lunedì 31 agosto 2015

Spesso vorrei scriverti.
Basta una canzone, un sapore, una macchina uguale alla tua, una data, un ricordo più forte di tutti gli altri.
Spesso vorrei scriverti.
Chiederti di te, della tua nuova vita senza me, di quella che avevamo e ad un certo punto non abbiamo voluto più.
Spesso vorrei scriverti.
Domandarti se ricordi ancora le risate capaci di portarci lontano e le parole in grado di affondarci, gli occhi lucidi dopo l'amore e i sorrisi dopo le liti.
Spesso vorrei scriverti ma poi decido di lasciar perdere e fingere che vada tutto bene, tutto per il meglio come vorresti tu.



domenica 30 agosto 2015

Vivi e vai

Io non pretendo di sapere cosa sia l’amore per tutti, ma posso dirvi che cosa è per me: l'amore è sapere tutto su qualcuno avere la voglia di essere ancora con lui più che con ogni altra persona. L’amore è la fiducia di dirgli tutto su voi stessi.L’amore è sentirsi a proprio agio e al sicuro con qualcuno, ma ancor di più è sentirti cedere le gambe quando quel qualcuno entra in una stanza e ti sorride.



giovedì 27 agosto 2015

Promettimi che ci sarà sempre un posto che tieni caldo per me...


... e saranno sempre parte di noi

Ogni canzone differente scatena sempre un pensiero diverso in me.
E' come se le parole iniziassero a danzare nella mia mente a ritmo della musica, incuranti del contesto che mi circonda. 
Il bello di questi pensieri è che mi fanno viaggiare nel tempo, senza costi e senza distanze, tutto sembra nuovamente tangibile... anche ciò che, magari, tangibile non è più. 
Se voglio stare sola, lo sono con la musica. 
Se voglio essere in compagnia, lo sono con la musica.
E quanto è magico quel momento in cui sei seduto al fianco di qualcuno e il susseguirsi di note non è altro che un perfetto discorso per quel silenzio, non più così pesante? 
E quando vorresti esprimerti al meglio, spiegare un concetto o trasmettere un'emozione, e una canzone magicamente ci riesce meglio di tutte le parole che avresti mai potuto trovare? 
Ci sono canzoni che non sembrano scritte da qualcun altro, ma hanno esattamente la forma dei nostri discorsi taciuti, dei nostri pensieri e dei nostri desideri più remoti, dei nostri gesti non donati... 
Ci sono canzoni che non sono solo canzoni... ci sono canzoni che sono una parte di noi. 


Uno psicologo insegna ai suoi studenti come gestire lo stress.
Prese un bicchiere d’acqua e si avviò per la stanza, in silenzio.
Tutti si aspettavano una domanda tipo:
“è mezzo pieno o mezzo vuoto?”
Ad un certo punto si fermò, alzò il bicchiere e chiese ai suoi studenti:
“Quanto è pesante questo bicchiere d’acqua?”
Meravigliati, gli studenti hanno dato risposte tra 250 e 500 ml.
Psicologo risponde: peso assoluto non importa, importa quanto tempo lo tieni alzato… Un minuto, nessun problema… Un’ora, un braccio dolorante… Un giorno, paralizza il braccio…
In ognuno di questi tre casi il peso del bicchiere non cambia. Cambia solo il tempo.
Più il tempo passa, più diventa pesante.
Lo stress e le preoccupazioni della vita sono come il bicchiere d’acqua. Se si pensa di meno a loro, non succede quasi nulla.
Se si pensa di più, il cuore inizia a far male.
Se stai pensando a loro per tutto il tempo, paralizzano la tua mente.
Quando arrivi a casa la sera, lascia fuori le tue preoccupazioni.
Non portarle con te durante la notte.
Metti giù il bicchiere.



