giovedì 29 novembre 2012

Sta passando novembre, e tu... stringimi.

Il mio cuore ferito lacrima come il cielo in una giornata piovosa di novembre.

...ed io ho appreso

Mi hai insegnato che anche il dolore ti concede una sosta, che le lacrime mutano al nascere di un sogno, che ogni tormento può trovare pace, che anche se il tem.po nulla cancella, tutto può mutare tutto può evolvere, tutto può essere, tutto può miracolosamente compiersi e "diventare".
Mi hai insegnato che il male si può celare dietro un sorriso, ma che dietro uno sguardo traspare solo la verità, dove ogni male si spoglia si veste di sé.
Mi hai insegnato che il silenzio può essere un dono o una freccia avvelenata pronta ad uccidere e togliere il respiro.
Ed ho imparato ascoltando la tua anima, perché l'ho sentita guardandoti negli occhi, perché ti ho guardato, che ogni silenzio ha una sua verità. E che ogni verità è un dono che facciamo a chi crede in noi e che tutte la anime si nutrano di verità.


Nella stanza senza luci sentì la bellezza del suo corpo, e conobbe le sue mani e la sua bocca. La amò per ore, con gesti che non aveva mai fatto, lasciandosi insegnare una lentezza che non conosceva. Nel buio, era un nulla amarla e non amare lei.



Pause, respiri e...

Le parole non mi rispecchiano. Io sono punteggiatura. Pause. Respiri, silenzi. Esclamazioni e punti interrogativi. I miei discorsi non sono mai abbastanza esaustivi da essere completamente veri. E’ difficile trovarmi. Sono negli spazi tra le parole, là dove è difficile entrare. Io non parlo, mi esprimo.

La grande sfida dell'essere

Io so chi sono, e seppure non lo sapessi nessuno e niente potrà dirlo a me, figuriamoci agli altri.
Detto questo, sono molto lontano dall’essere perfetto. Dico che ho solo quei difetti che ancora non riconosco come tali. Semplicemente se capisco dove sbaglio, smetto di sbagliare. Usiamo la scusa dei difetti che ci contraddistinguono, quando ci rendono tutti diversamente uguali, tuttalpiù. Ho sempre cercato di essere la persona più normale del mondo. Mi piace passare inosservato e sentirmi un osservatore, o meglio: un esploratore.
Non un tatuaggio, un orecchino, una sigaretta tra le dita. Non mi piace avere qualcosa di mio, le cose mi piacciono dove sono. Così come i disegni sui libri, e non addosso a me, così i fiori nei prati e non dentro ai vasi, e così l’amore nel mio cuore e mai affidato casualmente ad altre persone. Il mio segno particolare voglio essere io, e se non lo sarò, non voglio illudermi con altro. E se vi chiedete come si fa ad essere diversi dagli altri, se non per i propri difetti, vi rispondo che è questa la sfida: essere altro senza fare altro. Essere.
 


mercoledì 28 novembre 2012

In-comincio

C’è una verità elementare, la cui ignoranza uccide innumerevoli idee e splendidi piani: nel momento in cui uno si impegna a fondo, anche la provvidenza allora si muove. Infinite cose accadono per aiutarlo, cose che altrimenti non sarebbero mai avvenute…Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di poter fare, incominciala. L’audacia ha in sè genio, potere e magia. Incomincia adesso.

Da ogni minuscolo germoglio nasce un albero con molte fronde. Ogni fortezza si erige con la posa della prima pietra. Ogni viaggio comincia con un solo passo.

Luna ascoltami...

Tu magica luna d'argento che mi porti lontano dolce e misteriosa. Stanotte chiacchiereremo insieme tra i sentieri nudi di un algido inverno. Ti racconterò di me delle mie paure, delle mie speranze perdute, dei miei sogni rubati alle clessidre della vita. Busserò alle sillabe dell'alba sorseggiando perle di rugiada ai rami della saggezza. Lascerò a te le mie vergini speranze prima che il sole dell'aurora porti via l'innocenza dei miei sogni di poeta e così potrà e il mio cuore gioire mentre il mio animo sentirò rifiorire.



martedì 27 novembre 2012

Che male ci sarebbe?

Non è questo il punto. Non è una questione di «a cosa porterebbe». Nel mondo ci sono persone che amano sapere tutto sulle tabelle orarie, e passano intere giornate a confrontarle. O gente a cui piace fare costruzioni coi fiammiferi, capace di costruire navi di un metro fatte tutte di fiammiferi. Allora che c’è di strano se nel mondo c’è uno che è interessato a capire te?

Notte a tutti

Ho un serio problema con i mezzi tecnologici stasera... faccio che salutarvi allora e rifiugiarmi tra me e me...

lunedì 26 novembre 2012

...chi avrà un cuore per capire, capirà anche oggi che non è più soltanto "la ricorrenza".

Ne parlo oggi perchè non ci debbono essere dei giorni top, che sono gli unici, in cui tutti ricordano (e tutti nemmeno lì). Perchè dovremmo imparare a fare un po' più di attenzione al mondo che ci circonda, che in ogni momento manda dei segnali, positivi e negativi, proprio secondo il movimento di un'onda: c'è un apice e poi un decadimento, fino a frantumarsi, frastagliarsi o semplicemente trasformarsi in schiuma raggiungendo un altro confine, la sabbia. Noi siamo abituati a vedere il mare e la sabbia e pensarli come un unico mondo, in un'unica immagine: non ci può essere l'uno se non c'è l'altro. E invece sbagliamo. Sono due mondi pronti sempre a collaborare, ma comunque differenti. 
E così succede nella nostra quotidianità, nei nostri comportamenti: spesso le persone sono in un modo un giorno ed il giorno dopo l'esatto opposto. Siamo un agglomerato di esperienze, spesso tra loro contrastanti, ed è normale avere un bagaglio differente di emozioni che, per certi aspetti, combattano tra loro, ma bisognerebbe imparare proprio da ciò a darsi dei punti fissi, a chiarirsi le idee e, magari, farsene delle proprie.
Leggo le parole degli altri, guardo i loro gesti, e difficilmente li dimentico: ieri tutti pubblicavano o parlavano, alcuni addirittura straparlavano, di quanto fosse ingiustamente impunita e condannabile la violenza contro le donne. Tutti sembravano uniti da un'unica idea, che fosse indiscutibile, ed anche impensabile che, ancora nel 2012, succedessero cose del genere, specie con una frequenza così alta. Oggi mi è capitato di sentire alcune di queste stesse persone ridere a crepapelle parlando di pedofilia e di stalking, quasi come si fosse appena concluso il racconto di una barzelletta divertentissima. Ecco, io non voglio neppure farla la domanda che mi verrebbe naturale, perchè tutto questo mi fa troppo schifo. Ma chi avrà un cuore per capire, capirà anche oggi che non è più soltanto "la ricorrenza".

