mercoledì 31 ottobre 2012

Vivere la vita ci ricorda che ogni attimo è prezioso, dovremmo tutti averne consapevolezza. Cavalcare l’onda del momento, inspirare e espirare con serenità e trasformare ogni attimo di vita in senso compiuto per i nostri desideri.
La vita si compie un passo alla volta ed è cio’ che fai in questo momento che ti porta verso il domani. Oggi esiste, domani, sara’ sempre e solo domani. Vivi l’oggi, perchè oggi è vita. Assaporala.




In cerca di semplicità

Aveva provocato in me un "non so che" di selvaggio che non avevo voglia di analizzare. Il sesso è sesso, dopo tutto: ci sono poche regole.

Stasera mi chiedo....

A cosa servono le parole se non si dicono e a cosa il tempo se non si spende attraversando con i passi le distanze che separano i corpi?

Faccio colazione con sogni intinti nel caffè



Risveglio tra me e me

La vita è come il jazz.
Viene meglio, quando si improvvisa.


Stamattina ci ho provato ad improvvisare, e, devo dire,
che il risveglio non è stato tanto male!


martedì 30 ottobre 2012

Qual è il colore della stanchezza?

Io non oso più chiedere, giusto o sbagliato che sia... forse perchè sono stanca di ricevere risposte negative, o non riceverne affatto...

Tristi verità del mondo

Ero in Africa, giocavo con dei bambini. Io facevo l'aeroplano con le mani correndo, e loro mi imitavano venendomi dietro, ci stavamo divertendo un sacco. Ad un certo punto le mamme tutte riunite mi hanno preso in disparte e mi hanno detto: "Per piacere, non farli correre, che poi viene loro fame.."

lunedì 29 ottobre 2012

Trascorriamo la vita sperando in un domani diverso che non verrà mai. Accumuliamo denaro e case nella speranza che un giorno queste ricchezze ci serviranno per vivere meglio, lasciamo passare il tempo con la convinzione che tutto ciò diventi verità. Ma la verità è nel nostro presente e non ci accorgiamo degli attimi che da soli valgono un'intera esistenza per il loro significato.

Notti infinite

La notte non è mai così nera come prima dell'alba
ma poi l'alba sorge sempre a cancellare il buio della notte.
Così ogni nostra angoscia, per quanto profonda prima o poi
trova motivo di attenuarsi e placarsi, purché lo vogliamo.

Sappiamo che c'è la luce perché c'è il buio,
che c'è la gioia perché c'è il dolore, che c'è la pace perché c'è la guerra
e dobbiamo sapere che la vita vive di questi contrasti.




Finché rimaniamo generici, chiunque può imitarci. Mentre il nostro particolare non può imitarlo nessuno. Perché? Perché gli altri non l'hanno vissuto.

Costruire


Ma tra la partenza e il traguardo in mezzo c'è tutto il resto, e tutto il resto è giorno dopo giorno, e giorno dopo giorno è silenziosamente costruire.


Guardami negli occhi

La curva dei tuoi occhi intorno al cuore
ruota un moto di danza e di dolcezza,
aureola di tempo, arca notturna e sicura
e se non so più quello che ho vissuto
è perchè non sempre i tuoi occhi mi hanno visto.
Foglie di luce e spuma di rugiada
canne del vento, risa profumate,
ali che coprono il mondo di luce,
navi cariche di cielo e di mare,
caccia di suoni e fonti di colori,
profumi schiusi da una cova di aurore
sempre posata sulla paglia degli astri,
come il giorno vive di innocenza,
così il mondo vive dei tuoi occhi puri
e tutto il mio sangue va in quegli sguardi.
 
 
 

Profumo di fiori... selvatici

Nella vita occorre avere coraggio... il coraggio di fiori che, pur tra sassi o neve o rocce, son riusciti a trovare la loro strada per aprirsi al sole e a noi donare la bellezza piena delle loro corolle, quasi sorrisi aperti al nostro sguardo, esempio della vita che, pur nelle difficoltà più grandi, non arretra e rinuncia.
Occorre la forza di quei fiori che sfidano la pietra o la sabbia, e sono tanto simili a coloro che, pur stringendo i denti fra le rocce più aguzze, vanno avanti a tracciare anche per tutti noi la strada del coraggio.
Simili a questi fiori sono i tanti "eroi quotidiani della vita" che nessun libro citerà col nome, né mai avranno altro monumento che il ricordo nei cuori di chi li ha conosciuti.


 
 

domenica 28 ottobre 2012

Reciprocamente viviamo


Svestimi delle mie debolezze, prenditi cura dei miei turbamenti.
Toglimi questa fastidiosa ansia che mi opprime il petto e non mi rende libera di sporcarmi le mani con la vita.
Allontana queste paure che non mi permettono di girarmi per str
ada senza sentire che prima o poi io crollerò.
Prendi tutte le lacrime che mi soffocano in petto, portale a fare un giro per il mondo e mostragli solo il bello.
Accarezza queste emozioni, dimmi che non le provo soltanto io, che c'è chi, come me, freme per ogni cosa.
Raccoglimi i sorrisi, restituiscimeli quando li avrò dimenticati, insegnami sempre come si fa a ridere.
Respira la mia anima, scambiamoci la pelle.
E poi, poi abbracciami sempre.
 
 

sabato 27 ottobre 2012

Senza voce, parli all'anima mia quando mi baci...

Non mi abituerò mai ai tuoi baci.
Li scarto. Li sciolgo.
Mi invadono. Mi vibrano. Mi suonano. Mi esplodono.
Piccoli orgasmi a rilascio lento.


Amo il silenzio dei baci.
Un miliardo di parole scritte con la luce.


Una cosa che tutti dovrebbero sapere? Dopo il tramonto abbiamo sempre bisogno di qualcuno.

Ho incontrato un Angelo. Gli angeli non "abitano" per forza in paradiso, non hanno per forza le ali né volano qua e là. Vivono in terra e li incontri nel quotidiano, li riconosci dall'anima che li guida in ogni gesto compiuto. Li incontri in un giorno qualsiasi quasi per miracolo, sono lì pronti ad accoglierti, a donarti conforto o regalarti un sogno. O semplicemente ad impedirti di precipitare in quel buio senza fine. Ti insegnano il senso delle parole come amicizia, donare, ed aiutare e questo senza neppure il bisogno di guardarti negli occhi. Spesso lontani con il corpo, ma vicini con il cuore e con l'anima. A volte portano il tuo nome.

