Mi piaceva la sequenza tappeto-buona azione-sorriso signora-lecca lecca.
Da quel giorno aspettai che quei tappeti cadessero. Sempre.
Confidavo nelle giornate di vento. Di quello che spostava tutto.
Altri bambini cominciarono a capire il meccanismo e a fare la stessa cosa. E partirono delle gare assurde per portare su il tappeto alla signora. Allora mi misi da parte.
Quel lecca lecca non mi sembrò più tanto speciale.
Così faccio anche adesso. Con le coccole.
Non mi piacciono le coccole per tutti. Mi piacciono le coccole costruite apposta sul mio cuore. Quelle le trovo davvero speciali. Quelle me le cerco e me le vado a prendere. Senza aspettare scuse. Senza aspettare il vento buono.




martedì 19 agosto 2014

Cammineremo sicuri di noi

Cammineremo.
Cammineremo soltanto.
Sarà piacevole camminare insieme.
Senza pensare di arrivare da qualche parte.
Cammina in pace. Cammina nella gioia.
Il nostro è un cammino di pace.
Poi impariamo
che non c’è un cammino di pace;
camminare è la pace;
non c’è un cammino di gioia;
camminare è la gioia.
Noi camminiamo per noi stessi.
Noi camminiamo per ognuno
sempre mano nella mano.
Cammina e tocca la pace di ogni istante.
Cammina e tocca la gioia di ogni istante.
Ogni passo è una fresca brezza.
Ogni passo fa sbocciare un fiore sotto i nostri piedi.
Bacia la terra con i tuoi piedi.
Imprimi sulla terra il tuo amore e la tua gioia.
La terra sarà al sicuro
se c’è sicurezza in noi.



sabato 16 agosto 2014

Certi momenti, certi giorni, certi sogni...

A volte non si tratta che di sopportare il dolore a denti stretti e sforzarsi, giorno dopo giorno, di costruire un lento cammino verso una vita migliore. Questo è il tipo di coraggio di cui ho bisogno adesso.



venerdì 15 agosto 2014

Ho bisogno di te


Ogni volta che una donna ti dice la frase " ho bisogno di te", non serve a niente riempirla di parole.
Tu abbracciala. Qualunque cosa, qualsiasi sia il motivo, tienitela stretta.
Quelle come me, se chiedono aiuto, se ti dicono che hanno bisogno di te, hanno avuto il coraggio della paura, hanno avuto troppo coraggio.
Tu tienila stretta e basta.



lunedì 4 agosto 2014

... libero di vagare dentro il mio cuore

Porto dentro il mio cuore,
come un cofanetto pieno che non si può chiudere,
tutti i luoghi dove sono stato,
tutti i porti a cui sono arrivato,
tutti i paesaggi che ho visto da finestre o da oblò,
o dai ponti di poppa delle navi, sognando,
e tutto questo, che è tanto, è poco per quello che voglio.
Fernando Pessoa


Porto dentro il mio cuore,
come un cofanetto pieno che non si può chiudere, tutti i luoghi dove sono stato, tutti i porti a cui sono arrivato, tutti i paesaggi
che ho visto da finestre o da oblò,
o dai ponti di poppa delle navi, sognando, e tutto questo, che è tanto, è poco per quello che voglio.






Un cuore ingombrante


A volte, sì, a volte, solo se hai una valigia in mano ti chiedono dove vai.
Solo se non trovano più tua la valigia si accorgono che te ne sei già andata.
Ma io non ce l'ho, una valigia.
E quando parto nessuno può dirmi "resta".
E quando ritorno nessuno può dirmi "basta".
Viaggio. Senza meta. Destinazione "me".
Mi infilo dentro parole, occhi, silenzi, sbagli e caffè.
Ma lì dove invece vorrei essere invisibile, il controllore mi ferma e mi multa sempre.
Dice che mi porto dietro un cuore troppo ingombrante.
E alla gente può dar fastidio.
Sì. Un cuore ingombrante può dar fastidio.
Mi rendo conto.