69V

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Il destino gioca le sue carte e, a volte, non possiamo far niente per cambiarle... se non iniziare una nuova partita.

Era il mio piano A. Un piano magnifico. Purtroppo però nella realtà le cose non sempre vanno come si vorrebbe. A un certo punto della nostra vita, quando abbiamo veramente bisogno di risposte chiare, chi viene a bussare alla nostra porta di solito è qualcuno che ci porta cattive notizie. Non si può dire che sia sempre così, ma per esperienza so che il più delle volte la notizia è deludente. Il messaggero porta la mano al berretto con l’aria di scusarsi, ma questo non rende più lieto il contenuto della lettera che ci consegna. Non è colpa sua. Non possiamo prendercela con lui. Non possiamo afferrarlo per il bavero e scuoterlo avanti e indietro. Il poveraccio non fa che svolgere onestamente il compito che gli è stato affidato. Da chi? Be’, dalla realtà. E per questo che noi esseri umani abbiamo bisogno di un piano B.

Di prima mattina... buon giorno!

Misi la mano su di lui. Per me è sempre stato così importante toccarlo. Una cosa per cui sono vissuta. E non ho mai saputo spiegarla. Toccatine da niente. Le mie dita contro la sua spalla.
I lati delle nostre cosce che si sfioravano mentre ci stringevamo in autobus. Non sapevo spiegarlo, ma ne avevo bisogno. A volte immaginavo di cucire insieme tutte le nostre piccole toccate.
Quante centinaia di migliaia di dita che si sfiorano servono per fare l’amore?


Desidero tenerlo vicino. Desidero abbracciarlo stretto. Chiudo gli occhi. Non mi serve sapere che aspetto ha. Devo solo sentire il suo odore, baciarlo e saperlo vicino a me.

domenica 25 novembre 2012

Così vorrei essere, ideale...

Vorrei essere una donna vera. Vorrei essere una donna discreta ma irresistibile. Di quelle che anche le altre donne la riconoscono e la ammirano. Una che ha l'allure, qualunque cosa significhi. Una che dovunque la mettono trova sempre il suo posto, che non chiede il permesso ma non sfonda le porte a spallate. Se mai, le apre con un battito di ciglia - nel caso, mi metterò un mascara potentissimo.
Vorrei essere una donna che sa qual è il limite e se non lo oltrepassa è per puro buongusto. Ma se lo fa, accidenti, lo fa in grandissimo stile. Una che arrossisce solo per amore e mai più per imbarazzo.
Voglio sentirmi una regina nelle seguenti situazioni estreme: alle sette e mezza del mattino, senza un filo di trucco e con le righe del cuscino stampate sulla faccia; dopo aver dato lo straccio per tutta casa alle due di notte, in preda a inutili complessi di inferiorità verso le casalinghe degli sport televisivi; mentre arranco verso la casa con le borse della spesa da cui spunta una confezione da venti di carta igienica, marca economica. E a fine serata, dopo una cena romantica durante la quale il mio uomo mi ha fissata per ore con tutto lo stupore del mondo e a me non sembra vero, non mi sembra mai di meritarmelo.
Ma soprattutto: voglio sentirmi perfetta quando nessuno mi vede. Perfetta anche quando sono sgangherata, perchè la perfezione in fondo ha pur bisogno di accenti, se no è noiosa.
Voglio sentirmi completa, perchè dopo anni sarei un po' stanca di pensare un giorno sì e l'altro pure che mi manca sempre un pezzo. Voglio prendere tutto quello che sono, mescolarlo e scoprire che salta fuori un bellissimo ritratto. Sarò come la donna di una quadro di Picasso, che siccome ha un occhio dritto e uno storto, allora vale miliardi. Rivoglio un'epoca in cui le opere d'arte qualcuno ancora le apprezza.
Poi rivoglio le gonne larghe, con l'aria che s'infila su per le gambe e voglio che un urbanista progetti solo per me milli tombini spunta-vento così che io possa passarci sopra e giocare a fare Marilyn.
Voglio camminare per strada e sentire che tutti si voltano. E quelli che non si voltano mi vedano lo stesso.
Voglio essere moglie, madre, amante, casalinga, brava cuoca e un'ottima professionista, selvaggia e inappuntabile, forte e fragile, perfetta e naturale, morbida e solida. E che sembri che ci sono nata, mica diventata.
Una donna elegante dentro. Una così, che non ha bisogno di ferire per lasciare il segno. Nè di essere ferita.

Buona notte.

Non conosco le vostre giornate, ma io avrei bisogno che questa finisse tra due braccia sicure, o, almeno, che mi diano sicurezza. Chiudermi e vivere per una notte in un mondo migliore di questo...

Carpe diem

Non è la persona ad essere "giusta", una persona è una persona, compatibile o meno, ma è una persona... giusto è il momento, l'atmosfera, le coincidenze, i respiri, le parole, gli attimi.
 
 
Alla fine non è così difficile, la vita, basta raggiungere un proprio scopo o almeno inseguirlo, trovare quelle 2-3 persone per cui vale la pena respirare, guardare il sole e le stelle, sorridere ogni tanto, mangiare tanta cioccolata, bere un bicchiere di vino, fare l’amore con te ogni sera.