Ai tempi di mia nonna non si buttava via niente. Nemmeno l’esperienza. Un bacio era una cosa rara nella vita di una persona e veniva custodito come un tesoro. Il dolore si conservava gelosamente per non dimenticarlo. E da quello si imparava. Adesso calze, dolori e baci, consumiamo tutto, rompiamo tutto, ci disfiamo di tutto...

giovedì 25 ottobre 2012

Momenti in cui tenere la paura al guinzaglio

E' stato veramente un brutto quarto d'ora quello di oggi sul pullman...
e ci sono volte in cui il cuore comincia a pregare prima che la mente possa anche solamente rendersene conto....

mercoledì 24 ottobre 2012

Dimmi che lo faresti, e che non siamo "passeggeri distratti".

Bisognerebbe sempre “ascoltare” le parole che diciamo e quelle che ci vengono dette. Il timbro della voce, quella risata... l’eco di quel “ti amo”, di quel “ti voglio bene “, prestare attenzione a quel semplice “come stai?”. Contengono quasi sempre sussurri dell’anima che non sappiamo cogliere. Bisognerebbe ascoltare e incidere nella’anima quei piccoli sussurri in dono, che distrattamente non ascoltiamo. Non dovremmo viverli distrattamente perché potrebbe essere che non la sentiremo più quella voce, che non rivedremo più quel volto e non riceveremo più in dono “altri sussurri di parole” . E dire dopo mi dispiace sarà troppo tardi. Perché a volte già “adesso” è troppo tardi.



Come il fiore della notte aspetta la luce, così il mio cuore aspetta, e nel mentre riprova...

Questo è il segreto, provare e riprovare...
...non si arriverà mai a niente se non ci si ostina a provare e riprovare.

[ A. Baricco - Castelli di rabbia ]
 


Buongiorno....

Ma una tazzina da thè che si rompe, ho pensato, fa comunque più rumore di una persona che crolla. Che rumore fa, una persona che crolla? E se non fa rumore, chi viene a raccoglierla?

martedì 23 ottobre 2012

Ogni tanto è bello stare soli, ascoltarsi un po' per darsi ragione.
E trovarsi a ridere da soli tra pensieri inconfessabili.




E' necessario portare con sè tutti gli insegnamenti che la vita ci ha donato: i sorrisi, le emozioni, i ripensamenti, i pugni in faccia, gli abbandoni, i dolci dei nonni, i no, i buoni consigli... Sulla strada verso il nostro splendore ci serviranno tutti.

lunedì 22 ottobre 2012

Ci si sente

Anche nella nostra giornata peggiore, senza fingere, bisogna impegnarsi ad esprimere e regalare la parte più bella di noi.

Rimani qui, un poco ancora, prima che il sonno ti rapisca. Non celarmi la luce dei tuoi occhi, che è la miglior guida verso la strada per raggiungere la tua anima.

Buonanotte, a te che leggi.

Ognuno sceglie la tonalità con cui raccontare la propria storia; a me piacerebbe la chiarezza durevole di una stampa su platino, ma niente nel mio destino possiede tale luminoso requisito. Vivo tra gradazioni sfumate, velati misteri, incertezze; la tonalità con cui raccontare la mia vita si accorda meglio a quella di un ritratto in seppia…

Penso troppo

Un aereo passa veloce e io mi fermo a pensare a tutti quelli che partono, scappano o sono sospesi per giorni, mesi, anni, nei quali ti senti come uno che si è perso tra obbiettivi ogni volta più grandi.
Succede perché, in un istante tutto il resto diventa invisibile, privo di senso e irraggiungibile, succede perché fingo che va sempre tutto bene ma non lo penso in fondo.


Quando cercano di portarti via un sogno...

...ti senti come se ti stringessero lungo il collo e ti tenessero fermo dalle caviglie per poi inarcare il tuo corpo,
fino a sentirti spezzare lungo i fianchi...
lo strappo ancora non c'è stato del tutto, ma è uno strano equilibrio questo...
e mi vengono in mente le parole del Sommo Poeta,
"Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate".
Speriamo almeno di non morire con un pugno di mosche in mano...


domenica 21 ottobre 2012

Mi piace sognare... di notte e di giorno

Ogni volta che lo riterrai opportuno, accendi un sogno e lascialo bruciare in te.




Per tutto il tempo

In questo mondo che deve cambiare, tu non cambiare mai...
le righe scritte a mano dal tuo cuore su un foglio bianco tra i regali di Natale...
Andiamo fuori che nevica e sembra vero questo finto inverno...
Si può sorridere si può sperare: per quanto strana, la vita a volte sembra normale.

Io che ho avuto tanto non mi rendevo conto che, in fondo,
quel che conta è dividere con qualcuno ogni attimo,
per tutto il tempo di questo tempo, che quando l’hai compreso è già passato.
E ho cercato tutte le parole negli orizzonti, aurore, luci e stelle,
ma non c’è niente che possa esprimermi...
ma tu che hai imparato a leggere dentro di me, sai che vorrei...

E più lontano, sopra un arcobaleno, nel mezzo di un concerto, in mare aperto e il vento...
 sul tuo viso avrai la curva di un sorriso strepitoso, che è come un faro acceso...
sentirai guardandomi negli occhi che non è cambiato niente, in quel riflesso ci sei sempre tu, sei tu, come ti conoscevi…

sabato 20 ottobre 2012

Buona notte....


Chi si accontenta gode....


Se non lo farai tu, chi lo farà?

Credi nell'amore. Credi nella magia. Credi negli altri... ma soprattutto credi in te stesso... e nei tuoi sogni.



Io resto

Tutti andavano o venivano.
La gente in tutto il mondo si spostava da un luogo all'altro.
Nessuno restava.
Ho detto: E se restassimo?
Non andare e venire.
Non qualcosa o niente.
Non sì o no.


Che si sarebbero dimenticate....