mercoledì 30 luglio 2014

Serve anche il piccolo



Non è vero che certe cose non servono.
Serve quella goccia di caffè che mi lasci nella tazzina. E' la più dolce. 
Serve la scia di giocattoli sparsi sul pavimento. Perchè sanno di tuo figlio.
Serve il mio messaggio attaccato sul frigorifero, perchè so che sorriderai mangiandoti da solo tutto il gelato.
Serve sfiorarsi e lavarsi i denti insieme. Spingersi e prendersi in giro nel bagno, ridendo con lo spazzolino schiumoso in bocca.
Serve far la pace, in tutti i modi possibili.
Serve sorridere ad un cucciolo d'uomo che ti guarda. Gli farà più gentile il mondo.
Serve stare in silenzio, ma non troppo.
Servono le parole, quelle giuste. Dette, scritte, disegnate, scarabocchiate. Ma non quelle sulla punta della lingua. Quelle, alla fine, non escono mai.
Serve aiutare, perchè la ruota gira. Perchè è giusto. E poi perchè fa stare così bene.
Serve giocare e tornare bambini. Per coccolare la parte migliore di noi.
Serve sussurrare, perchè la gente si avvicina di più, anche solo per curiosità. 
Serve cantare, perchè solletica l'aria.
Serve baciarci, perchè ci si scambia sempre un po' di noi.
Serve darsi attenzione, scriversi messaggini in codice, fare guerre di cuscini, rincorrere quando ne vale la pena, mettersi l'orgoglio in un taschino se si ha torto.
Serve vivere. Adesso. Subito.
Finchè il cuore ci palpita e il respiro si muove dentro.


lunedì 28 luglio 2014


Chiedo scusa a te, Padre, perché non riesco ad essere una figlia perfetta e provo soltanto a non essere peggio di ciò che vorrei... ma sbaglio, e sì, li vedo tutti i miei sbagli...



Dreams


I sogni sono le pietre di paragone del nostro carattere.



giovedì 24 luglio 2014

Stai pensando a me?

Ho avuto questa sensazione incredibile: che anche tu, proprio in questo preciso momento, stessi pensando a me.
Dirai che ho troppa fantasia; magari tu pensavi al teatro, o alla crisi economica, o decidevi se comprare delle scarpe nuove.
Ma all’improvviso, nel bel mezzo di quella piccola scena di follia, mi sono resa conto che avere qualcuno, da qualche parte, che ti capisce, che ti desidera, che vede in te una versione migliore di te stessa, è il dono più incredibile di tutti.
Anche se non siamo insieme, sapere di essere quella donna, per te, è ciò che mi permette di andare avanti.





mercoledì 23 luglio 2014

Devo fare i conti con me

Come la luce che passa dalle persiane di mattina, come il rumore del mare di notte, come il profumo di una torta nel forno, come il sapore del peperoncino, come qualsiasi suono quando stai aspettando una telefonata, come l'acqua troppo calda mentre fai la doccia, come la fame e la sete, come le lacrime quando premono per uscire e non è il momento giusto, come un desiderio insistente, questo sei tu. Non posso fingere che tu non esista, non posso prescindere da te. Tu ci sei, e non è sempre bello, ma devo fare i conti con te.



Cosa vuoi che sia?