Tutti siamo in attesa di qualcosa

La donna che aspetta non si guarda dietro, non si guarda davanti. Si guarda dentro, e cresce. La donna che aspetta invoca il vento, le stelle, i mari, e culla nei suoi occhi i sogni che fanno girare la terra. La donna che aspetta sa che non è la barca, quel che lei aspetta; ma che è la barca che sta aspettando lei.

venerdì 23 novembre 2012

E di tutte le ore da un po'....

La voglia di fare l'amore delle 23:16.

Quando partiamo per la felicità?



E poi chissà che altro avevi dentro al cuore...



Tutti parlano, ma chi ha davvero capito?

Ci vuole pazienza, Penelope, ti hanno detto.
Ci vuole coraggio, Ulisse, ti hanno insegnato.
Ma che ne sa il mondo dell’amore?
Delle peripezie dell’anima, delle capriole che fa la mente?
Ci vuole passione, Penelope, per resistere al tempo.
Ci vuole determinazione, Ulisse, per conoscere l’incanto.
Il ritorno degli occhi non sempre corrisponde a quello del cuore.
Solo il ritorno del cuore non ha bisogno di occhi.


giovedì 22 novembre 2012

La (reciproca) pazienza di aspettare

Anche se non credi, qualcosa di te l'ho capito... ed è per questo che sei diventato il mio migliore amico...



E' che uno non ci dovrebbe pensare...



E' finita la notte

E' finita la notte.
Spegni la lampada fumante
nell' angolo della stanza.
Sul cielo d' Oriente
è fiorita la luce dell' universo:
è un giorno lieto
Sono destinati a conoscersi
tutti coloro che cammineranno
per strade simili.



mercoledì 21 novembre 2012

I nodi fatti bene, e quelli fatti male.

Con un nodo alla gola e un nodo al fazzoletto cercherò di ricordarmi che devo essere qualcuno e non qualcosa.
Buonanotte a tutti.
C’è una teoria che afferma che, se qualcuno scopre esattamente qual è lo scopo dell’universo e perché è qui, esso scomparirà istantaneamente e sarà sostituito da qualcosa di ancora più bizzarro e inesplicabile. C’è un’altra teoria che dimostra che ciò è già avvenuto.

martedì 20 novembre 2012

Se non mi trovi, insisti....

Prima o poi, forse, sentirai il mio grido silenzioso...

Le mie verità di oggi

La verità?
Una giornata di merda. 
E non ditemi che è una parolaccia, che sono volgare, che non è femminile e tanto meno che da me non ve lo aspettereste, perchè io sono una persona come tutte le altre, LIBERA.
Libera di poter dire quel che penso, libera di lamentarmi quando qualcosa non va piuttosto che decidere di stare in silenzio, chiusa in me stessa.
Libera di esprimere le mie emozioni, quelle brutte ma anche quelle belle, che comunque sempre un po' mi accompagnano.
Libera di avere delle esigenze e di non pensarne delle altre.
Libera di sperare che il tempo a disposizione sia ancora tanto o sparisca ad uno schiocco di mano.
Libera di pregare il mio Dio, che può essere quello di tutti o quello di nessuno, ma che io sento mio.
Libera di avere bisogno di approvazioni e, ancora più spesso, di non averne.
Libera di chiedere consigli ogni volta che lo ritengo opportuno, ogni volta che ne ho voglia, ma altrettanto libera di scegliere secondo i miei pensieri ed i miei desideri.
Libera di disegnare su un foglio il cielo nel quale poter scrivere ancora tutti i miei sogni....


C'è talmente tanta roba nella mia testa... che il mondo lo sento appena.

lunedì 19 novembre 2012

Niente è facile....

Niente è facile. Non lo è mai. Se così non fosse sarebbe tutto più semplice: niente dolore, niente delusione, niente solitudine. No, nulla di tutto questo è possibile, perché niente di ciò che realmente conta può essere facile. La gioia nasce dal sacrificio, dalle ginocchia sbucciate, dai cuori infranti. Perché ciò che ci è stato inculcato da bambini non può essere vero: non ci sono favole, non ci sono eroi o grandi imprese, c'è la determinazione di persone semplici che non si arrendono mai.

Laddove mettiamo il cuore, ogni cosa riacquista un valore diverso....

Non puoi capire il valore di ciò che perdi se non lo vivi per davvero, anche se non è sempre possibile ripartire da zero... è sentimento senza compromessi, è tutto vero... volevo che tu lo sapessi, è per te.


Una dedica speciale...

The power of imagination



domenica 18 novembre 2012

Neanche oggi ci sei....

Me ne vado a letto con l'amaro in bocca. I miei pensieri sono gratis ma costano a me una spremuta d'anima.

Anema

Il mio amore rovente come una lacrima è la stessa legge della vita. Pensavo che nei miei nascondigli, nei miei occhi pieni di canto, tu trovassi questo libro meraviglioso, che io ho scritto per te e che è la summa teologica dei miei desideri. Ti vorrei parlare dei desideri delle fanciulle, dei loro prati, delle loro selvagge giacenze e di come toccano le corde dell’amore con mani così silenziose che neppure Amore si sveglia. Tu hai sempre dormito e non ti sei mai accorto che sono venuta da te in forma d’anima e che non ti ho mai baciato perché un bacio ti avrebbe risvegliato dalla morte dell’uomo. Ma io che ti amo sono diventata immortale, e non m’importa se tu mi prendi per una mosca inutile, un insetto che ti logora il sonno. Sono io che sono logorata da te e sono diventata un tessuto così rovinato e logoro che se tu mi vedessi non mi baceresti certo. Sono in fondo l’infula di un morto e non so come faccia a vivere perché tu non mi baci mai e non puoi baciarmi perché sono la tua anima.


Alda Merini
 
 
C'è una stagione per ogni cosa
e un tempo per ogni evento sotto il cielo

Un tempo per nascere
e un tempo per morire.

Un tempo per seminare
e un tempo per raccogliere.

Un tempo per uccidere
e un tempo per curare.

