Penso che sia necessario educare le nuove generazioni al valore della sconfitta. Alla sua gestione. All'umanità che ne scaturisce. A costruire un'identità capace di avvertire una comunanza di destino, dove si può fallire e ricominciare senza che il valore e la dignità ne siano intaccati. A non divenire uno sgomitatore sociale, a non passare sul corpo degli altri per arrivare primo. In questo mondo di vincitori volgari e disonesti, di prevaricatori falsi e opportunisti, della gente che conta, che occupa il potere, che scippa il presente, figuriamoci il futuro, a tutti i nevrotici del successo, dell'apparire, del diventare… A questa antropologia del vincente preferisco di gran lunga chi perde. E’ un esercizio che mi riesce bene. E mi riconcilia con il mio sacro poco. Ma io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia, lo so! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù. Pier Paolo Pasolini, 5 Marzo 1922
Buonanotte a chi ha sempre un milione di discorsi in mente. Chiari, precisi, dolci, incisivi, perfetti ed indimenticabili. Frasi che potrebbero cambiare la situazione. Parole importanti che ci farebbero rivalutare e magari amare. Peccato però che, quando dobbiamo poi riportarli o scriverli, non ci sono più. Diventano sconnessi ed incomprensibili. E allora preferiamo tacere. Ancora. E tutto quel bello che abbiamo pensato, semplicemente scompare. Buonanotte a chi ha tanto da dare, ma non lo sa dire. E buonanotte a chi prova a capirci comunque, anche senza parole.
Come in quei giorni, così logorroici e logorroica tu, pronta a dire qualunque cosa, parlare quasi per dar aria alla bocca, perché tu sai che il silenzio peserebbe molto di più. Come in quei giorni, così pieni di foschia, che devi tirar fuori tutta la tua esperienza di sensi, attimi nei quali un odore o un rumore non fa più la differenza, l'importante è che ti dica qualcosa in più di ciò che non vedi. Come in quelle notti, piene come la tua testa, quando sembra non esserci più posto neppure per un granello di polvere in quel vortice di pensieri. Come in quelle notti, dall'equilibrio instabile, mentre il tuo cuore cerca delle risposte che non trova mai...