mercoledì 31 agosto 2016

Andiamo a vedere le stelle?

In quanta stupidità dobbiamo calarci per giungere alla nostra meta, quali sconfinati errori bisogna saper commettere! Se qualcuno te lo dicesse prima, quanti errori dovrai fare, tu diresti no, mi spiace, è impossibile, trovatevi qualcun altro; io sono troppo furbo per fare tutti quegli errori. E loro ti direbbero, noi abbiamo fede, non preoccuparti, e tu diresti no, niente da fare, avete bisogno di uno molto più coglione di me, ma loro ripeterebbero che hanno fede in te, che tu ti trasformerai in un coglione colossale mettendoci un impegno che neanche ti immagini, che farai sbagli di una grandezza che neanche li sogni... perché è l'unico modo di giungere alla meta.



domenica 28 agosto 2016

La poca buona gente

Non è mica la morte che importa, è la tristezza, è la malinconia. 
Lo stupore. 
Le poche buone persone che piangono nella notte. 
La poca buona gente.


Ovunque, ma non con chiunque

Potremmo essere in giro a passeggiare in una città qualunque, col caldo, mano nella mano e io dovrei accorgermi del tuo sorriso triste e allora darti un bacio o prenderti il viso e farti fare una smorfia che mimi la gioia. Sorrideresti e il mio desiderio di felicità per te sarebbe compiuto.



venerdì 26 agosto 2016

Non sempre la scontrosità significa cattiveria

Perché le sue barriere erano l'unico ed ultimo modo che le rimaneva per difendersi dal mondo e dalle persone. Da quest'ultime forse più di tutto.
La sua diffidenza e velata sfiducia non erano altro che rabbia sopita. Rabbia per quelle aspettative e decisioni in cui aveva riposto il cuore e che invece aveva visto morire. Per tutti quelli in cui aveva creduto tanto e che stavano soltanto mentendo, illudendo.
Il suo distacco apparentemente era una difesa, una protezione, la più grande manifestazione d'amore verso se stessa: voler stare da sola piuttosto che circondata da persone scorrette, false, doppiogiochiste, persone pronte a ferire; volersi limitare con chiunque per non rischiare.
Per non lasciare una parte di sé nelle mani sbagliate.



domenica 21 agosto 2016

Dimmi cosa sogni e ti dirò chi sei


Le pazzie vanno fatte.
I baci vanno dati.
I “vaffanculo” vanno urlati.
Le parole dolci vanno dette guardando negli occhi.
I “mi manchi” vanno sostituiti con “apri la porta, sono qui fuori”.
Impariamolo e smettiamola di fare i coglioni.




Quelle notti...

Le notti in cui rimani sveglio a fare l’amore, chiacchierare e ridere fino all’alba, in cui ci si confessano cose intime, cose di cui ci si è sempre vergognati. Sono le notti in cui ti senti così vicino che nessuna distanza ti separa dalla persona al tuo fianco. Si è complici in tutto. Le notti in cui la bellezza dilata il tempo, in cui il presente è così perfetto e lo si indossa così bene che si cominciano a fare promesse, giuramenti, patti, perché quella bellezza fa sentire dentro di sé una spinta verso il futuro. Quelle notti in cui è giorno all’improvviso e si rimane stupiti. E senti che hai fame, fame di tutto: pane, burro, marmellata, soprattutto fame di Vita. In quelle notti è tutto così bello e si è così felici che, quando ci si gira su un fianco per addormentarsi, in qualche angolo profondo di sé si avverte una punta di dolore. Un dolore primordiale, ignoto, che appartiene a tutti.


Non ricordo una domenica così da molto tempo...

