sabato 31 dicembre 2011

Perchè l'acqua che abbiamo bevuto è acqua passata

Ci sono parole che richiedono un vero e proprio impegno. Sono quelle parole che meglio rappresentano l'idea dell'uomo infallibile, della perfezione, dell'assoluto, della speranza di poter avere un controllo generale della propria vita, per non lasciare nulla al caso, al destino o alla provvidenza. Sono quelle parole che ci fanno sentire forti ed invincibili contro il tempo, quelle che costruiscono la vela più adatta contro questo vento, che soffia così forte da far male alle orecchie. Sono quegli avverbi con un significato talmente forte da voler tenere in piedi promesse intere.
Ho smesso di credere all'eternità facilmente sbandierata dalla gente lo stesso giorno in cui mi è stata posta questa domanda: "Noi siamo abituati alla maggior parte delle cose che accadono nella nostra quotidianità e, spesso, terminiamo le nostre giornate senza porci più domande. Per esempio, siamo abituati a vedere sempre sorgere il sole e poi tramontare; ma se domani mattina il sole non dovesse più sorgere? Ci hai mai pensato? Ti sei mai chiesta, quando viaggi in autostrada di notte con i fari puntati nell'oscurità per vedere, se ad un certo punto la strada dovesse finire? Se oltre quel tratto di asfalto illuminato non ci sia un muro?". Era un uomo come me che me lo chiese, "eppure continuiamo vivere come se niente fosse, sicurissimi che ciò che abbiamo lasciato nel nostro ieri lo ritroveremo nel nostro domani".
E da quel giorno ho capito che le parole come sempre o mai prendono vita nello stesso momento in cui vengono pronunciate, ma la loro esistenza può essere lunga anche solo un semplice attimo. E non rimangono altro se non dei macigni sul cuore di chi le riceve, se non si cerca la costanza per poter rinnovare queste promesse in ogni giorno in cui il sole sorge, di nuovo per noi.

Buona fine e buon inizio

Tutti dicono che non ci siano più meraviglie nel mondo...
Allora perchè tutte le persone del mondo si radunano la stessa notte per accogliere la speranza nel nuovo anno?

Auguri a tutti


mercoledì 28 dicembre 2011

La felicità più felice

Qualcosa non diventa giusto per noi se il cuore è triste,
mentre il mondo urla che non c'è altra scelta...

Un'altra via, quella migliore, c'è, sempre...
Basta non fermarsi davanti ad un grande ostacolo,
ma avere coraggio abbastanza per saltare oltre la siepe...
e trovare l'infinito...
il nostro miglior infinito.

Buongiorno


La vita è troppo breve per svegliarti con dei rimpianti. Perciò ama le persone che ti trattano nel modo giusto, e dimentica quelle che non lo fanno. E credi che tutto accade per una ragione: se hai un’occasione, coglila.
Se ti cambia la vita, fallo.
Nessuno ha detto che sarebbe stato facile.
Promettono solo che ne varrà la pena.

martedì 27 dicembre 2011

Le cento città

Ma quando le pareti cominciano a restringersi, le facce diventano anonime.
Quando lo specchio comincia a darti del tu,
quando i marciapiedi ti provocano vertigini e la strada sembra il tuo tappeto rosso.
Metti insieme il tuo bagaglio,
riempilo di ricordi, speranze, parole, storie vissute e storie da vivere;
riempilo di emozioni, musiche, liti, illusioni d’epoca, domande e risposte.
Trovati un amico e comincia la condivisione, l’esplorazione,
vai a caso, lascia le tue lacrime sul cuscino, incontrati con la vita, scontrati con il dolore, ruba l’amore.
Non avere una meta ma cento, prova a ritornare perché il ritorno da senso al viaggio.
Pensa a Polifemo e alla sua solitudine e rispetta la solitudine altrui.
Gira intorno al mondo,
non girare con lui.
Affrancati da te stesso e dall’attesa:
per amare la vita bisogna tradire le aspettative.
Guardati intorno e guardati da chi si professa libero:
il sapore della libertà è la paura.
Solo chi ha paura della libertà ha il coraggio di inseguirla.

La sera di sempre

Lei gli disse: "Questa sera voglio far l'amore,
però prima portami a sognare".
 