Un tempo per demolire
e un tempo per costruire.

Un tempo per piangere
e un tempo per ridere.

Un tempo per il dolore
e un tempo per la gioia.

Un tempo per gettare sassi
e un tempo per raccoglierli.

Un tempo per abbracciare
e un tempo per sciogliersi dall'abbraccio.

Un tempo per guadagnare
e un tempo per perdere.

Un tempo per trattenere
e un tempo per lasciare.

Un tempo per strappare
e un tempo per cucire.

Un tempo per tacere
e un tempo per parlare.

Un tempo per amare
e un tempo per odiare.

Un tempo per la guerra
e un tempo per la pace.

C'è una stagione per ogni cosa
e un tempo per ogni evento sotto il cielo.

(Qoelet)



C'è spazio per tutti

Qui ci sarebbe qualche parola da aggiungere... mentre la canzone di prima è entrata nella mia vita da poco tempo, data la sua recente uscita, questa, invece, mi ha accompagnato in parecchi momenti... è tornata alla mia memoria in uno di quei giorni in cui senti un disperato bisogno di attaccarti a qualcosa per reggerti in piedi, di quelle volte in cui senti che stai per cadere, ma non vuoi... e ti aggrappi ad ogni tuo sogno, ad ogni tuo segno, ad ogni tuo pensiero o desiderio... e speri che, per una volta, il tempo sia tuo amico, e che ti riservi presto il domani lasciando che l'oggi diventi soltanto un brutto ricordo...
Il tempo in cui hai finito di chiedere aiuto, perchè ti rendi conto che tutti, ad un certo punto, ne avranno bisogno... e a volte diventa più importante cercare di dare una mano a chi, come te, si trova in difficoltà, e, magari, stringerla forte, così da salvarvi entrambi...


E sembra quasi una magia, quando il giorno dopo ti scopri un po' più forte di prima, un pochino più capace di prendere esempio dagli altri che sono migliori di te in quella cosa....


...e ti prometto che vedrai dalle finestre un cielo così (,) Celeste...

Qualche giorno fa, in un post, scrissi che questo era il periodo di due o tre canzoni che ascoltavo, sempre le solite... beh, non ricordo di avere mai espresso un parere a riguardo, ma dovete sapere che io amo questa donna, la sua voce, e, soprattutto, questa canzone... che trasuda amore...



Qualcuno con cui correre

Ma perché non funziona tutto come nei film? Perché gli estranei in metropolitana, invece che limitarsi a guardarti, non attaccano bottone dicendoti che hai un sorriso bellissimo? Perché dopo trent’anni, in un caffé del centro, non rincontri mai la persona per cui hai lottato? Perché le madri fanno fatica a capire i propri figli e i padri ad accettarli? Perché la frase giusta arriva sempre durante il momento sbagliato? Perché non ti capita mai di correre sotto la pioggia, di arrivare davanti al portone di qualcuno, farlo scendere, scusarti e iniziare a parlare a vanvera per poi trovarti labbra a labbra e sentirti dire: ‘non importa, l’importante è che sei qui’? Perché non vieni mai svegliato durante la notte da una voce al telefono che ti dice: ‘non ti ho mai dimenticato’? Se fossimo più coraggiosi, più irrazionali, più combattivi, più estrosi, più sicuri e se fossimo meno orgogliosi, meno vergognosi, meno fragili, sono sicura che non dovremmo pagare nessun biglietto del cinema per vedere persone che fanno e dicono ciò che non abbiamo il coraggio di esternare, per vedere persone che amano come noi non riusciamo, per vedere persone che ci rappresentano, per vedere persone che, fingendo, riescono ad essere più sincere di noi.

sabato 17 novembre 2012

Io te lo conservo sempre un posto dentro questo cuore ballerino...

Rabbia. Frustrazione. Malinconia. Impotenza. Paura. Dolore. Nostalgia. Per tutti questi motivi si può piangere. Anche in un giorno solo.
 


Non c'è silenzio con te o gemito che non sia una vittoria.

Ma la speranza non è altro che la paura di ciò che più desideriamo, in cui non abbiamo fiducia e a cui non crediamo veramente.

[...]

...l'amore, quello vero, è sempre letale. Questa forza truce, che incessantemente crea e distrugge il mondo, non interpella coloro che tocca, non chiede se a loro fa piacere o no, non si preoccupa granché dei sentimenti umani. [...] Dietro ogni vero amplesso c'è la morte, con le sue ombre che sono altrettanto intense e assolute dei lampi di luce della gioia. Dietro ogni vero bacio si nasconde il desiderio segreto di annientarsi, quel senso estremo di felicità che non scende a patti con nulla, la conspaevolezza che il vero modo di essere felici non è mai stato altro che svanire del tutto [...]

Perché il corpo ricorda, per sempre, come il mare e la terra sanno che un tempo erano la stessa cosa.

Sandor Màrai, La donna giusta
 
 

In giro c'è un analfabetismo dell'anima che nessun diploma può curare...

Quel che mi spiace è, per quanto mi sforzi, di non riuscire in ciò che gli altri fanno tranquillamente con te... ogni volta non mi arrendo, provo, ma sembra non sbastare mai...



venerdì 16 novembre 2012

La maniera di dare val di più di ciò che si dà.

Buonanotte, lettori.


E' nei giorni come questo...

