sabato 31 dicembre 2011

Perchè l'acqua che abbiamo bevuto è acqua passata

Ci sono parole che richiedono un vero e proprio impegno. Sono quelle parole che meglio rappresentano l'idea dell'uomo infallibile, della perfezione, dell'assoluto, della speranza di poter avere un controllo generale della propria vita, per non lasciare nulla al caso, al destino o alla provvidenza. Sono quelle parole che ci fanno sentire forti ed invincibili contro il tempo, quelle che costruiscono la vela più adatta contro questo vento, che soffia così forte da far male alle orecchie. Sono quegli avverbi con un significato talmente forte da voler tenere in piedi promesse intere.
Ho smesso di credere all'eternità facilmente sbandierata dalla gente lo stesso giorno in cui mi è stata posta questa domanda: "Noi siamo abituati alla maggior parte delle cose che accadono nella nostra quotidianità e, spesso, terminiamo le nostre giornate senza porci più domande. Per esempio, siamo abituati a vedere sempre sorgere il sole e poi tramontare; ma se domani mattina il sole non dovesse più sorgere? Ci hai mai pensato? Ti sei mai chiesta, quando viaggi in autostrada di notte con i fari puntati nell'oscurità per vedere, se ad un certo punto la strada dovesse finire? Se oltre quel tratto di asfalto illuminato non ci sia un muro?". Era un uomo come me che me lo chiese, "eppure continuiamo vivere come se niente fosse, sicurissimi che ciò che abbiamo lasciato nel nostro ieri lo ritroveremo nel nostro domani".
E da quel giorno ho capito che le parole come sempre o mai prendono vita nello stesso momento in cui vengono pronunciate, ma la loro esistenza può essere lunga anche solo un semplice attimo. E non rimangono altro se non dei macigni sul cuore di chi le riceve, se non si cerca la costanza per poter rinnovare queste promesse in ogni giorno in cui il sole sorge, di nuovo per noi.

Buona fine e buon inizio

Tutti dicono che non ci siano più meraviglie nel mondo...
Allora perchè tutte le persone del mondo si radunano la stessa notte per accogliere la speranza nel nuovo anno?

Auguri a tutti


mercoledì 28 dicembre 2011

La felicità più felice

Qualcosa non diventa giusto per noi se il cuore è triste,
mentre il mondo urla che non c'è altra scelta...

Un'altra via, quella migliore, c'è, sempre...
Basta non fermarsi davanti ad un grande ostacolo,
ma avere coraggio abbastanza per saltare oltre la siepe...
e trovare l'infinito...
il nostro miglior infinito.

Buongiorno


La vita è troppo breve per svegliarti con dei rimpianti. Perciò ama le persone che ti trattano nel modo giusto, e dimentica quelle che non lo fanno. E credi che tutto accade per una ragione: se hai un’occasione, coglila.
Se ti cambia la vita, fallo.
Nessuno ha detto che sarebbe stato facile.
Promettono solo che ne varrà la pena.

martedì 27 dicembre 2011

Le cento città

Ma quando le pareti cominciano a restringersi, le facce diventano anonime.
Quando lo specchio comincia a darti del tu,
quando i marciapiedi ti provocano vertigini e la strada sembra il tuo tappeto rosso.
Metti insieme il tuo bagaglio,
riempilo di ricordi, speranze, parole, storie vissute e storie da vivere;
riempilo di emozioni, musiche, liti, illusioni d’epoca, domande e risposte.
Trovati un amico e comincia la condivisione, l’esplorazione,
vai a caso, lascia le tue lacrime sul cuscino, incontrati con la vita, scontrati con il dolore, ruba l’amore.
Non avere una meta ma cento, prova a ritornare perché il ritorno da senso al viaggio.
Pensa a Polifemo e alla sua solitudine e rispetta la solitudine altrui.
Gira intorno al mondo,
non girare con lui.
Affrancati da te stesso e dall’attesa:
per amare la vita bisogna tradire le aspettative.
Guardati intorno e guardati da chi si professa libero:
il sapore della libertà è la paura.
Solo chi ha paura della libertà ha il coraggio di inseguirla.

