venerdì 19 luglio 2013

L'arte di ascoltare

Se una persona si esprime con rabbia è perché sta soffrendo profondamente: la sofferenza la riempie di amarezza, dunque è sempre pronta a lamentarsi e a biasimare gli altri per i suoi problemi. Per questa ragione trovi molto sgradevole starla ad ascoltare e fai di tutto per evitarla.

Per comprendere e trasformare la rabbia dobbiamo imparare la pratica dell’ascolto compassionevole e imparare ad esprimerci con parole amorevoli. [...]

Ascoltare con compassione può aiutare a soffrire di meno. Con le migliori intenzioni, infatti, non riuscirai ad ascoltare l’altro in profondità se non alleni te stesso nell’arte dell’ascolto compassionevole; se invece sei capace di stare seduto tranquillo e di ascoltare quella persona per un’ora con vera compassione, puoi alleviare molta della sua sofferenza. Ascolta con un solo scopo: permettere all’altro di esprimere se stesso e di trovare sollievo dalla sua sofferenza. Mantieni viva la compassione per tutto il tempo dell’ascolto.

Mentre ascolti devi essere molto concentrato, devi focalizzarti sulla pratica dell’ascolto con tutta l’attenzione, con tutto te stesso: occhi, orecchie, corpo e mente. Se fai finta di ascoltare, se non ascolti con il cento per cento di te stesso, l’altro se ne accorge e non si sente affatto sollevato dalla sua sofferenza. Se invece sai praticare il respiro consapevole e sai rimanere concentrato sul desiderio di aiutare l’altro a trovare sollievo, allora ascoltandolo riesci a mantenere viva al tua compassione.

L’ascolto compassionevole è una pratica molto profonda. Stai ad ascoltare senza giudicare né biasimare; stai ad ascoltare solo perché desideri che l’altra persona soffra di meno. L’altro potrebbe essere nostro padre, nostro figlio, nostra figlia, il nostro partner. Imparare ad ascoltare l’altro può aiutarlo realmente a trasformare la sua rabbia e la sua sofferenza.

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