Donne, tududu...

Ma si può essere una donna normale, normale ma speciale allo stesso tempo? Com'è che dice mia nonna? Una che fa la differenza. Una di quelle che la gente nota quando entra in una stanza, e non è per la scia di profumo. Va bene che Coco Chanel sosteneva che la fragranza di una donna deve restare per ore dopo che lei se n'è andata, ma lo diceva solo perchè non aveva annusato le J-Lo. Oggi direbbe il contrario: che il profumo dev'essere un sussurro, magari rimanere sulla punta delle dita di un uomo se lui ti fa una carezza, ma senza farlo diventare cianotico.
Non voglio essere laminata, placcata, plastificata. Non voglio sembrare un soldato spaziale, senza fianchi e con due tettine che un Bacio Perugina fa più volume, ma nemmeno averle fatte a cupola da un reggiseno progettato dalla Nasa. Rivendico il mio sacrosanto diritto al balconcino: che siano comode e morbide, belle affacciate e non sfacciate. Per essere femminile, non voglio dover sembrare la caricatura di una macchina da guerra. Ma nemmeno la versione gigante di una bambola. Equilibrio, ecco cosa mi serve. Mi piacerebbe diventare una di quelle donne munite di quel mitologico senso della misura che ormai non ha più nessuno. Non una pallosa, però. Una donna che dentro alla misura si è inventata uno stile. Una indimenticabile.