La sera di sempre

Lei gli disse: "Questa sera voglio far l'amore,
però prima portami a sognare".
 
 

Sorprese

Voglio un'avventura di quelle che non si dimenticano facilmente di me,
voglio cinque minuti stellari, pronti a lasciare la scia nel cielo, almeno il tempo di un desiderio...
voglio ricominciare da dove mi sono persa, per far sì che la mente non riesca più ad uscire da quel labirinto, e far vivere al cuore il tempo di un istante, dal ricordo eterno...
voglio raccogliere quante più sorprese riesco a trovare in questa breve caccia al tesoro...
Tutto questo per poter dire: "ho vissuto un attimo che vale una vita!!!"

Ne ho bisogno come l'aria fresca per congelare la paura dentro...
...ne ho bisogno come dell'equilibrio per non scivolare sul ghiaccio, come della terra sulla quale cammino, come la strada che continua senza sosta, come il verde degli alberi per l'allegria, come il profumo dei fiori per coprire l'odore della merda nel mondo...
Arriverà anche la primavera a inebriare i nostri cuori... arriverà a suo tempo, con il suo passo... e si farà riconoscere, con il canto degli uccellini e la vita che rinascerà...
...arriverà...
...ma io ne ho bisogno per me stessa, oggi...


lunedì 26 dicembre 2011

Angel

- È normale che le persone cerchino di etichettarti, lo fanno per paura. Ti temono perché non riescono a definirti.
- È questo che non capisco, io non voglio essere etichettata, chiedo troppo?
- No, ma non sempre è possibile, non sempre si ha questa possibilità.
- In che senso?
- Voglio dire che se sei una tigre ma ti comporti come un gattino ben venga, ma sarai sempre e comunque una tigre. E questo le persone lo sanno. Non puoi convincerle che sei un gattino. E contemporaneamente le altre tigri ti guarderanno con sospetto.
- Ma se la tigre non dilania gli altri gatti con i suoi morsi, allora che bisogno c'è di temerla?
- Non lo so. Dimmelo tu.
- Nessuno. Una tigre che non morde non deve far paura.
Sorrise. - E sei c
osì sicura che da un momento all'altro non ricomincerà a mordere?


I rischi della vita

A ridere c'è il rischio di apparire sciocchi;
a piangere c'è il rischio di essere chiamati sentimentali;
a stabilire un contatto con un altro c'è il rischio di farsi coinvolgere;
a mostrare i propri sentimenti c'è il rischio di mostrare il vostro vero io;
a esporre le vostre idee e i vostri sogni c'è il rischio d'essere chiamati ingenui;
Ad amare c'è il rischio di non essere corrisposti;
a vivere c'è il rischio di morire;
a sperare c'è il rischio della disperazione e
a tentare c'è il rischio del fallimento.
Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è quello di non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla, non è nulla e non diviene nulla. Può evitare la sofferenza e l'angoscia, ma non può imparare a sentire e cambiare e progredire e amare e vivere. Incatenata alle sue certezze, è schiava.
Ha rinunciato alla libertà.
Solo la persona che rischia è veramente libera.

Le scelte o non scelte

Quando la strada alle tue spalle è più lunga di quella che hai davanti, vedi una cosa che non avevi mai visto prima: la via che hai percorso non era dritta ma piena di bivi, ad ogni passo c'era una freccia che indicava una direzione diversa; da lì si dipartiva un viottolo, da là una stradina erbosa che si perdeva nei boschi. Qualcuna di queste deviazioni l'hai imboccata senza accorgertene, qualcun'altra non l'avevi neanche vista; quelle che hai trascurato non sai dove ti avrebbero condotto, se in un posto migliore o peggiore; non lo sai ma ugualmente provi rimpianto. Potevi fare una cosa e non l'hai fatta, sei tornato indietro invece di andare avanti. Il gioco dell'oca, te lo ricordi? La vita procede pressappoco allo stesso modo. Lungo i bivi della tua strada incontri le altre vite, conoscerle o non conoscerle, viverle o non viverle a fondo o lasciarle perdere dipende soltanto dalla scelta che fai in un attimo; anche se non lo sai, tra proseguire dritto o deviare spesso si gioca la tua esistenza, quella di chi ti sta vicino.