«Anche» fu la seconda parola che persi, probabilmente perché era così simile al suo nome, che parola semplice da dire, e che parola profonda da perdere, dovevo dire «eziandio», che suonava ridicolo, ma era proprio così, «vorrei un caffè ed eziandio un dolce», a nessuno sarebbe piaciuto sentirsi in questo modo. «Volere» è il verbo che persi poco dopo, non perché avevo smesso di volere le cose – le volevo più di prima – solo che non riuscivo più a esprimere il volere, quindi al suo posto dicevo «desidero»: «Desidero due panini» dicevo al panettiere, ma non era esattamente così, il senso dei miei pensieri cominciava a fluttuare via da me, come foglie che cadono da un albero nel fiume, e io ero l'albero e il mondo il fiume. «Venire» lo persi un pomeriggio al parco con i cani, persi «bene» mentre il barbiere mi girava verso lo specchio, persi «peccato», il nome e l'esclamazione nello stesso momento, e fu un peccato. Persi «portare» e persi pure le cose che portavo- «diario», «matita», «moneta», «portafoglio» – e persi anche «perdere». Dopo un po' mi restava soltanto un pugno di parole.

C'erano cose che volevo dirgli.
Ma sapevo che gli avrebbero fatto male.
Così le seppellii e lasciai che facessero male a me.

venerdì 19 ottobre 2012

Lacrime per te.

A volte piangere per qualcuno può sembrare stupido,
ma spesso accade che le lacrime sanno esprimere ciò che le parole vorrebbero dire.
Oggi così è stato per me, in mezzo a centinaia di persone....
forse perchè avevo qualcosa da esprimere....
ma non eri lì a sentire cosa avevo da dire....
e di gente ce n'era, e mi sembrava impossibile....
ma ero sola....


E che la vita ti riservi ciò che serve, spero...


Scherzando si possono dire molte verità....


....ma ci sono un paio di cose che dovresti sapere.

Che ci sono stata male, perchè sono io ad aver scelto di nascondere dietro l'apparente leggerezza il lavoro che c'è, proprio per far sembrare tutto così semplice.

Alla fine: (che) ti importa?
Mi stupisco sempre di più,
 di quanto una semplice parola possa cambiare radicalmente il significato di un'intera frase.

Allora, Lettore, sei tu a scegliere:
se non è me che stai cercando puoi tranquillamente togliere quelle parentesi,
se è me che cerchi puoi togliere il "che" e rispondere, sinceramente, alla domanda.

Per tutto il resto: avete sbagliato blog.



mercoledì 17 ottobre 2012

Verissimo

Viviamo in un mondo in cui ci nascondiamo per fare l’amore, mentre la violenza e l’odio si diffondono alla luce del sole.

(John Lennon)


E stasera saprei pure che attimi rubare ...................

Sono una ladra. Rubo emozioni. Silenziosamente osservo e studio il viso, le mani, i gesti, le parole, le sfumature anche più lievi di chi mi sta di fronte, e catalogo: insofferenza, dolore, apatia, sorpresa, indignazione, amore, felicità, dolcezza.

Si... Sono una ladra e rubo non per soldi, ma colleziono attimi ed emozioni.


Cammino lungo la riva della coscienza, dove le onde si muovono in un flusso e riflusso continuo. Quando arrivano, lasciano dietro di sè delle scritte che subito l’ondata successiva cancella. Cerco di leggerle in fretta, nel breve intervallo fra un’onda e l’altra. Ma non è facile. Prima che faccia in tempo a leggere, arriva una nuova onda a cancellare tutto. Nella coscienza rimangono solo indecifrabili frammenti di parole…

Non importa quanto sia stretta la porta, quanto piena di castighi la vita. Io sono il padrone del mio destino: io sono il capitano della mia anima.



Questa notte desidero....

Ogni essere umano vive il proprio desiderio. Questo fa parte del suo tesoro e, benché sia un'emozione che potrebbe allontanare, generalmente avvicina chi è importante. E un'emozione che la mia anima ha scelto di vivere, è talmente intensa che può contagiare tutto e tutti intorno a me. Ogni giorno scelgo la verità con la quale intendo vivere. Cerco di essere pratica, efficiente, professionale. Ma, vorrei poter scegliere, sempre, il desiderio come compagno. Non per obbligo, né per attenuare la solitudine della mia vita, semplicemente perché è bello. Si, è molto bello.
 
 

martedì 16 ottobre 2012

Ti direi volentieri, ma non posso...


Ti direi
di quelle nuvole smaltate di rosso
come unghia finte tolte al tramonto.

Ti direi
di quella coperta blu
che è mare arricciato nei miei pensieri.

Ti direi
di quella Luna pazza
che ride alla morte dei sogni d'innocenza.

Non posso parlarti di poeti assolti
né redimerne i versi.
Anche se il paradiso fosse verità
non vuol dire che sia vero.
Non posso dirti di alberi sfrondati dal dolore
né di erba che cresce la speranza.
Anche se l'inferno fosse inganno
non vuol dire che sia falso.

Ti dico solo
cibati di vita fin quando è vera
anche se non vuol dire che sia reale.
 
 
E' decisivo il modo con cui ci si avvicina la prima volta a una donna.



E' strano, crediamo di avere dei ricordi, ma in realtà in mente ci restano solo vecchie fotografie. E' come se in tutte le vacanze che abbiamo fatto ci fosse stato sempre il sole, ma naturalmente non è così. D'altra parte, chi si mette a scattare fotografie quando piove?

Non scrutare il cielo della notte che è sopra di te, esplora il cielo dell’anima che è dentro di te.

Che la felicità raggiunga i vostri cuori

Oggi sarà una lunga giornata... spero tanto che al mio ritorno qualcosa mi faccia sorridere, così da non far sembrare tutto senza un senso... perchè quando si ride, davvero intendo, allora sì che la vita ci appare nuova... ogni sorriso è una nuova rinascita...
E, per ora, lascio che la follia se la rida dietro le quinte mentre il mondo mette in scena la farsa della normalità.

lunedì 15 ottobre 2012

Buona notte.....



....che si tenga il resto

Senza amore non potremmo sopravvivere. Gli esseri umani sono creature sociali e prendersi cura gli uni degli altri a vicenda è la base stessa della nostra vita.

