lunedì 15 aprile 2013

Abbiamo più tempi verbali al passato che al futuro... ci sarà un perchè!?!?!?

Il passato è più facile da leggere... uno si volta all’indietro e, potendo, dà un’occhiata.
E poi, sia come sia, esso rimane sempre impigliato da qualche parte, magari a brandelli.
A volte bastano soltanto l’olfatto e le papille gustative, è notorio:
lo sappiamo da certi romanzi, anche belli.
Oppure un ricordo, quale che sia: un oggetto visto nell’infanzia, un bottone ritrovato in un cassetto, che so, una persona che essendo un’altra te ne ricorda un’altra, un vecchio biglietto del tram.



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