venerdì 23 dicembre 2011

Dato che ci sei

Ci sono periodi di aridità totale, quando le parole servono soltanto a comunicare... ma non emozioni...
...semplici pensieri...
che vagano nel vento, incuranti della luce del sole o dello splendore delle stelle,
per arrivare, come un eco lontano, da chi è disposto a sentire...
...a sentire che nel vibrare dell'aria c'è una mancanza lontana,
c'è la nascita di una malinconia che appanna i vetri per nascondere il dolore...
e per lasciare la possibilità ad ogni persona di poterci scrivere quei segreti che non si riescono a svelare...
e che, allo sciogliersi del freddo, non sono più visibili...
e tutto sembra tornare alla normalità...

mercoledì 21 dicembre 2011

Tutti dicono "dov'era Dio?"... ma io dico, invece, "dov'era l'uomo?"

Tutti dicono: "dov'era Dio? Perchè non ha messo fine alla strage con uno schiocco di dita, perchè non ha fatto cadere sugli empi una pioggia di braci, fuoco e zolfo?". Ma io dico invece: dov'era l'uomo? Dov'era la creatura fatta "poco meno degli angeli"? Perchè sono stati gli uomini a costruire le camere a gas, ingegneri specializzati hanno stabilito l'esatto angolo di rotazione dei carrelli dei forni per ottimizzare il tempo - niente doveva fermare il ritmo dello smaltimento; facevano i calcoli mentre la moglie sferruzzava in salotto e i figli, nei loro pigiami di flanella, dormivano nei letti abbracciati agli orsacchiotti. Sono stati gli uomini a rastrellare le persone casa per casa, a snidarle dai luoghi più nascosti; sono stati gli uomini a inondarsi le mani di sangue, a uccidere i neonati a calci, a massacrare i vecchi; uomini che potevano scegliere e non hanno scelto; uomini che - invece di scorgere nell'altro uno sguardo - hanno visto soltanto un oggetto.

lunedì 19 dicembre 2011

Preferisco andare....

Cammina,
senza interrogare la strada che ti porta,
sarò quel passo che decidi.

Cammina
senza chiedere,
lascia che ti mostri quanto è lieve il tuo andare...
sarò il vento, che sospinge l'ora e s'ingrazia il peso.

Cammina,
non ti curar dei luoghi che non sai,
delle risposte che hai già, e credi a quelle che t'incontrano
chiedendoti la fede.

Tu cammina,
guarda le tue mani colme di incenso e mirra
per il bimbo ch'eri...
portalo con te, sotto la pelle indurita.

Sarò vita, che ti precede...

Malinconia....

Quando divento malinconica mi preparo il caffè con l'acqua.....

mercoledì 14 dicembre 2011

Eterna presenza... nel cuore

Non importa che non ti abbia,
non importa che non ti veda.
Prima ti abbracciavo,
prima ti guardavo,
ti cercavo.
Oggi non chiedo più
né alle mani, né agli occhi,
le ultime prove.
Di starmi accanto
ti chiedevo prima,
sì, vicino a me, sì,
sì, però lì fuori.
E mi accontentavo
di sentire che le tue mani
mi davano le tue mani,
che ai miei occhi
assicuravano presenza.
Quello che ti chiedo adesso
è di più, molto di più,
che bacio o sguardo:
è che tu stia più vicino
a me, dentro.
Come il vento è invisibile, pur dando
la sua vita alla candela.
Come la luce è
quieta, fissa, immobile,
fungendo da centro
che non vacilla mai
al tremulo corpo
di fiamma che trema.
Come è la stella,
presente e sicura,
senza voce e senza tatto,
nel cuore aperto,
sereno, del lago.
Quello che ti chiedo
è solo che tu sia
anima della mia anima,
sangue del mio sangue
dentro le vene.
Che tu stia in me
come il cuore
mio che mai
vedrò, toccherò
e i cui battiti
non si stancano mai
di darmi la mia vita
fino a quando morirò.
Come lo scheletro,
il segreto profondo
del mio essere, che solo
mi vedrà la terra,
però che in vita
è quello che si incarica
di sostenere il mio peso,
di carne e di sogno,
di gioia e di dolore
misteriosamente
senza che ci siano occhi
che mai lo vedano.
Quello che ti chiedo
è che la corporea
passeggera assenza,
non sia per noi dimenticanza,
né fuga, né mancanza:
ma che sia per me
possessione totale
dell'anima lontana,
eterna presenza.