 

Sorprese

Voglio un'avventura di quelle che non si dimenticano facilmente di me,
voglio cinque minuti stellari, pronti a lasciare la scia nel cielo, almeno il tempo di un desiderio...
voglio ricominciare da dove mi sono persa, per far sì che la mente non riesca più ad uscire da quel labirinto, e far vivere al cuore il tempo di un istante, dal ricordo eterno...
voglio raccogliere quante più sorprese riesco a trovare in questa breve caccia al tesoro...
Tutto questo per poter dire: "ho vissuto un attimo che vale una vita!!!"

Ne ho bisogno come l'aria fresca per congelare la paura dentro...
...ne ho bisogno come dell'equilibrio per non scivolare sul ghiaccio, come della terra sulla quale cammino, come la strada che continua senza sosta, come il verde degli alberi per l'allegria, come il profumo dei fiori per coprire l'odore della merda nel mondo...
Arriverà anche la primavera a inebriare i nostri cuori... arriverà a suo tempo, con il suo passo... e si farà riconoscere, con il canto degli uccellini e la vita che rinascerà...
...arriverà...
...ma io ne ho bisogno per me stessa, oggi...


lunedì 26 dicembre 2011

Angel

- È normale che le persone cerchino di etichettarti, lo fanno per paura. Ti temono perché non riescono a definirti.
- È questo che non capisco, io non voglio essere etichettata, chiedo troppo?
- No, ma non sempre è possibile, non sempre si ha questa possibilità.
- In che senso?
- Voglio dire che se sei una tigre ma ti comporti come un gattino ben venga, ma sarai sempre e comunque una tigre. E questo le persone lo sanno. Non puoi convincerle che sei un gattino. E contemporaneamente le altre tigri ti guarderanno con sospetto.
- Ma se la tigre non dilania gli altri gatti con i suoi morsi, allora che bisogno c'è di temerla?
- Non lo so. Dimmelo tu.
- Nessuno. Una tigre che non morde non deve far paura.
Sorrise. - E sei c
osì sicura che da un momento all'altro non ricomincerà a mordere?


I rischi della vita

A ridere c'è il rischio di apparire sciocchi;
a piangere c'è il rischio di essere chiamati sentimentali;
a stabilire un contatto con un altro c'è il rischio di farsi coinvolgere;
a mostrare i propri sentimenti c'è il rischio di mostrare il vostro vero io;
a esporre le vostre idee e i vostri sogni c'è il rischio d'essere chiamati ingenui;
Ad amare c'è il rischio di non essere corrisposti;
a vivere c'è il rischio di morire;
a sperare c'è il rischio della disperazione e
a tentare c'è il rischio del fallimento.
Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è quello di non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla, non è nulla e non diviene nulla. Può evitare la sofferenza e l'angoscia, ma non può imparare a sentire e cambiare e progredire e amare e vivere. Incatenata alle sue certezze, è schiava.
Ha rinunciato alla libertà.
Solo la persona che rischia è veramente libera.

Le scelte o non scelte

Quando la strada alle tue spalle è più lunga di quella che hai davanti, vedi una cosa che non avevi mai visto prima: la via che hai percorso non era dritta ma piena di bivi, ad ogni passo c'era una freccia che indicava una direzione diversa; da lì si dipartiva un viottolo, da là una stradina erbosa che si perdeva nei boschi. Qualcuna di queste deviazioni l'hai imboccata senza accorgertene, qualcun'altra non l'avevi neanche vista; quelle che hai trascurato non sai dove ti avrebbero condotto, se in un posto migliore o peggiore; non lo sai ma ugualmente provi rimpianto. Potevi fare una cosa e non l'hai fatta, sei tornato indietro invece di andare avanti. Il gioco dell'oca, te lo ricordi? La vita procede pressappoco allo stesso modo. Lungo i bivi della tua strada incontri le altre vite, conoscerle o non conoscerle, viverle o non viverle a fondo o lasciarle perdere dipende soltanto dalla scelta che fai in un attimo; anche se non lo sai, tra proseguire dritto o deviare spesso si gioca la tua esistenza, quella di chi ti sta vicino.

