I tram si aspettano, i treni si aspettano, le metro si aspettano, gli aerei si aspettano, il sole si aspetta, il vento fresco in estate si aspetta, il mare d’inverno si aspetta, il natale si aspetta, i giorni speciali si aspettano, un appuntamento si aspetta, i pupazzi di neve si aspettano, il sabato sera si aspetta, il venerdi pomeriggio si aspetta, le vacanze dopo nove mesi di scuola si aspettano, i castelli di sabbia si aspettano, le gocce di pioggia sul vetro della tua finestra quando sorseggi cioccolata calda nella tua stanza si aspettano, l’alba si aspetta, la primavera si aspetta, la sabbia si aspetta, il tramonto si aspetta.
Non le persone. Non credo nei loro continui tramonti o nella loro alba improvvisa. Chi vuole starti accanto non ritorna mai perché mai va via.
E non si aspettano. Non hanno orari, arrivi e partenze. Non sono delle fottute stazioni. Sono delle piazze, al centro storico, nelle vie più conosciute del tuo cuore, e da lì non si muoveranno. Da lì non andranno mai via, perché via non vorranno mai andare.
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