Se c'è una cosa che ho davvero imparato in tutti questi anni di riflessione, fissando il mondo e guardando la vita in faccia, è che siamo la composizione di tutto ciò che ci capita e che ogni attimo può sempre essere meglio, anche quando non ci crediamo abbastanza. 
Ho imparato che se desideriamo con forza, prima o poi, ciò che aspettiamo arriva, e che bisogna solo avere il coraggio di riconoscerlo in qualunque forma si presenti a noi. E che la maggior parte delle volte ci lasciamo sfuggire i nostri sogni tanto attesi perché troppo indaffarati a mostrarci e dimostrare agli altri. 
Ho imparato che non esistono momenti giusti o sbagliati, ma che esiste l'attimo e che bisogna stringerlo per mano, anche quando vorremmo ed avremmo bisogno noi di essere presi per mano. 
Ho imparato che non bisogna lasciare spazio al rancore e all'odio, ma che bisogna cercare di seminare più amore che possiamo, spargerlo dritto nell'aria... sì, amore e risate, quasi a contagiare anche i tuoi vicini sconosciuti, quasi a voler rendere più blu il cielo, quasi a voler dare un senso a questi giorni che, altrimenti, sarebbero solo pieni di rimpianti per tutto ciò che avremmo potuto fare e non abbiamo avuto il coraggio di fare.

Esistono milioni di regali possibili da fare, ma l'essere spontanei e sempre pieni di voglia di ricominciare è il più bel dono che facciamo a noi stessi in ogni istante, ed è l'unico che ci rende davvero luminosi.



venerdì 19 agosto 2016

La nostra è l'unica relatività

Il tempo è relativo, 
il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando. 



martedì 16 agosto 2016

Tante piccole vite da farfalla

Si può avere una vita più intensa in mezzora di buona compagnia che in giornate intere perse a fissare il nulla in cerca del tutto. 


E' meglio, dunque, pensare di vivere tante piccole vite da farfalla che avere la smania di tanti giorni da segnare sull'agenda, ma vuoti nel profondo.


sabato 13 agosto 2016

Il lato delle cose che non vediamo

E' cambiata la mia prospettiva di vita: 
al posto di aspettare di dimenticare i giorni dolorosi, comincio con il salvare le immagini di quei momenti che mi faranno sorridere anche nel buio della notte. 
Sono cambiata io: 
ho cercato di smussare i miei spigoli, di indossare un nuovo sguardo ed, 
a volte, una nuova pelle, 
rimarginata
Il cuore, però, è sempre quello da bambina, che ama senza misura e troppe volte ancora indifeso, ma mai pronto ad arrendersi. 
La delusione, sì, ha lasciato il posto alla speranza incondizionata. 


Fosse anche solo per un sorriso al posto di una lacrima, 
io ci provo.

Minore era il tempo e maggiore era la passione.
Una sola cosa era costante, la delicatezza con cui quei corpi, i nostri corpi, si cullavano l'uno nell'altro.




venerdì 12 agosto 2016

Ad ognuno il suo credo

Meglio vivere come si vuole nel momento in cui si è, con la consapevolezza che, un giorno, non potremmo pentirci di ciò che abbiamo fatto, dato che avevamo soltanto vissuto come meglio credevamo. 
I veri limiti sono quelli mentali: 
nessuno è mai troppo lontano per ottenere ciò che vuole, per toccare con mano i propri sogni, per abbracciare chi la notte gli permette di dormire serenamente. 
Abbattiamo, dunque, i muri che abbiamo costruito da soli e, se proprio non ci riusciamo, almeno saltiamo le staccionate. 



Sensations

Tutte le sensazioni che ti porti dentro sono il tuo mondo, ed è unico.




martedì 9 agosto 2016

Basta poco

Non ho mai visto persone stanche dell'amore, quello dei gesti semplici e leggeri, talmente piene d'amore da non avere più posto nel cuore per colmarlo. Quelle che non ci credono è perché ne hanno ricevuto troppo poco. 
Ecco: non esistono persone che ricevono troppo amore, ma sicuramente esistono alcune persone che ne ricevono troppo poco.
Lo scetticismo nasce quando non ci credi più, non quando c'è qualcuno pronto a farti ricredere.


sabato 6 agosto 2016