Per questo dico, non sprecare parole nè tanto più del tempo prezioso, anzi preziosissimo: cerca di scoprire per cosa vale la pena di dedicarcisi con il cuore, e ancora di più per chi... che il mondo è impegnato, la gente è sempre di fretta: miliardi di persone neppure ti conoscono, e continuano a farne volentieri a meno, e tra quelli che hanno sentito già il tuo nome, alcuni forse ti odiano, altri ti amano. Cercare di spiegare come stanno le cose, quelle fuori e, soprattutto, quelle dentro, e volerlo fare di fronte al "tuo mondo", per quanto piccolo sia, è sempre troppo. Inutile dirsi che non tutti capiranno, quando neppure quelli che dovrebbero farlo è detto che ci riescano. Allora decidi nella più totale serenità a quali orecchie confidare le tue parole più nascoste, e a quali mani affidare un pezzo di cuore... che tutto quel che si rompe per mancanza d'attenzione non si incolla più, specialmente quando parli di un'anima umana.

Una certezza, lieve, ma pur sempre certa.

Tutti gli uomini sanno che non esistono consigli di conforto al dolore, eppure di fronte al dolore di altri si cerca di dire qualcosa, consolare, se non altro per sussurrare che.... esiste qualcuno lì, oltre al dolore. Sussurrare qualcosa di banale, per dire di più: "Io sono con te".

domenica 14 ottobre 2012

Stasera, che ci sono più pensieri che parole.

Un bagno caldo prima di andare a dormire, in una sera d'autunno, è come una pacca d'incoraggiamento sulla spalla o una carezza tanto attesa...
è come il tempo che scorre sulla pelle bagnata...
è il rumore dei tuoi pensieri, il profumo di mille desideri... 
è come il bene con il male,
il sapone che lava via lo sporco...
è come la vita che appanna il vetro che si affaccia dentro te,
e ti sembra di non riuscire più a scorgere nulla chiaramente...
finchè non chiudi l'acqua, e torni a respirare aria in libertà...
torni a vedere i contorni che ti definiscono,
anche se, allora, comprendi che l'anima non la si può chiudere in una scatola di cartone...
...ma la si può far solo volare...

Credo che mi farò un bagno caldo stasera...



...il mio si chiama cuore...

Quando guardo la pioggia cadere non vedo acqua che scende dal cielo, ma vedo memorie, ricordi. Non vedo solo le pozzanghere dimenticate nel fango, ma osservo uno specchio, un riflesso del cielo sulla terra. Riesco a vedere cose che pochi vedono, anche se il mezzo per osservarli è il medesimo. La differenza, forse, sta nel chi muove quel mezzo...

Possibilità in mano, e si parte!

Si dice che il nostro destino sia legato alla terra, di cui siamo parte, così come lei è parte di noi. Si dice anche che il destino sia cucito come un tessuto, e che la vita di ognuno di noi sia intrecciata a quella di molti altri. Tutti cercano il proprio destino, o tentano di cambiarlo. Alcuni non hanno fortuna, mentre altri vengono aiutati a trovarlo.
Alcuni dicono che al destino non si comanda, che il destino non è una cosa nostra. Ma io so che non è così, il nostro destino vive in noi, bisogna soltanto avere il coraggio di vederlo!

Eh già...

Lo chiami tesoro, ma vale più dell'oro.

venerdì 12 ottobre 2012

Nodi che si sciolgono....

"Non so. Le cose più strane. Ma non è paura, proprio paura... è un po' diverso... la paura viene da fuori, questo io l'ho capito, tu sei lì e ti arriva addosso la paura, ci sei tu e c'è lei... è così... c'è lei e ci sono anche io, e invece quel che succede a me è che d'improvviso io non ci sono più, c'è solo più lei... che però non è che sia paura... io non so cosa sia, voi lo sapete?"
"Sì, signore."
"E' un po' come sentirsi morire. O sparire. Ecco: sparire. Sembra che gli occhi ti scivolino via dalla faccia, e le mani diventano come mani di un altro e allora pensi cosa mi sta succedendo? E il cuore batte da morire... è da tutte le parti, come se dei pezzi di te se ne andassero".

Si può andare lontano nella vita, se ogni giorno ci si pone una meta abbastanza vicina da raggiungere. Il futuro non è che la somma delle piccole mete che quotidianamente si raggiungono.
Non esiste luce senza buio, ne sogni senza realtà, e tanto meno gioia senza dolore, in tutto esiste l'esatto contrario. Forse è proprio questo che rende la vita così meravigliosamente viva, possiamo decidere di essere l'immenso e anche il suo contrario.

Ti dedico parole color oro, sperando che illuminino il tuo cammino, oggi come domani.

Tutti abbiamo il viso rivolto in cerca della felicità, senza accorgerci che, spesso, la serenità è al nostro fianco, nel cuscino accanto al nostro, ogni mattina. Il sole non è per forza fuori dalla finestra, entra anche nelle fessure più nascoste.
 
 

giovedì 11 ottobre 2012

Posso aprirti il mio cuore? Solo la notte si può, davvero...

«Qui in sette anni di gente ne ho vista andare e venire tanta, perciò ormai sono un’esperta. La differenza tra le persone che sanno aprire il loro cuore, e quelle che non lo sanno. Tu sai aprirlo. Ma solo quando dici tu, beninteso.”
“E se uno lo apre cosa accade?”
Sempre senza posare la sigaretta Reiko appoggiò le mani sul tavolo e con aria divertita disse: “Si guarisce”. La cenere cadde sul tavolo ma lei non ci fece caso».

Haruki Murakami, “Norwegian Wood”.


E' cominciata la cadenza del soffrire.
Ogni giorno, all'imbrunire, stretta al cuore fino a notte.




Anema e core

Esiste un luogo''sacro'' che si chiama anima, laddove tutto quello che conta si incide in modo indelebile. Parole gesti e pensieri sono fotografati per l'eternità. Perciò, quando bussi a quella “porta”, prima di entrare lima le unghie, togli le scarpe, spogliati delle bugie e ''vestiti” solamente di te.
 

Lascia qui un po' di te... porta via un po' di me.