E' nei giorni come questo che non sai cosa aspettarti e forse non ti aspetti niente, e arriva il tutto... il passato, il futuro ed il presente, sempre lì, per farsi stringere nelle ore. Un ricordo, un pensiero ed una speranza...
E' nei giorni come questo che non stai mai bene dove stai, e sai perfettamente dove vorresti essere, soprattutto con chi, ma cerchi di non pensarci troppo, che tanto non potrai starci per un po'...
E' nei giorni come questo che le sorprese stanno sedute al tuo fianco, e ti osservano continuamente regalando un leggero colorito rosso sulle guance... quei momenti in cui si diventa impacciati ad un nuovo sguardo, gli stessi attimi che ti regalano un sorriso ed una voglia, dentro, di baci eterni...
E' nei giorni come questo che arrivano per posta quelle notizie poco belle, quelle che ti fanno cambiare umore al ticchettio del silenzio...
E' nei giorni come questi che tutto e niente sono entrambi possibili, che il destino diventa il tuo carnefice o il solo in grado di salvarti...
E' nei giorno come questo che non vorresti andare a dormire mai, che il pensiero di lasciare qualcuno solo aggiunto al pensiero di non essere dove vorresti essere, e a quello di un nuovo sentimento che nasce e delle notizie che sconvolgono... tutta questa vita è troppa per un solo venerdì... e sai che lei non seguirà la legge del fine settimana che ti salva fino al lunedì... e domani mattina si ripartirà di qua, con me stessa, di fronte ad uno specchio, e niente di più....



giovedì 15 novembre 2012

Alza gli occhi alla speranza

Devo dirvi che sto tifando come una matta per una risposta piuttosto che un'altra, che sto lottando per togliermi queste occhiaie che mi impediscono di vedere il mio volto sereno, che ascolto due o tre canzoni da giorni, sempre quelle, ma che nulla mi ha mai letto e descritto così bene...
Devo annunciarvi che le novità non sono sempre letizie, e spesso mancano del profumo di dolcezza... che bisogna stringere forte i denti, e non solo di notte quando neppure il buio aiuta a riposare serenamente, ma soprattutto di giorno, quando il tempo è contato e non puoi permetterti grandi sbagli se non vuoi essere fuori... da cosa, non si sa... ma tu pensala così, e gli altri otterranno ciò che hanno sempre voluto: la tua totale obbedienza, la tua testa china, mentre cercano di convincerti che il mondo è tutto racchiuso in quel piccolo pezzo di terreno che vogliono mostrarti, e che non c'è altro, non ci può essere di meglio, ma neppure di peggio, che se no diventi troppo triste... perchè questa è la realtà, cercano di farti ridere per dimenticare, e non ti danno spazi per pensare, e a te sembra che non possa esistere altro, e ti illudi di una finta felicità...

...ma come si fa ad essere felici per davvero senza vedere questo cielo così celeste?

Vissi d'arte, vissi d'amore

Quando dormo molti sogni esco per strada con gli occhi aperti, ancora con la traccia e la certezza dei sogni. E mi meraviglio del mio automatismo del quale gli altri non si rendono conto. Perché passo per la vita di ogni giorno senza lasciare la mano della nutrice astrale, e i miei passi per strada sono concordi e consoni a oscuri disegni dell'immaginazione di dormire. E per la strada cammino sicuro; non vacillo, rispondo bene; esisto.
Ma quando c'è un intervallo e non devo vigilare il corso della mia marcia, per evitare i veicoli o non disturbare i pedoni, quando non devo parlare a qualcuno  né entrare in un portone vicino, mi abbandono di nuovo alle acque del sogno come una barca di carta piegata agli angoli; e di nuovo ritorno all'illusione languida che mi aveva cullato la coscienza vaga del mattino che nasceva fra il cigolio dei barrocci carichi di legumi.
Ed è allora, nel mezzo alla vita, che esistono grandi schermi per il sogno. Scendo una strada irreale della Baixa e la realtà delle vite che non esistono mi avvolge teneramente la fronte come un panno bianco di reminiscenze false. Navigo nel disconoscimento di me stesso. Dove non sono mai stato, là ho sempre vinto. Ed è una brezza nuova questa sonnolenza con la quale posso camminare, piegato in avanti nella marcia sull'impossibile.
Ognuno ha il suo alcool. Io ho alcool abbastanza nell'esistere. Ubriaco di sentirmi, mi aggiro e cammino con sicurezza. Se è l'ora, rientro in ufficio come qualsiasi altro impiegato. Se non è l'ora d'ufficio, vado al fiume a guardare il fiume, come una persona qualsiasi. Sono uguale. 
E al riparo di questo fatto, cielo mio, mi faccio costellazione di nascosto e ho il mio infinito. 


Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine
 


Le parole non sono solo parole, se accompagnate dalla giusta intonazione.

Nei miti antichi si parla di sacerdotesse, profetesse, sibille che emanano oracoli mescolando a casaccio le parole. L'essenza del mistero ispirato consiste, secondo quel genere di miti, nella combinazione della parole; che era poi anche la paraculata dell'oracolo stesso, perché se poi non si avverava potevi giustificarti che l'avevi interpretato male. Il più noto esempio di oracolo combinatorio è la risposta della Sibilla all'eroe che le chiede se vincerà la guerra. La dea risponde con le seguenti parole: battaglia, vivo, dalla, tornerai, temi, non. Che, ognuno lo capisce, può significare le due cose a seconda all'ordine che si sceglie di dare alle parole.
Perché mettere le parole nel giusto ordine è importante. E la licenza poetica di articolare frasi sconnesse non è concessa se non sei, appunto, una sacerdotessa, profetessa o sibilla del mito. La venditrice ambulante che aveva il suo banchetto sul lungomare di quest'estate, forse ci si sentiva un po' profetessa. Perché a publicizzare la sua attività campeggiava un cartello giallo con la seguente frase scritta a caratteri cubitali neri: si eseguono braccialetti col nome al momento.
Nel senso che se poi tu un momento dopo cambi nome, puoi fare un altro braccialetto.
 
 

mercoledì 14 novembre 2012

Parte la sfida

... e posso solo pensare che ho già vinto se convinco te che sei speciale...

E' sempre un "volere potere"?


Non posso mai leggere tutti i libri che voglio.
Non posso mai essere tutte le persone che voglio e vivere tutte le vite che voglio.
Non posso mai esercitarmi in tutte le abilità che voglio.
E perché lo voglio?
Io voglio vivere e sentire tutte le sfumature, i toni e le variazioni di tutte le esperienze fisiche e mentali possibili nella vita.
E sono orribilmente limitata.
 
 

Tutto ciò che vorrebbero toglierci: la dignità e la libertà.

