martedì 27 dicembre 2011

Le cento città

Ma quando le pareti cominciano a restringersi, le facce diventano anonime.
Quando lo specchio comincia a darti del tu,
quando i marciapiedi ti provocano vertigini e la strada sembra il tuo tappeto rosso.
Metti insieme il tuo bagaglio,
riempilo di ricordi, speranze, parole, storie vissute e storie da vivere;
riempilo di emozioni, musiche, liti, illusioni d’epoca, domande e risposte.
Trovati un amico e comincia la condivisione, l’esplorazione,
vai a caso, lascia le tue lacrime sul cuscino, incontrati con la vita, scontrati con il dolore, ruba l’amore.
Non avere una meta ma cento, prova a ritornare perché il ritorno da senso al viaggio.
Pensa a Polifemo e alla sua solitudine e rispetta la solitudine altrui.
Gira intorno al mondo,
non girare con lui.
Affrancati da te stesso e dall’attesa:
per amare la vita bisogna tradire le aspettative.
Guardati intorno e guardati da chi si professa libero:
il sapore della libertà è la paura.
Solo chi ha paura della libertà ha il coraggio di inseguirla.

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