Non sono mai riuscito a capire se io sono quello che si nasconde dietro alle parole oppure sono quello che dell’ironia si fa scudo, o forse quello che tiene le distanze, di nascosto. Indietro con il passo degli eventi, le emozioni a scoppio ritardato, alle volte. L’anima dura come magma spento, le lacrime facili come un cielo di stelle in estate. Le malinconie sempre a portata di mano, come le caramelle dentro la borsa, i sorrisi dentro le mani infilate nelle tasche. Il passo svelto delle zebre che un po’ attirano il sole e un po’ lo respingono. L’urlo del cuore nel petto, battiti sempre un po’ accelerati, per via dell’amore. La ricerca infinita dei pirati, la “x” rossa segnata sulla mappa, la felicità sull’isola sotto i piedi. I falò accesi di rabbia, il ticchettio nervoso delle dita sul mappamondo che gira come palla da basket sulle punte. La buonanotte al telefono, i pensieri tirati fuori con l’inchiostro, la chitarra suonata senza conoscere le note, la vita vissuta senza sapere il perché, la guerra in miniatura vinta sempre dagli indiani, la voglia di dipingere senza avere l’arte e le proporzioni dalla mia parte. La tovaglia mantello che usavo per volare da piccolo, le canzoni ricalcate in sottofondo, i capelli lunghi come le chiome degli alberi, i capelli corti come gli alberi in autunno. L’armatura di cristallo su misura, la nostalgia di casa, la libertà di essere vicini e lontani allo stesso tempo. Non sono mai riuscito a capire se io sono quello che si nasconde tra queste parole. Bisognerebbe scoprirlo, un giorno. Sarebbe bello conoscersi. O forse no. Nel frattempo cerco di vivere come posso, al meglio come voglio.




lunedì 21 luglio 2014

Per i propri sogni???

Non si possono domare i sognatori, né ingabbiarli, né incatenarli. Se non fugge il corpo, fugge la mente, gli occhi volano oltre il visibile e disegnano mondi interi, il cuore palpita di emozioni che sanno germogliare dal nulla, le mani vivono mille storie e non si è mai soli.



domenica 20 luglio 2014

Capita anche a me...


Ogni tanto capita che il cielo pianga, ogni tanto capita.
Non è vero che si piange sempre per un motivo, a volte si piange e basta. Una specie di rivolta, un dire "no" alle paure, agli eroi dimenticati, a tutto.
A volte si piange per scelta e le lacrime non scendono da sole.






... niente guasti...

Ce la fanno solo i duri, che chi spera si fa male...

Dentro i tuoi occhi


Io ti guardo negli occhi e vedo lontano il tempo che ho perso...



domenica 13 luglio 2014

Raddrizza quel sorriso

Raddrizza quel sorriso. Che oggi il sole ti fa luce anche se sta piovendo. Che da qualche parte un bimbo piange perchè impara a respirare nascendo. Che la vita ci sembra domani e invece è tutta adesso. Che un amico ti stringe la mano e si prende metà delle tue pene allo stesso modo in cui ti fregherebbe un pezzo di pizza dalle mani. Sorridi perchè abbiamo un velo dentro che a volte ci confeziona il cuore rendendolo ancor più speciale e quella cosa si chiama Speranza. Sorrid...i per chi ha voglia di guarire e si mette elmi di lana in testa perchè ha perso i capelli ma non la voglia di vivere e combatte la sua guerra. Sorridi perchè respiri. Perchè hai lui. Perchè hai lei. Perchè qualcuno oggi verrà bagnato da una pioggia di riso e di confettini bianchi e coronerà un sogno d'amore. Perchè il mare continuerà a fare il suo dovere anche se è stanco di far onde da millenni. Perchè se scrivo cose tristi è solo perchè magari mi scappano parole e non lacrime e mi abbraccia più forte chi mi legge. Sorridi per i desideri,per la luna piena e per le mamme che fanno il ragù. Perchè tuo padre ti insegna e sa che prima o poi imparerai. Sorridi perchè hai un figlio. E sarà il tuo piccolo te nel mondo. Insegnagli ad abbracciare. A far girotondo con le cose belle. A trovarne sempre di nuove. A farsi festa con pane e marmellata e un libro nuovo da leggere. A non aver mai paura di disturbare per dire Ti voglio bene. A far dispettucci al sole illuminandoti meglio di lui certe giornate buie con il suo semplice sorriso e il suo esserci al mondo.

sabato 12 luglio 2014

Orologi che battono tutti la stessa ora???