.... perchè è di notte che prendono corpo tutte le fantasie che le parole non possono descrivere....



"L'assenza", Guido Gozzano

Un bacio. Ed è lungi. Dispare
giù in fondo, là dove si perde
la strada boschiva, che pare
un gran corridoio nel verde.

Risalgo qui dove dianzi
vestiva il bell'abito grigio:
rivedo l'uncino, i romanzi
ed ogni sottile vestigio...

Mi piego al balcone. Abbandono
la gota sopra la ringhiera.
E non sono triste. Non sono
più triste. Ritorna stasera.

E intorno declina l'estate.
E sopra un geranio vermiglio,
fremendo le ali caudate
si libra un enorme Papilio...

L'azzurro infinito del giorno
è come seta ben tesa;
ma sulla serena distesa
la luna già pensa al ritorno.

Lo stagno risplende. Si tace
la rana. Ma guizza un bagliore
d'acceso smeraldo, di brace
azzurra: il martin pescatore...

E non son triste. Ma sono
stupito se guardo il giardino...
stupito di che? non mi sono
sentito mai tanto bambino...

Stupito di che? Delle cose.
I fiori mi paiono strani:
Ci sono pur sempre le rose,
ci sono pur sempre i gerani...
 


Voglio un punto fermo.

Nessuna lista di cose da fare. Ogni giornata sufficiente a se stessa. Ogni ora. Non c'è dopo. Il dopo è già qui. Tutte le cose piene di grazia e di bellezza che ci portiamo nel cuore hanno un'origine comune nel dolore. Nascono dal cordoglio e dalle ceneri. Ecco. Io ho te.

Nell'enciclopedia dei suoi ricordi, non c'era nessuno che gli avesse mai insegnato qualcosa con tanta pazienza.

Più importante che ricordare le cose è capire perchè le cose accadono o perchè sono accadute le cose che si ricordano. Il tempo dei ricordi verrà, non dubitare, e ti accorgerai che verrà ancor prima di quando lo desideri. Verrà insieme alla stanchezza e al disinganno, quando la vita comincerà a declinare. In te sembra giunto ancor prima che la vita abbia avuto inizio.
Per capire quel che "il disegnatore" vuol dire servono dunque due cose: la memoria del passato e la consapevolezza del presente. Senza l'una o senza l'altra, il significato di questa illustrazione resta oscuro.


Quando piove c'è uno strano straripamento dell'animo...


lunedì 8 ottobre 2012

A volte, nella vita, sotto l'effetto di un'insolita emozione, si dice quel che si pensa.

A volte la mia esagerata voglia di parlare s’interrompe.
Succede quando incontro qualcuno con cui mi piace condividere l’esperienza speciale del silenzio.
Non vi succede mai?
E’ così prezioso e irripetibile quel momento che mi sembra che se schiudessi le labbra rovinerei tutto.
E’ da lì che capisco se una persona m’interessa o meno, dall’irresistibile voglia di tacere e di vedere cosa accade agli animi.
Non mi va, vi giuro, di proferir parola, mi parrebbe di spezzare l’incanto di un momento che non tornerà.
Perchè istanti di quel genere non tornano, si sa.
Amo il silenzio la sola cosa che posso far mia.
Quando stanca dei frastuoni della vita mi isolo in uno spazio, il silenzio mi rinnova, scaccia il clamore delle menzogne, delle imposture, delle falsità che mi circondano, senza interferenza alcuna in questo silenzio c’è solo verità. 
Il tempo è un'ombra che svanirà con il crepuscolo dell’umanità, ma il silenzio è una parte dell’eternità.
Rimango in silenzio quando voglio farmi capire, perché le persone vere non hanno bisogno di parole per intendere quello che gli occhi  hanno già espresso.
Non ti parlerò in questa folla di pazzi, ma qui, in questa stanza, nel silenzio, capirai senza sbagliare quello che di vero e sincero è nel mio cuore.
Perchè sento sulla pelle il suono, quel particolare suono che ha il silenzio di notte, ne sento l’odore… un odore fatto di un nulla intenso.

E vivo e affondo...



La notte è il grande dubbio del mondo e del tuo amore.


Io vivo di emozioni, di sorrisi, di lacrime, di amore, di passioni.
Io vivo di incontri vecchi e nuovi, di parole dette, taciute, ascoltate, vivo di silenzi, di esperienze sempre nuove... vivo di sogni forse irraggiungibili, ma vivo.
 
 

In ricordo

Non c'è nulla da fare: per me vedere Celentano significa ricordare un vecchio amico, un amico di famiglia, che amava cantare le sue canzoni, per non parlare della sua voce... aveste potuto sentirlo con le vostre orecchie senza vederne il volto, non vi sarebbe venuto alcun dubbio sulla sua identità...

Chissà se stasera in cielo canti insieme a noi e, ancora una volta, per noi...

Ciao, Giorgio.



Vorrei un'alba di baci, una quiete che scende dall'alto e mi stringe, sogni che arrivano in questa tempesta di fango, una pioggia sottile d'amore fortissimo.



I colori sono i veri abitanti dello spazio. La linea non fa che viaggiarvi attraverso e percorrerlo; essa passa soltanto.



Ci sono parole senza bisogno di spiegazione, ma che tutti comprendono...

Se un piatto o un bicchiere cadono a terra senti un rumore fragoroso. Lo stesso succede se una finestra sbatte, se si rompe la gamba di un tavolo o se un quadro si stacca dalla parete. Ma il cuore, quando si spezza, lo fa in assoluto silenzio. Data la sua importanza, ti verrebbe da pensare che faccia uno dei rumori più forti del mondo, o persino che produca una sorta di suono cerimonioso, come l’eco di un cembalo o il rintocco di una campana. Invece è silenzioso, e tu arrivi a desiderare un suono che ti distragga dal dolore. Se rumore c’è, è interno. Un urlo che nessuno all’infuori di te può sentire. Un boato così forte che le orecchie rintronano e la testa fa male. Si dimena nel petto come un grande squalo bianco intrappolato nel mare; ruggisce come la mamma orsa a cui è stato rapito il cucciolo. Ecco cosa sembra e che rumore fa. E' un’enorme bestia intrappolata che si agita, presa dal panico; e grida come un prigioniero davanti ai propri sentimenti. L’amore è così… nessuno ne è indenne. È selvaggio, infiammato come una ferita aperta esposta all’acqua salata del mare, però quando si spezza il cuore non fa rumore. Ti ritrovi a urlare dentro e nessuno ti sente.