domenica 23 agosto 2015

... sia questo anche soltanto un po' d'amore

C'è differenza tra scelta e decisione. 
L'ho sempre pensato. 
Le vere scelte che facciamo sono molte meno rispetto alle decisioni che prendiamo. 
Fare una scelta ci muove verso un porto sicuro, senza condizioni o serie conseguenze. 
Prendere una decisione, invece, talvolta ci lascia in mezzo al mare addirittura per molto tempo, se le nostre intuizioni sono errate. 
Per capirci, una scelta è come quando siamo seduti al ristorante, con il menù in mano, e siamo indecisi se vogliamo una pizza margherita piuttosto che una diavola. Sappiamo benissimo come sono entrambi le pizze, si tratta solo di scegliere quella di cui abbiamo più voglia in quel momento. Ne conosciamo il sapore, gli ingredienti ed il loro accostamento. Sappiamo che una è piccante e l'altra no. E, più di tutto, la scelta di una piuttosto che dell'altra non comporta conseguenze essenziali. 
Talvolta mi dico "magari fosse tutto così semplice come scegliere la pizza in una serata in compagnia"... 
Ma la vita, la maggior parte delle volte, ci pone situazioni, ci mostra avvenimenti, ci induce a dei sogni e delle fantasie, ci dirige verso strade piene di bivi, tutto questo nell'oscurità più assoluta degli avvenimenti appena successivi, vuoi perché nascosti da una fitta nebbia davanti a noi, vuoi perché è pieno di sentieri che nessuno ha mai praticato o dei quali nessuno ci ha mai parlato... e quando non sai davvero cosa ti aspetta si può ancora definire scelta? 
Secondo me, in questi casi si tratta più di decisioni. Prese secondo tutti i canoni che volete: c'è chi le prende secondo i propri principi, chi affidandosi all'esito positivo o meno del solitario che ha fatto poco prima con le carte, chi per sentito dire, chi per ciò che desidera, chi per ciò che spera, chi per andare contro le leggi di natura o consigli mai richiesti, chi per dimostrare di essere migliore o più forte di qualcun altro, chi seguendo la testa e chi il cuore... 
Qualunque sia il motivo, resta sempre quell'incognita che si scopre una volta che si è riuscita a risolvere l'equazione scritta dall'intrecciarsi e dallo scontrarsi di milioni di strade, milioni di attimi, milioni di stelle, milioni di atomi, milioni di idee, milioni modi di sentire... 
E queste decisioni, poi, sono quelle che ci insegnano, ci formano, ci fanno crescere, ci fanno sbattere la testa molte volte, ma ci permettono anche di sognare di fronte le stelle in una sera d'estate e renderci conto che non tutto è perduto e che, nell'ignoto ai nostri occhi, potrebbe celarsi il nostro più grande desiderio, che forte batte in ogni momento nel cuore per ricordarci che siamo al mondo per lasciare un segno... 



sabato 22 agosto 2015

Non ci si innamora mai di chi è perfetto per noi, ma di chi, in un determinato momento della vita, ci dà le emozioni di cui abbiamo bisogno. 



La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.




Che poi forse il mondo va secondo il verso nel quale lo leggiamo... 
Se sfoglio un libro cominciando dalla prima pagina, sicuramente seguirò l'ordine cronologico degli avventi. Se, invece, apro una pagina a caso e la leggo, comprenderò sicuramente un pezzetto di storia, ma la contestualizzazione sarà quella che sceglierò di darle. Se scelgo, invece, di leggere per prima l'ultima pagina, posso vederla come un nuovo inizio per un futuro che deve ancora avvenire... 
E così la vita: se la guardiamo dall'inizio vediamo il nostro percorso, mentre se ripeschiamo solo qualche ricordo, come qualche pagina del libro, vediamo degli avvenimenti sicuramente cominciati ma, magari, neppure finiti. Se, invece, ci guardiamo indietro dall'oggi stesso, riusciamo a capire il senso di questa nostra esistenza fino ad ora, e, magari, riusciamo anche ad immaginare meglio il nostro futuro secondo ciò che abbiamo provato, sognato, sentito, pensato, amato... 

I sogni sono frutto di ciò che ci è sempre mancato e ciò che vorremmo riprovare ancora... perché i sogni non sono altro che desideri...


lunedì 17 agosto 2015

... e allora SILENZIO...


È sempre colpa delle parole.
Di quando ne vorresti una e non arriva.
Di quando ne ricevi una che ferisce.
Di quando dici, ma dovevi tacere...


Di tutta la vita passata, questo è il momento...