venerdì 23 dicembre 2011

Dato che ci sei

Ci sono periodi di aridità totale, quando le parole servono soltanto a comunicare... ma non emozioni...
...semplici pensieri...
che vagano nel vento, incuranti della luce del sole o dello splendore delle stelle,
per arrivare, come un eco lontano, da chi è disposto a sentire...
...a sentire che nel vibrare dell'aria c'è una mancanza lontana,
c'è la nascita di una malinconia che appanna i vetri per nascondere il dolore...
e per lasciare la possibilità ad ogni persona di poterci scrivere quei segreti che non si riescono a svelare...
e che, allo sciogliersi del freddo, non sono più visibili...
e tutto sembra tornare alla normalità...

mercoledì 21 dicembre 2011

Tutti dicono "dov'era Dio?"... ma io dico, invece, "dov'era l'uomo?"

Tutti dicono: "dov'era Dio? Perchè non ha messo fine alla strage con uno schiocco di dita, perchè non ha fatto cadere sugli empi una pioggia di braci, fuoco e zolfo?". Ma io dico invece: dov'era l'uomo? Dov'era la creatura fatta "poco meno degli angeli"? Perchè sono stati gli uomini a costruire le camere a gas, ingegneri specializzati hanno stabilito l'esatto angolo di rotazione dei carrelli dei forni per ottimizzare il tempo - niente doveva fermare il ritmo dello smaltimento; facevano i calcoli mentre la moglie sferruzzava in salotto e i figli, nei loro pigiami di flanella, dormivano nei letti abbracciati agli orsacchiotti. Sono stati gli uomini a rastrellare le persone casa per casa, a snidarle dai luoghi più nascosti; sono stati gli uomini a inondarsi le mani di sangue, a uccidere i neonati a calci, a massacrare i vecchi; uomini che potevano scegliere e non hanno scelto; uomini che - invece di scorgere nell'altro uno sguardo - hanno visto soltanto un oggetto.

lunedì 19 dicembre 2011

Preferisco andare....

Cammina,
senza interrogare la strada che ti porta,
sarò quel passo che decidi.

Cammina
senza chiedere,
lascia che ti mostri quanto è lieve il tuo andare...
sarò il vento, che sospinge l'ora e s'ingrazia il peso.

Cammina,
non ti curar dei luoghi che non sai,
delle risposte che hai già, e credi a quelle che t'incontrano
chiedendoti la fede.

Tu cammina,
guarda le tue mani colme di incenso e mirra
per il bimbo ch'eri...
portalo con te, sotto la pelle indurita.

Sarò vita, che ti precede...

Malinconia....

Quando divento malinconica mi preparo il caffè con l'acqua.....

mercoledì 14 dicembre 2011

Eterna presenza... nel cuore

Non importa che non ti abbia,
non importa che non ti veda.
Prima ti abbracciavo,
prima ti guardavo,
ti cercavo.
Oggi non chiedo più
né alle mani, né agli occhi,
le ultime prove.
Di starmi accanto
ti chiedevo prima,
sì, vicino a me, sì,
sì, però lì fuori.
E mi accontentavo
di sentire che le tue mani
mi davano le tue mani,
che ai miei occhi
assicuravano presenza.
Quello che ti chiedo adesso
è di più, molto di più,
che bacio o sguardo:
è che tu stia più vicino
a me, dentro.
Come il vento è invisibile, pur dando
la sua vita alla candela.
Come la luce è
quieta, fissa, immobile,
fungendo da centro
che non vacilla mai
al tremulo corpo
di fiamma che trema.
Come è la stella,
presente e sicura,
senza voce e senza tatto,
nel cuore aperto,
sereno, del lago.
Quello che ti chiedo
è solo che tu sia
anima della mia anima,
sangue del mio sangue
dentro le vene.
Che tu stia in me
come il cuore
mio che mai
vedrò, toccherò
e i cui battiti
non si stancano mai
di darmi la mia vita
fino a quando morirò.
Come lo scheletro,
il segreto profondo
del mio essere, che solo
mi vedrà la terra,
però che in vita
è quello che si incarica
di sostenere il mio peso,
di carne e di sogno,
di gioia e di dolore
misteriosamente
senza che ci siano occhi
che mai lo vedano.
Quello che ti chiedo
è che la corporea
passeggera assenza,
non sia per noi dimenticanza,
né fuga, né mancanza:
ma che sia per me
possessione totale
dell'anima lontana,
eterna presenza.