Il sogno delle alghe

Nel mio ventaglio di corallo sono dipinte le rotte perdute del mare,
nel mio ventaglio di corallo.

I ricordi che dormono nelle cassapanche di mogano,
pettinano i loro capelli di alghe sottomarine con un pettinino di fumo,

inciso da un folletto giallo
che ha infilato, in ogni dente, un bacio dell’aurora.

Luminosa è la spiaggia e i piedi nudi della luna la ingrossano dolcemente.

Le parole del mare salgono con la marea:
alghe, scogli, gabbiani, faro, barche, spume e onde,
sovrane, femminili e infinite onde!

Il sogno delle alghe, conserva un segreto
scritto in sette perle del colore di una favola blu,
quando le donne entrano nude nella seta dell’oceano.
 
 


 

domenica 7 ottobre 2012

Se non riusciamo a dormire, non c'è nulla di meglio da fare

La notte, come ogni notte, raccogliamo i pensieri e contempliamo il silenzio dell'anima...

Notte, mondo.


...so di non essere il migliore degli esseri...

Mi dispiace. Ecco tutto....

Unicità

Ogni persona brilla con luce propria fra le altre. Non ci sono due fuochi uguali, ci sono fuochi grandi, fuochi piccoli e fuochi di ogni colore. Ci sono persone di un fuoco sereno, che non sente neanche il vento e persone di un fuoco pazzesco, che riempie l’aria di scintille. Alcuni fuochi, fuochi sciocchi, né illuminano né bruciano, ma altri si infiammano con tanta forza che non si può guardarli senza esserne colpiti, e chi si avvicina si accende.

...voglio sorprender()i.


E adesso ferma le parole ed il tempo...


Beati coloro che non hanno paura di domandare quello che non sanno.

Ho bisogno di sapere, per mettere una pezza a quel vestito, per aggiustare questo vecchio tubo di ferro che cola... per terminare questo puzzle e metterlo al suo posto, nella mia vita..... arriverà un tempo anche per questo?

A voi...

Ognuno di noi è apparso all'orizzonte della vita per sentieri diversi, e camminando dentro la propri originalità, mira ad armonizzare la sua fatica del crescere, con quella di quanti con lui sono in viaggio, verso la medesima meta. Insieme è forza, è sorgente, è calore, è abbraccio per chi è solo. Insieme è attesa di chi sente il cuore vuoto, è senso e segno di vita, è la forza di espandersi nello spirito amico, la gioia di comunicarsi grandi pensieri che nutrono i giorni dell’esistenza. Insieme è la pace che attendo e che vi auguro…

La vita è una... è l’istante che passa e non torna...

"E' molto semplice, è solo un gioco, ogni mattina quando ti svegli ti danno 86.400 dollari, con il solo vincolo di spenderli durante la giornata, il denaro non speso verrà ripreso quando vai a dormire; ma questo gioco, o questo dono del cielo, puo' smettere da un momento all'altro, capisci? La domanda è: che cosa faresti se ti facessero un dono così?"

Lui rispose sinceramente che avrebbe speso fino all'ultimo dollaro per viziare se stesso, o per fare regali alle persone che amava. Avrebbe fatto in modo di utilizzare ogni quarto di dollaro che la "banca magica" gli offriva, per portare felicità nella sua vita e in quella di coloro che lo circondavano, "anche di quelli che non conosco, perchè credo che non riuscirei a spendere 86.400 dollari al giorno solo per me e per i miei amici. Ma dove vuoi arrivare?"

"Questa banca magica", rispose lei, "l'abbiamo tutti; è il tempo! E' la cornucopia dei secondi che si sgranano! Ogni mattina al risveglio, ci vengono accreditati 86.400 secondi di vita per la giornata e quando la sera ci addormentiamo non c'è riporto su un conto nuovo, il tempo che durante la giornata non è stato vissuto si perde, ieri è passato. Ogni mattina questa magia ricomincia, ancora una volta ci vengono accreditati 86.400 secondi di vita. Pero' giochiamo con una regola inevitabile: la banca puo' bloccare il conto in ogni momento, senza preavviso. La vita può fermarsi in qualsiasi momento. Percio' che cosa ne facciamo dei nostri 86.400 secondi quotidiani? Non sono piu' importanti dei dollari?"

Larga sentenza ai posteri...



sabato 6 ottobre 2012

Regalami un fiore, rifiorirò... regalami un bacio, rinascerò...

Una dedica per me, stanotte.
Mi dedico un cuore nuovo, che sorrida ancora, che sta sorridendo ancora.
Mi dedico qualche errore, che male non fa mai. Mica tanti, uno. Uno solo e qualcuno ad accarezzare le mie sconfitte.
Mi dedico un sasso da dipingere insieme a due manine per le quali vivo. 

Mi dedico una finestra da aprire, per sentire che il vento soffia, mentre le foglie creano strani cerchi nel cielo.
Mi dedico un'altalena da far dondolare, mentre i pensieri son fermi.
Mi dedico una passeggiata al chiaro di luna e quattro o cinque sorrisi gratuiti.
Mi dedico una tazza di latte caldo, prima di dormire e un cioccolatino da mangiare senza pensarci su.
Mi dedico l'ultimo pensiero della notte.
Mi dedico tutti quei libri che tiro fuori dagli scatoloni e queste parole.
Mi dedico me stessa, oggi. Ora che, a forza di cadere sulle pietre, forse ho trovato una strada pulita.


venerdì 5 ottobre 2012

Dissi "non ne parlerò più".... ma il silenzio è molto peggio, adesso....