(Pedro Salinas)


A volte

A volte pretendiamo troppo da noi stessi... ci chiediamo sempre di più, senza mai dirci grazie... e senza mai chiederci scusa... perchè, se ci pensiamo bene, sono più le volte che feriamo noi stessi che gli altri...

Ed oggi è uno di questi giorni...

Ho visto correre il tempo, ahimè, quanti anni e mesi e giorni, in mezzo a noi uomini, cambiandoci la faccia a poco a poco; e la sua velocità spaventosa, benchè non cronometrata, presumo sia molto più alta di qualsiasi media totalizzata da qualsiasi corridore in bicicletta, in auto o in aereoplano-razzo da che mondo è mondo.
 
 

Giorni strani

sabato 10 dicembre 2011

I sogni da sveglia


I sogni sono fatti di tanta fatica.
Forse, se cerchiamo di prendere delle scorciatoie,
perdiamo di vista la ragione
per cui abbiamo cominciato a sognare
e alla fine scopriamo
 che il sogno non ci appartiene più.
Se ascoltiamo la saggezza del cuore
il tempo infallibile ci farà incontrare il
nostro destino.
Ricorda:
“Quando stai per rinunciare,
quando senti che la vita è stata
troppo dura con te,
ricordati chi sei.
Ricorda il tuo sogno”.
 
E se tu dormissi, e se nel sonno sognassi, e se nel sogno andassi in paradiso e lì cogliessi un fiore bello e strano, e se al tuo risveglio avessi quel fiore in mano?
 
 
 

venerdì 9 dicembre 2011

Conquista di sè

Sono le grandi conquiste che hanno fatto di un uomo una leggenda, di un idea un' istituzione.
Mi hanno insegnato questo.
La storia ci parla continuamente di grandi uomini, di grandi donne, di grandi rumori e di grandi stermini, che hanno dovuto combattere per conquistare qualcun altro.
Quello che la storia mi ha insegnato l'ho letta sui libri o mi è stata narrata.
Quello che invece la vita mi ha mostrato è stato un uomo che è arrivato in questo popolo, privo di armi, ed ha insegnato ad ognuno dei miei guerrieri, fieri e valorosi, a combattere se stessi per conquistare la propria anima.

Ridere e sorridere dei guai

Ridi sempre, ridi, fatti credere pazzo, ma mai triste. Ridi anche se ti sta crollando il mondo addosso, continua a sorridere. Ci son persone che vivono per il tuo sorriso e altre che rosicheranno quando capiranno di non essere riuscite a spegnerlo.


giovedì 8 dicembre 2011

Grazie alla vita e grazie a voi

Tutto ha contribuito a formarti come sei e ad insegnarti quello che sai.
Accetta per questo tutto quello che hai alle spalle: ringrazia la Vita per ogni cosa che ti è successa.
Tu oggi sei ciò che sei, grazie alle esperienze passate.

lunedì 5 dicembre 2011

È meglio soffrire come ho già fatto in precedenza... È meglio che mi lecchi le ferite come ho fatto in passato.
Soffrirò giorno e notte, notte e giorno. E questo potrà durare settimane, mesi, forse anche un anno.
Finché una mattina, al risveglio, mi renderò conto che sto pensando a qualcosa di diverso, e capirò che il peggio è ormai passato. Il cuore è affranto, ma si riprenderà e riuscirà a scorgere ancora la bellezza della vita. È già successo in precedenza e accadrà di nuovo...

La vita è una ruota che gira e finchè noi non troveremo il coraggio di staccarci dal bordo già segnato, continueremo a vedere uno spicchio di verità per volta...
Soltanto quando ci spingeremo fino al centro ci libereremo da una scelta prestabilita, dalla sola possibilità di andare avanti o di restare fermi, perchè indietro non si torna...
Solo allora sceglieremo veramente la nostra direzione.