L'equazione è un equilibro di due espressioni che si verifica solo se si attribuiscono determinati valori alle sue incognite. L'incognita della nostra vita è rappresentata da quel futuro, il nostro, e dalla paura delle sue incertezze. Viviamo con quel peso, lo rinchiudiamo nei contenitori del nostro io più profondo andando verso il lungo cammino, e ne portiamo il peso durante il tragitto. Quando un giorno finalmente l'apriremo scopriremo che c'erano solo quattro farfalle... e quel peso che abbiamo trascinato? 
Le farfalle sono la dimostrazione che le paure servono a trasformare tutto in lievità. L'uomo senza paura ed incertezza è un uomo incosciente del proprio vivere. 


venerdì 14 agosto 2015

Una mancanza

... eppure mi manchi... oh sì se mi manchi...


Chiamami quando ti va, quando ne hai voglia, ma non come chi si sente obbligato a farlo, questo non sarebbe bene né per te né per me, a volte mi metto ad immaginare quanto sarebbe meraviglioso se mi telefonassi solo perché sì, semplicemente come uno che ha avuto sete ed è andato a bere un bicchiere d’acqua, ma so già che sarebbe chiederti troppo, con me non dovrai fingere mai una sete che non senti...


martedì 11 agosto 2015

Il tempo va... passano le ore

E´ passato un anno oramai e soltanto ora, passati avvenimenti di ogni genere, emozioni di tutti i tipi, desideri e ricordi più o meno annebbiati... soltanto ora mi sento in grado di scrivere di ciò che, in cuor mio, spaventa, se e´ troppo lungo il pensiero che ogni tanto ci si sofferma, quasi come a riposarsi. Ma riposo non trova ancora.
Credimi, papa´, ho scritto parole su parole, tutte ferme ad un passo dalla linea del traguardo... e quando credevano di avercela fatta, quando credevo di avercela fatta a tirar fuori ciò  che non ho mai saputo neppure spiegare a me stessa, salvavo tutto dentro, e come se niente fosse, era già un altro giorno...
Viviamo di domani che nessuno ci assicura, hai notato? E quando ce ne rendiamo veramente conto e´ perché, di solito, qualcosa di irrimediabile e´ già successo o sta per succedere... E, per me, questa e´ stata la sensazione di un anno fa. Il problema e´ che un´esplosione del genere non te la togli di dosso il giorno dopo, quando la luce e´ comparsa e gli occhi si sono aperti ancora una volta. La paura ha radici profonde. Ma quando passa o, almeno, impari a conviverci, lascia sempre una grande consapevolezza interiore. Il boccone da mandar giù e´ sempre amaro, ma il tempo ti insegna ad addolcirlo, ti da´ attimi di respiro che ti facciano capire che c´e´ sempre una speranza che non dobbiamo abbandonare mai. Non e´ vero che chi spera disperato muore, perché talvolta la speranza e´ l´unica cosa che possiamo conservare fino alla fine e che ci accompagna, a volte, verso la fine stessa.
Io, nel mio piccolo, ho continuato a tenere accesa quella piccola fiamma dentro, quella che profumava di amore da figlia. Era la sua luce che la notte mi permetteva di non sentirmi sconfitta, quando la mente era più libera di girovagare per mete non meglio stabilite e toccare sentieri bui, nei quali avrei potuto inciampare senza rialzarmi più. Ed eri tu a tenerla accesa, perché quando ti guardavo negli occhi, loro parlavano da soli. E volevano splendere ancora a lungo ed io volevo vedere il loro colore e la loro espressione  fino ad esserne sazia, fino a sentirne l´anima traboccarne di gioia... ma, credimi, che ancora oggi non mi sento pesante nel poterli vedere ancora sorridere. Anzi, loro fanno sorridere me.
E di questo vorrei ringraziarti, papa´. Di non aver mollato la presa quando eravamo li´ a stringerti la mano, quando la sofferenza e´ stata tanta, in quei giorni nei quali il dolore ti opprimeva e noi inermi a guardarti perché non c´era altro che potessimo fare...

Da questa esperienza, papa´, ho imparato a vivere al meglio l´oggi con la speranza di un domani sempre migliore, piuttosto che star ad aspettare il domani giusto con il rischio che non arrivi mai. E a darti il bacio della buonanotte e del buongiorno, come quando ero piccolina... ricordi?