Capito in un discorso già iniziato. E perfettamente immobile sto ad ascoltare.
Sento cosa ti è successo. Non provo niente, o meglio, niente di positivo. Fosse stato pronunciato un qualunque altro nome, anche di persone con cui ho litigato, con la quale magari è finito anche un rapporto importante in modi spiacevoli... avrei avuto una reazione. Ma così non posso pensare neppure ad un po' di dispiacere, nè un po' di pietà. E questo mi spaventa, perchè io non sono così. Questo lo so per certo.
E anche se non saprò mai se questo comportamento sia quello più normale, Dio, mi devi una spiegazione: come si fa a perdonare? Più ci penso e più mi domando come sia possibile il perdono per tutti: mi guardo alle spalle, vedo la mia storia di ieri, e come me quella di milioni di altre persone, e mi chiedo se a non perdonare si fa peccato. Perchè per me, in questo contesto, è impensabile farlo, e, sinceramente, non mi spiego come secondo le tue leggi sia possibile assolvere ugualmente gli uomini che un'anima ce l'hanno e quelli che non sanno neppure cosa sia, un'anima.
Siamo tutti figli di Dio... perdonami per quello che sto per dire, ma io non penso di essere figlia dello stesso Padre di quell'uomo. Perchè il tuo viso è quello di un "uomo" buono, lo stesso che porto in un ricordo e custodisco gelosamente, nei miei giorni e nelle mie notti. E qui, in tutta questa storia, non c'è nulla di buono.....

Se dovessi scegliere un colore per questa sera,
senza dubbio, sarebbe il nero di quelle parole
che fecero sanguinare il mio orecchio e mai ammisi ad alta voce,
ma che mai potrò dimenticare...

E anche se la tristezza assale il mio cuore,
punto forte i piedi per terra,
e non scivolo più.

Io non so se un nome è una garanzia, o sono coincidenze a cui credere.

Mai come in questo periodo sto sperimentando quanto è fragile l'uomo: alti e bassi si alternano inesorabilmente, come la salute e la malattia, le gioie ed i dolori. C'è una cosa, però, che non cambia: il tempo, che passa. Puoi anche ribellarti con tutte le forze, se lo ritieni opportuno, ma scorre lo stesso. "Time" dei Pink Floyd: ascoltala, e meditane il testo. È proprio questa consapevolezza che deve però spingerci ad apprezzare l'attimo presente, che non tornerà. E non dimenticare che il tempo non è chronos, ma kairòs, ossia tempo per cambiare vita, tempo per la salvezza dell'anima.

Evviva le piccole cose! ... e le grandi persone...

Io: ..."Domani sera posso scroccarti un passaggio?"
Lui: "Per domani non è che mi scrocchi un passaggio, sono io che ti passo a prendere! :) "

Quando ti mostrano affetto le persone che hai accanto, distanze a parte... beh, quello è il momento in cui puoi essere davvero felice. Nasce dentro un senso di completezza.

Che sia un buongiorno, comunque.

Troppo movimento di notte fa venire il mal di schiena... -.-

giovedì 4 ottobre 2012

...io ne sento la fatica dentro, o la felicità, di ogni parola

Un giorno cambierà qualcosa se queste parole erano mie e quelle di qualcun altro?
Chi se accorgerà più?
Forse nemmeno adesso le persone ne vedono la differenza...

Se soltanto non perdessimo certe abitudini

Oggi è tutto a portata d'uomo, quando hai bisogno di qualcosa basta alzare il telefono per fare un ordine, cercare su internet un'informazione ed ecco che subito torna la risposta tanto cercata. Tutto serve ad accorciare i tempi e a pensare di guadagnare dei preziosi minuti, di cui, però, la domenica pomeriggio, spesso, non si sa che farsene. Non che gli altri giorni vada meglio, quando cerchiamo soltanto di occuparli inutilmente, perchè non siamo in grado di restare soli con noi stessi. Per questo motivo, principalmente, le notti si ricordano per i grandi sonni ed i grandi sogni, e, magari, per le grandi compagnie: ma quando si parla della solitudine, quando si tratta di ascoltare, se stessi in particolare, ecco che improvvisamente diventano notti bianche, notti insonni. Che poi, in realtà, quest'ultime sono le notti che ti rimangono dentro più a lungo, che ti cambiano.

Words in the sky, this night.

Ci sono sogni che intrappolano il cuore e nutrono l'anima.

Buonanotte, anche se la mia è appena cominciata...



Pensieri improvvisi ed improvvisati

Che stupidi che siamo. Quanti inviti respinti, quanti... quante frasi non dette, quanti sguardi non ricambiati, tante volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno.

Quello che più spesso accade, però, è che ce ne rendiamo conto solamente nel momento in cui siamo noi a voler fare qualcosa per gli altri e loro chiudono la porta con un no, o parole che vorremmo sentire, e non arrivano mai... in quell'occasione, anche se queste persone non sono consapevoli di ciò che lasciano, noi sì. E immagino che lo stesso accada per la nostra persona, quando noi non ce ne accorgiamo nemmeno... o quando è troppo tardi, quando non è più "ora"...

Le vere ricchezze

Le vere ricchezze della vita non sono in vendita, non le trovi al mercato.
Hanno la luce, ma non la durezza, delle pietre preziose, hanno il calore del fuoco del camino, ma non si consumano, hanno la bellezza di un fiore, ma non appassiscono...
Come il sole non hanno prezzo, ma rendono la vita degna di esser vissuta.


....e dai ....



Mani amiche

E' che, a volte, mi sento appallottolata, anche un po' stropicciata, ho perfino il dubbio di essermi incastrata in un momento di debolezza, in un attimo di incertezza... ci vorrebbero mani esperte, dolci ma tenaci, per farmi assumere la forma più simile al mio codice genetico, per regalarmi le sembianze di una bellissima serena, che anche senza coda riesce a nuotare, libera... nell'acqua dove non si tocca più, senza più sentirsi attirare giù dalla potenza del mare.
So che la paura assume differenti forme. Ecco, io voglio incontrare, ancora una volta, per tutte le volte che ne avrò bisogno, il suo opposto: la forza di rischiare.

Buongiorno, anime in cammino.