Quello che mi fa paura, oggi come ieri, è che la vostra libertà, come la mia, non sia più neppure dignità. Io misuro la mia distanza dal Potere, quello vero, quello che siede in Parlamento, con quello che il Potere fa per se stesso. Ho ancora la forza di indignarmi per chi davanti a un sopruso alza la voce e poi la mano. E va da sè che non posso certo stare con chi fa e farà dei privilegi un fortino da riempire. Non posso e mai potrò parteggiare con chi per riempirsi le tasche deve svuotarle a chi le ha bucate. Con chi, per tutelare i suoi privilegi, quando non lavora per accumularli, fa scempio di chi diritti e felicità non ne ha. E neppure puo’ conquistarseli. Ho deciso di smettere di preoccuparmi di piacere alla gente. Che, come si dice dalle mie parti, quello che passa per la bocca aumenta, quello che passa per le mani diminuisce.

martedì 13 novembre 2012

L'ultimo spenga la luce

E’ quando smettiamo di prenderci cura delle piccole cose che facciamo gli errori più grandi.


Dio, la mia preghiera la innalzo fino a te attraverso il cuore...
perchè è l'unico linguaggio vero che ci lega...
Dona a chi amo tanto bene, tanto da traboccare,
da fuoriuscire dalle tasche, fino a sentirsi colmi di speranza,
ma mai da sprecarne.

Questa sera ho pensato di mandarti la buonanotte,
che noi, figli tuoi,
 non pensiamo mai quanto sia importante anche per te,
che viaggi nel cielo, che brilli nel cielo,
per non lasciarci mai in balia del buio accecante.


lunedì 12 novembre 2012

Senza baratti

Mi sento ridicola quando tutti hanno una soluzione ed io non ho neppure capito bene quale sia l'inizio del problema... o quando le persone riescono a lasciarsi scivolare tutto sulla pelle,
con un'impermeabilità sorprendente,
 ed io che devo, invece, stare attenta alla pioggia, che quando è troppa significa dolori del giorno dopo...

Forse devo crescere, o forse non ho capito come va il mondo fino in fondo...
e mentre tutti hanno già distolto lo sguardo, i miei occhi stanno ancora fissi su quella scapola, dove batte, forte, un cuore...
un cuore simile al mio... un cuore unico.


Novembre

Amo l'autunno,
questa stagione si addice ai ricordi.
Quando gli alberi non hanno più foglie,
quando il cielo conserva ancora al crepuscolo
la rossa tinta che indora l'erba appassita,
è dolce guardare spegnersi tutto ciò
che poco fa bruciava ancora in noi.

G. Flaubert



Non è soltanto una canzone

Questa è la mia vita, non è una prigione,
perchè la mia vita è una grande occasione.
Questa è la mia vita non è una canzone
La la la la la la la la la la
Faccio fatica a fare quello che voglio,
faccio fatica ad esprimermi al meglio.
Sono trent'anni che mi sento dire
che prima o poi qualcosa dovrà cambiare...
Ho fatto ogni lavoro per rispettare
un equilibrio etico, politico, sociale,
economico, poetico, giusto e culturale,
per dire la mia, per farmi rispettare...
Ma niente, hanno cercato di manipolarmi i sogni,
le speranze, le mie idee, il fisico e la mente:
dopotutto sono un uomo, e come l'animale segue l'animale più grande.
Io dovrei seguire chi ha il potere di decidere per me
e poi mi lascia in mutande.
Faccio fatica a trovare un pretesto,
faccio fatica ad essere onesto.
Vivo in un'ipotesi esistenziale,
sono condannato all'evasione fiscale...
Comunicare, comunicare,
questa è la parola in cui confido per salvare
una generazione, forse anche due, forse tre:
ogni uomo deve comunicare
per resistere davvero, per capire l'emisfero,
per non sentirsi solo, amare terra e cielo,
e trovare le parole per esprimere un disagio,
un'emozione, una paura... che anche la paura più grande
può svanire, se trovi la forza di difendere il tuo pensiero.
Io sono libero di dire e di fare
quello che mi pare.
Io sono libero di dire di fare,
di vivere, amare, tornare e andare lontano da te.


Ogni onda del mare ha una luce differente, proprio come la bellezza di chi amiamo.



Impara a stare da sola


Se mi chiedessero di descrivere una delle cose che amo di più, probabilmente parlerei della sera. Parlerei del silenzio che viene dopo l'ora di cena, della calma e della tranquillità con cui mi spesso mi siedo davanti alla stufa e sfoglio un libro. Parlerei delle ore che d'estate passo a osservare il sole tramontare, o di quando in inverno mi avvolgo in una coperta e conto le stelle dal caldo della mia stanza.
Parlerei di come la sera mi ha salvato la vita. Delle passeggiate che in estate faccio da sola e in compagnia. Quando verso le dieci esco di casa e cammino sotto un cielo che non è ancora notturno ma ha perso il calore del giorno. Parlerei di come ascolto i grilli che cantano, di come a volte mi siedo su un muretto e chiudo gli occhi. Parlerei di come amo l'azzurro che avvolge tutto: quando ancora non è notte e tutto si sta spegnendo piano, e io lo adoro. Adoro ascoltare la tranquillità della notte.
Ma soprattutto parlerei di quelle notti in cui mi sono sdraiata in un prato e ho pianto in silenzio, senza preoccuparmi di essere vista da qualcuno. Perché era così buio che era come non avere nessuno che mi disturbasse. E ricordo di aver fissato a lungo le stelle, quasi come per chiedere aiuto a qualcuno, e di aver cercato la stella più luminosa. Ricordo di essermi sentita aiutata dalla notte, dal blu che sembrava raccogliere piano piano le mie lacrime, una alla volta, come se fossero preziose.
Racconterei di come poi non sarei più voluta ritornare a casa, e di come dopo essere accuratamente asciugata il volto, mi sono alzato. E mi sono accorta che tutti i giorni, quando sarebbe arrivata la sera, non sarei mai più stata sola.
 