(Pedro Salinas)


A volte

A volte pretendiamo troppo da noi stessi... ci chiediamo sempre di più, senza mai dirci grazie... e senza mai chiederci scusa... perchè, se ci pensiamo bene, sono più le volte che feriamo noi stessi che gli altri...

Ed oggi è uno di questi giorni...

Ho visto correre il tempo, ahimè, quanti anni e mesi e giorni, in mezzo a noi uomini, cambiandoci la faccia a poco a poco; e la sua velocità spaventosa, benchè non cronometrata, presumo sia molto più alta di qualsiasi media totalizzata da qualsiasi corridore in bicicletta, in auto o in aereoplano-razzo da che mondo è mondo.
 
 

Giorni strani

sabato 10 dicembre 2011

I sogni da sveglia


I sogni sono fatti di tanta fatica.
Forse, se cerchiamo di prendere delle scorciatoie,
perdiamo di vista la ragione
per cui abbiamo cominciato a sognare
e alla fine scopriamo
 che il sogno non ci appartiene più.
Se ascoltiamo la saggezza del cuore
il tempo infallibile ci farà incontrare il
nostro destino.
Ricorda:
“Quando stai per rinunciare,
quando senti che la vita è stata
troppo dura con te,
ricordati chi sei.
Ricorda il tuo sogno”.
 
E se tu dormissi, e se nel sonno sognassi, e se nel sogno andassi in paradiso e lì cogliessi un fiore bello e strano, e se al tuo risveglio avessi quel fiore in mano?
 
 
 

venerdì 9 dicembre 2011

Conquista di sè

Sono le grandi conquiste che hanno fatto di un uomo una leggenda, di un idea un' istituzione.
Mi hanno insegnato questo.
La storia ci parla continuamente di grandi uomini, di grandi donne, di grandi rumori e di grandi stermini, che hanno dovuto combattere per conquistare qualcun altro.
Quello che la storia mi ha insegnato l'ho letta sui libri o mi è stata narrata.
Quello che invece la vita mi ha mostrato è stato un uomo che è arrivato in questo popolo, privo di armi, ed ha insegnato ad ognuno dei miei guerrieri, fieri e valorosi, a combattere se stessi per conquistare la propria anima.

Ridere e sorridere dei guai

Ridi sempre, ridi, fatti credere pazzo, ma mai triste. Ridi anche se ti sta crollando il mondo addosso, continua a sorridere. Ci son persone che vivono per il tuo sorriso e altre che rosicheranno quando capiranno di non essere riuscite a spegnerlo.


giovedì 8 dicembre 2011

Grazie alla vita e grazie a voi

Tutto ha contribuito a formarti come sei e ad insegnarti quello che sai.
Accetta per questo tutto quello che hai alle spalle: ringrazia la Vita per ogni cosa che ti è successa.
Tu oggi sei ciò che sei, grazie alle esperienze passate.

lunedì 5 dicembre 2011

È meglio soffrire come ho già fatto in precedenza... È meglio che mi lecchi le ferite come ho fatto in passato.
Soffrirò giorno e notte, notte e giorno. E questo potrà durare settimane, mesi, forse anche un anno.
Finché una mattina, al risveglio, mi renderò conto che sto pensando a qualcosa di diverso, e capirò che il peggio è ormai passato. Il cuore è affranto, ma si riprenderà e riuscirà a scorgere ancora la bellezza della vita. È già successo in precedenza e accadrà di nuovo...

La vita è una ruota che gira e finchè noi non troveremo il coraggio di staccarci dal bordo già segnato, continueremo a vedere uno spicchio di verità per volta...
Soltanto quando ci spingeremo fino al centro ci libereremo da una scelta prestabilita, dalla sola possibilità di andare avanti o di restare fermi, perchè indietro non si torna...
Solo allora sceglieremo veramente la nostra direzione.

Chi ama aspettandosi qualcosa in cambio perde il suo tempo

Fate che chiunque venga a voi se ne vada sentendosi meglio e più felice. Tutti devono vedere la bontà del vostro viso, nei vostri occhi, nel vostro sorriso. La gioia traspare dagli occhi, si manifesta quando parliamo e camminiamo. Non può essere racchiusa dentro di noi. Trabocca. La gioia è molto contagiosa.