Perciò mi fido dell’anima, dell’unico cuore morale che mi è rimasto, badando in primis a non credere più nell’amore che mi ha distrutta, né alle considerazioni esterne di come è tenuta la casa o la persona, perché vana è la considerazione degli altri che si basa sulla formalità.
Tu non sai: ci sono betulle che di notte levano le loro radici, e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni. Pensa che in un albero c’è un violino d’amore. Pensa che un albero canta e ride. Pensa che un albero sta in un crepaccio e poi diventa vita. Te l’ho già detto: i poeti non si redimono, vanno lasciati volare tra gli alberi come usignoli pronti a morire.
L’anima è di per sé vagabonda in cerca di una sua soluzione... se ne andrà un giorno, se ne andrà lontano, perché conosce terre infinite e spazi che non hanno riscontro nella mente umana, se ne andrà senza rimpianti lasciando solo un corpo che l’ha tenuta con sé per tanto tempo in un impeto di felicità e di amore, ma che non l’ha capita, e l’ha talmente tradita che ha cercato perfino di afferrarla e di darle una spiegazione. Ma l’anima non ha una spiegazione, bisogna prenderla per quella che è: un volo d’angeli che ci passa accanto e ci dà solo un po’ di frescura.


mercoledì 3 ottobre 2012

Si chiude il sipario

Dolce notte di luci e di ombre di speranze e di attesa, di sogni, di realtà, di ricordi, di amore dato e ricevuto, dolce notte di sorrisi, di baci d’amore condiviso, dolce notte di perdono, di cuori aperti alla speranza, dolce notte di pace, per questo mondo in lotta, dolce notte di consolazione per chi soffre, dolce notte ai dimenticati agli ultimi.
Che questa notte sia un unico grande abbraccio, per tutti i popoli della terra.

Ma, forse, già lo sai...

Mi hai donato un grande sorriso, lo sai?

Dopo una notte intera, solo poche parole...

...adesso taci mente mia, o cuore che sia.

...l'unico che non torna indietro mai

Ti dono qualcosa di me: il mio tempo.



martedì 2 ottobre 2012

Quando entri, spegni la luce.....



Save me

E l’occhio ride ma ti piange il cuore...
Sei così bella, ma vorresti morire...
Sognavi di essere trovata, su una
spiaggia di corallo una mattina
dal figlio di un pirata: chissà perché
ti sei svegliata?


Buona serata, anche se, quasi certamente, non finisce qui...

La vita è un succedersi di momenti. Vivere ognuno di loro è un successo. Tanto il sole tramonta comunque, sia sul giorno migliore sia sul giorno peggiore.



La sensualità è madre del piacere.

La sensualità non risiede in un corpo, ma nelle parole e nei gesti che quel corpo riesce a trasmettere: è finezza di pensieri, è delicatezza di messaggi, è armonia di idee, è eleganza nelle azioni, è fascino della mente.

Quando non basto, c'è sempre qualcuno più... di me.

C'è sempre qualcuno più forte di me, più bello di me, più saggio di me, più colto di me, più audace di me, più sensibile di me, più orgoglioso di me, più socievole di me...
c'è qualcuno che crede di essere più dolce di me, e qualcun altro che punta ad essere più stronzo di me.
C'è qualcuno che sbadiglia più volte di me e qualcun altro che cambia umore più spesso di me.
Qualcuno più alto, più magro, più sorridente e più abbronzato...

C'è sempre qualcuno più...


Ci sono momenti così, crediamo nell'importanza di ciò che abbiamo detto o scritto fino a quel punto, soltanto perché non è stato possibile far tacere i suoni o cancellare i tratti, ma ci entra nel corpo la tentazione del silenzio, il fascino dell'immobilità, stare come stanno gli dèi, zitti e tranquilli, solo ad assistere.

Auguri ai miei nonni, che fanno parte di me.

Il motto dei miei nonni è sempre stato: “Formula ogni giorno almeno un pensiero buono!"
... lui era abilissimo a scovare pensieri buoni anche nelle giornate più complicate, e lei a cercare di realizzarli.


La prima lettera di un libro antico

Ogni mattina vi è data la facoltà di scegliere come agire, fare, essere. Sii il meglio di ciò che sei. E quando la vita è dolce, ringrazia e festeggia. E quando la vita è amara, ringrazia e cresci.



lunedì 1 ottobre 2012

Ci vuole molto poco per riempire un grande cuore.

C'è un elogio del silenzio tra le vie strette della città, c'è un sorso di follia in quest'acqua dal sapore di naturalezza, c'è uno spicchio di felicità in ogni singolo raggio del sole, e c'è una profonda verità, del tutto personale, nelle parole di questa canzone... e c'è più spessore nell'essere ridicoli di fronte se stessi, davanti ad uno specchio, quando nessuno ti vede, nessuno ti sente, e sei lì, a tu per tu con il cuore e con la mente.

E non ho mai capito fino in fondo se c'è una strada giusta ed una sbagliata, una risposta giusta ed una sbagliata, una domanda giusta per ogni momento, un gesto giusto in ogni occasione, o se la giustizia dell'uomo esiste solamente tra le pagine di una vecchia Costituzione... e chi decide qual è la strada migliore per noi... che, per favore, se qualcuno è certo di saperlo, allora a lui chiedo: dimmi se la mia strada è quella giusta, perchè non ho mai letto la favola di Pollicino, e alcuni giorni mi sembra di essermi veramente persa... e la notte diventa più dura quando tutto tace, e nel cuscino a fianco al tuo non c'è nessuno da svegliare dopo un incubo, o solo per il gusto di lasciare un leggero sapore e un po' di sè sul corpo di qualcun altro... che sia un pezzo di cuore, un pezzo d'anima o un sorriso per la felicità di un attimo.

Non sono niente.
Non sarò mai niente.
A parte questo, ho dentro me tutti i sogni del mondo.




Se pensi di non valere niente, di essere inutile, di sbagliare sempre. Rifletti: nessuno è perfetto. Tutti commettiamo degli errori, delle ingenuità. L'importante riconoscerli e provare a migliorare e migliorarsi. Non sempre ci riusciremo, ma dovremo tentare in tutti i modi a far uscire ciò che di buono c'è in noi. In fondo siamo come una candela, un semplice gesto, ed ecco luce e calore. Allora, accendi la tua piccola "fiamma"....
 
 

Ed io scrivo per me, per voi che passate di qua...

Scrivere dal profondo è un pò come pregare. Senza un dio che ti ascolta.