 

Notte di stelle

La notte è silenziosa... e nel suo silenzio si nascondono i sogni.

domenica 11 novembre 2012



Dubbi della domenica o dubbi della notte?

Non so che fare...
...se anche a te che passi di qua è mai capitato di dirlo, allora puoi capirmi...


Vagabondaggio

Noi viandanti siamo tutti così.
La nostra smania di vagabondaggio e di vita errabonda è in gran parte amore, erotismo.
Il romanticismo del viaggio è per metà nient'altro che attesa dell'avventura.
Ma per l'altra metà esso è impulso inconsapevole a trasformare e a dissolvere l'elemento erotico.


sabato 10 novembre 2012

Voglia di amore con leggerezza

Sento che un nuovo nome sta cercando di aprire le porte dell'amore...

Silenzio dell'anima

"E, adesso, ascolta attentamente il rumore che lasci per il silenzio che trovi..."
"E' vero, è bellissimo...."
"E' un limbo tra sogno e realtà".



Ho fiducia in te.

Un amico a distanza è pur sempre un amico. E' una persona come tutte le altre, con pregi e difetti, con giorni felici e lune storte. Con un amico a distanza parli davanti ad un computer, talvolta ad una webcam. Non bevi caffè e non fai aperitivi, non ci sono feste del sabato sera.
Un amico a distanza nella maggior parte delle volte lo conosci per caso. A me è capitato così: alcune tra le persone che ora sono importantissime nella mia vita le ho sentite, per la prima volta, pensando che il giorno dopo non mi sarei nemmeno ricordata di loro. Le conosci per caso e, quando inizi a parlarci, non immagini ancora niente di niente. Cresce di nascosto un'amicizia a distanza. Ed, a volte, è molto più difficile. Molto.
Quando capita di litigare con un amico vicino, ci si urla contro e ci si tiene il muso, ci si evita per due o tre giorni, ma spesso si fa pace, con un sorriso o con un abbraccio. Un amico a distanza non lo abbracci. Però ci litighi lo stesso, e succede davvero. Succede che per un giorno non ci si sopporti più e ci si parli un po' staccati... e poi si litiga. E sbattendo il mouse si chiude la conversazione. Però è tristissimo, perché non sai com'è la sua faccia, com'è la sua voce, come sono le sue lacrime, se ci sono, come scendono, se le asciuga o se le tiene sulle guance bagnate.
Ma la parte peggiore viene dopo: un amico a distanza non puoi abbracciarlo per fare pace. Puoi solo mandargli un altro messaggio, una sera, e chiedere scusa, e piangere senza che ti senta, e sperare che nella sua risposta ci sia tanto sentimento quanto ne hai messo tu. Leggi un cuore, e speri di non sbagliarti pensando a quanto bene ci ha messo. Non vedi le sue labbra dire "scusami", e lui non vede le tue.
Nelle amicizie a distanza ci vuole tanta fiducia. E tanto coraggio. Quando si litiga fanno mille volte più male di un litigio qualunque. Ma ho fiducia nel fatto che, quando abbracciate un amico dopo anni di parole su uno sfondo, scoprire che tutti quei pixel erano un sentimento vero... sia la fine del mondo.


giovedì 8 novembre 2012

A tentare c’è il rischio di fallire. Ma è necessario affrontare i rischi, perché il rischio più grande nella vita è non rischiare nulla. Chi non rischia nulla non fa nulla, non ha nulla e non è nulla. Può evitare la sofferenza e l’angoscia, ma non può imparare, sentire, cambiare, crescere, progredire, vivere o amare. E’ uno schiavo, incatenato dalle sue certezze o dalle sue assuefazioni. Solo chi rischia è libero.

Altri giorni che non ci fosse neppure il posto per l'ossigeno.

Certi giorni vorrei mi scorresse una bella dose di stronzaggine al posto del sangue nelle vene.

Si sentiva il mare, come una slavina continua, tuono incessante di un temporale figlio di chissà che cielo. Non smetteva un attimo. Non conosceva stanchezza. Non conosceva clemenza. Se tu lo guardi te ne accorgi: di quanto rumore faccia. Ma nel buio…Tutto quell’infinito diventa solo fragore, muro di suono, urlo assillante e cieco. Non lo spegni, il mare, quando brucia la notte.



Constatazioni prima di andare a dormire... che la notte è piena di noi.

E' bene che voi lo sappiate e che io impari a farci caso, più caso:
è bene che noi, da stasera, non ce lo dimenticheremo più...
che indietro non si torna.

La linea di confine tra il prima e il dopo è pari alla lunghezza di un nostro singolo passo:
ci è permesso di barcollare, ma mai troppo...
e anche quando cadiamo, siamo molto simili a sacchi svuotati che si portano il peso addosso fino alla fine,
 fino a toccare terra con mano, 
e non siamo più grossi di una pozzanghera d'acqua in una giornata di forti temporali,
o della luna piena che sta in cielo...
e dobbiamo imparare a fare i conti con la verità, quella nuda e cruda, quella pura,
che ti entra forte nelle narici, gelida, e arriva fino al cervello...

che possiamo essere racchiusi in un semplice ricordo,
spesso anche molto piccolo, che dura meno di un lampo,
schiacciato nel palmo di una mano,
senza troppa attenzione.

mercoledì 7 novembre 2012

Notte di luna
come un viandante
passi dall'altra parte del mare
con la tua pallida lanterna oscillante.
Io sono uno straniero,
solitario e distratto;
sul balcone lontano così tu mi incanti,
e porti via il mio cuore.

RabindranathTagore


Tra un silenzio di parole

Stasera vorrei un cuore da cullare... per sentirmi utile, almeno un po'...

Siamo liberi.....

Lasciami sciolte le mani e il cuore, lasciami libero! Lascia che le mie dita corrano per i sentieri del tuo corpo.

Pablo Neruda
 


Talvolta ciò che sembra una resa non è affatto una resa. E’ ciò che avviene nei nostri cuori. Vedere chiaramente com’è la vita ed accettarla, essendole sincero, qualunque sia il dolore, perché il dolore che si prova mentendole è di gran lunga più grande.