Ci hanno fatto credere che l’amore, quello vero, si trova una volta sola, e in generale prima dei trent’anni. Non ci hanno detto che l’amore non è azionato in qualche maniera e nemmeno arriva ad un’ora precisa.
Ci hanno fatto credere che ognuno di noi è la metà di un’arancia, che la vita ha senso solo quando riusciamo a trovare l’altra metà. Non ci hanno detto che nasciamo interi, che mai nessuno nella nostra vita merita di portarsi sulle spalle la responsabilità di completare quello che ci manca: si cresce con noi stessi. Se siamo in buona compagnia, è semplicemente più gradevole.
Ci hanno fatto credere in una formula chiamata “due in uno”: due persone che pensano uguale, agiscono uguale, che solamente questo poteva funzionare. Non ci hanno detto che questo ha un nome: annullamento. Che solamente essere individui con propria personalità ci permette di avere un rapporto sano.

Ci hanno fatto credere che il matrimonio è d’obbligo e che i desideri fuori tempo devono essere repressi.
Ci hanno fatto credere che i belli e magri sono quelli più amati, che quelli che fanno poco sesso sono all’antica, e quelli che invece ne fanno troppo non sono affidabili, e che ci sarà sempre un scarpa vecchia per un piede storto! Solo non ci hanno detto che esistono molte più menti “storte” che piedi.
Ci hanno fatto credere che esiste un’unica formula per la felicità, la stessa per tutti, e quelli che cercano di svincolarsene sono condannati all’emarginazione. Non ci hanno detto che queste formule non funzionano, frustrano le persone, sono alienanti, e che ci sono altre alternative.
Ah, non ci hanno nemmeno detto che nessuno mai ci dirà tutto ciò.
Ognuno di noi lo scoprirà da sè. E così, quando sarai molto innamorato di te stesso, potrai essere altrettanto felice, e potrai amare qualcuno.



venerdì 11 luglio 2014

Sorridere... e ridere dei guai

Sorrido, anche quando le cose non vanno. Non voglio che chi mi vuol bene si preoccupi per me. Sorrido, anche quando le cose non vanno. Perché sorridere è il modo migliore per cominciare a cambiarle. Sorrido, anche quando le cose non vanno. Perché sorridere mi fa sentire più forte. Sorrido, anche quando le cose non vanno. Perché a un cuore con qualche speranza non può mancare il sorriso. Sorrido, anche quando le cose non vanno. Perché amo far sorridere gli altri. Sorrido, anche quando le cose non vanno. Perché nessuna preoccupazione o sofferenza ha il diritto di togliermi il sorriso. Sorrido, anche se le cose non vanno. Perché quello che ho conta più di ciò che mi manca. Niente a che vedere con sostituzioni, no. Sorrido, anche quando le cose non vanno. Perché chi ama la vita, trova sempre una ragione per sorridere.



giovedì 10 luglio 2014

E persone che vivono sempre dentro me...

Sono cresciuta grazie a degli abbracci che non dimenticherò mai.



A cosa credi tu?


Tu ci credi alle vite parallele, quelle che s’incontrano per caso, come delfini che hanno perso il mare
ma non la voglia di nuotare?
Tu ci credi che sotto la barba porto i segni dei sorrisi, che ai lati della bocca le parole sono diventate
rughe d’espressione semantica?
Tu ci credi alla logica degli sguardi che s’incrociano per strada sotto la pioggia, che hanno la fortuna
di non avere ombrelli a coprirne la prospettiva?
Tu ci credi che sotto ai piedi, ci sono i passi rumorosi che di notte ci chiedono dove stiamo andando
contromano, contro sonno, contro i sassi meteoriti di ciò che abbiamo detto e non volevamo nemmeno pensare?
Tu ci credi che le farfalle vivono soltanto un giorno perché inseguire la felicità è un peso troppo grande da portare, un viaggio troppo lungo da volare?
Tu ci credi che le molecole di cui siamo fatti si agitano fino ad impazzire quando ci batte forte il cuore, fin sopra nella gola, dentro un ti amo annegato in pochi centimetri di ossigeno?
Tu ci credi alle rette che si sfiorano quando nessuno più le può vedere, perchè toccarsi è di una bellezza troppo intima?