Oh yes...

Voglia di baci sulla schiena...


martedì 6 novembre 2012

Realtà

Non so perchè, ma mi sorprendo sempre quando posso fidarmi di qualcuno.

Metti radici nella terra così potrai ergerti alto nel cielo.
Metti radici nel mondo visibile così da poter raggiungere l’invisibile.


Il buio e la luce della notte

Io sono uno che ha conosciuto la notte.
Ho fatto nella pioggia la strada avanti e indietro.
Ho oltrepassato l’ultima luce della città.
Io sono andato in fondo al vicolo più tetro.
Ho incontrato la guardia nel suo giro
ed ho abbassato gli occhi, per non spiegare.
Io ho trattenuto il passo e il mio respiro
quando da molto lontano un grido strozzato
giungeva oltre le case da un’altra strada,
ma non per richiamarmi o dirmi un commiato;
e ancor più lontano, a un’incredibile altezza,
nel cielo un orologio illuminato
proclamava che il tempo non era giusto, né errato.
Io sono uno che ha conosciuto la notte.


Oggi non tornerà... non ci resta che vivere quello che ne rimane, mentre aspettiamo il domani.

I raggi della sera hanno una forza incredibile.
Nella quiete più totale, ti fanno realizzare che ogni giornata è unica
e che non tornerà una seconda volta.


lunedì 5 novembre 2012

Sweet dreams

Mi piace pensare cose che non dirò mai a nessuno.
Costringermi al silenzio, prendermi cura di immagini che solo io conosco e pochi altri, mentre il resto del mondo mette tutto in vetrina come fossimo televendite ambulanti.
Per questo esiste la notte, per lasciarci uno spazio tutto nostro in cui essere liberi, ma totalmente.



Je m' en souviens parfaitement

Andavo di fantasia, e di ricordi, è quello che ti rimane da fare, alle volte, per salvarti, non c'è più nient'altro. Un trucco da poveri, ma funziona sempre.



Incoraggia gli altri nei loro punti di forza e non sminuirli mai per le loro debolezze. Nel dare forza agli altri, anche tu diventerai più forte. Al contrario, mortificando gli altri, mortificherai solo te stesso. Il colore con cui dipingi una ringhiera è lo stesso colore che ti resta sulle mani.

 
 

Piccoli piccoli, ma unici.

Credersi superiori è da piccini di mente. Siamo un granuccio di vita in un universo vorticante che precipita vertiginosamente verso chissà dove.

 
 

Panchine piene di sentimento

Mi piacciono le panchine vuote ... ci immagino persone che si baciano , che si lasciano ... qualcuno vi ha letto un libro , un bambino ha dimenticato un cappellino ... ci si potrebbe scrivere un libro sulle panchine ci risiedono momenti di vita risate con un amica , la ricreazione della scuola ... credo che tutti siamo stati su una panchina a dividere qualcosa con qualcuno.

domenica 4 novembre 2012

Ogni tanto, nelle giornate di vento, scendeva fino al lago e passava ore e guardarlo, giacchè, disegnato sull'acqua, gli pareva di vedere l'inspiegabile spettacolo, lieve, che era stata la sua vita.

Amo l'autunno

Amo l’autunno, questa triste stagione si addice ai ricordi. Quando gli alberi non hanno più foglie, quando il cielo conserva ancora al crepuscolo la rossa tinta che indora l’erba appassita, è dolce guardare spegnersi tutto ciò che poco fa bruciava ancora in noi.
 


Vs


Quando ero piccola io, le cose avevano un diverso valore per me. Per una bambola non facevo i capricci, mamma me la regalava perché ero stata buona. Io volevo vedere i cartoni che tanto mi facevano sognare, volevo le favole della buonanotte. Ora quel che si desidera a poco più di dieci anni è un iphone, una playstation ultimo modello, un videogioco con cui passare ore ed ore, senza giocare più nei cortili finché non fa buio.
Io cercavo carezze, baci, sorrisi... quel che mi interessava era tutto racchiuso nel cuore. Ora quel che si vuole è lontano anni luce dall’affetto, dall’educazione, dal rispetto, dall’amore. Quel che si cerca è un qualcosa di griffato che una settimana dopo verrà dimenticato insieme a quelli che sono i veri motivi per cui si mettono radici: i valori.
 
 
Si vive con la speranza di arrivare ad essere almeno un ricordo...

Come i ricordi di ieri...


... per poi passare all'oggi e cercare di vivere al meglio,
per costruire un tempo futuro senza rimpianti...


sabato 3 novembre 2012

Ho chiamato pe sapè comm'è stu fatto!



C'è tempo per il tempo?

Fermo l'orologio ma non il tempo.
Chiudo la porta ma non la vita.
Dormo ma tengo svegli i miei sogni.
Taccio, ma l'anima parla al posto mio, augurandovi la buonanotte.



Ci sono dei posti magici, dove il vento lascia pensieri per chiunque li voglia raccogliere.

Scambiandosi i loro pensieri, gli uomini comunicano come nei baci e gli abbracci; chi accoglie un pensiero non riceve qualcosa, ma qualcuno.



Brividi lungo la schiena

Lui le passò la mano su tutte le vertebre una per una, e lei non disse "basta mi fai il solletico", anche se lui temeva che lo facesse da un momento all’altro. Invece rimase semplicemente a guardare fuori dalle tende scolorite, coi capelli che frusciavano da un lato. Lui le accarezzò la spina dorsale da cima a fondo, un pezzetto alla volta, e per tutto il tempo che gli ci volle per farlo, il suo cervello rimase assolutamente in silenzio. È a questi spazi vuoti che bisogna stare attenti, perché si riempiono di sentimento prima ancora che uno si renda conto di cos’è successo; e che si ritrovi, arrivato in fondo alla spina dorsale di lei, diverso.



Dedicato a te...



Ogni giorno è la somma di momenti indimenticabili.

Sono i piccoli avvenimenti giornalieri a fare la vita così spettacolare.
Non dimenticatelo mai.