Chi ama aspettandosi qualcosa in cambio perde il suo tempo

Fate che chiunque venga a voi se ne vada sentendosi meglio e più felice. Tutti devono vedere la bontà del vostro viso, nei vostri occhi, nel vostro sorriso. La gioia traspare dagli occhi, si manifesta quando parliamo e camminiamo. Non può essere racchiusa dentro di noi. Trabocca. La gioia è molto contagiosa.

domenica 27 novembre 2011

Buona domenica

Fate attenzione, vegliate, perchè non sapete quando è il momento. E' come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all'improvviso, non vi trovi addormentati.

sabato 26 novembre 2011

Cuore di ragazza

Lo appenderò in camera come se fosse un trofeo, il più importante degli ultimi mesi, quello che mi ha spinto al di là della soglia, del confine con la paura, con il dolore... che mi ha aiutato a rimettermi in piedi, a farmi trovare il più giusto equilibrio, anche quando non riuscivo negli obiettivi e, soprattutto, quando mi sentivo sola... perchè sarebbe bello addormentarsi la sera con il cuore in pace, stringendo la mano di qualcuno per sconfiggere il freddo inverno che, piano piano, entra dalle fessure delle finestre... e da quelle della vita... ma in quelle notti in cui manca l'aiuto esterno e la vita sembra soffocarti tra i suoi cuscini... è proprio in quelle notti che voglio sentire questa luce di speranza, questa lanterna che qualcuno o qualcosa ha acceso, scandarmi lungo la schiena, attraverso la pelle, incontrando le mie ossa, fino all'ultimo centimetro di me... per poi tornare su e non lasciar freddare la vitalità del mio cuore...

E' il più bel dono che il destino potesse farmi in questo momento...
è il più coraggioso sforzo al quale Dio potesse sottopormi...
è la cosa più giusta che io potessi fare per me stessa...
e mi ripeto che per tutto ciò in cui non sono riuscita oggi, mi ridarò una possibilità nel mio domani...

La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri. E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri. Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili, di finire alla mercè di chi ci sta di fronte. Non ci esponiamo mai. Perché ci manca la forza di essere uomini, quella che ci fa accettare i nostri limiti, che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto.
Io amo la semplicità che si accompagna con l’umiltà. Mi piacciono i barboni. Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle, sentire gli odori delle cose, catturarne l’anima. Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo. Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore. (Alda Merini)

Svanì per sempre il sogno mio d'amore....

martedì 22 novembre 2011

Ed e' giá mattina...

E' una di quelle sere in cui diventa difficile riempire il silenzio con le giuste parole... per questo esistono i sogni....

lunedì 21 novembre 2011

È assurdo pensare che a volte le cose
non vadano bene e vadano rese.
È assurdo pensare che giunti a un traguardo
neanche ci arrivi e diventa un ricordo...
e paradiso è la nostra memoria
per non perderla mai più...
e penso alle risate a quanta gioia
che non toccheranno mai,
nessuno mai...

mercoledì 3 agosto 2011

'A vita è tosta e nisciun' t'aiuta. O meglio c'sta chi t'aiuta, ma una volta sola... pè putè di': "T'aggio aiutato".
Spesso nella vita e nel lavoro essere gentili ed educati viene scambiato per una debolezza. Aggressività uguale forza. Mia madre mi ha sempre insegnato che più grande è il coltello più piccolo è l’uomo.

sabato 30 luglio 2011

Gli errori insegnano!!!

A volte bisogna commettere un grande errore per capire qual è la cosa giusta da fare.
Ci sono giorni che sei così impegnato a cercare di sorreggere un mondo che, in realtà, dovrebbe stare in piedi da solo... che ti guardi e dici "possibile che non mi accorgo dove sto sbagliando?"....

venerdì 29 luglio 2011

A volte tentiamo di mentire a noi stessi, per trovare quel po' di sollievo che non sappiamo dove altro cercare, e ci proviamo con tutte le nostre forze, ma troppo spesso ci dimentichiamo che la notte ci mette di fronte a chi siamo, realmente... si rompono tutti gli specchi e cadono giù tutti i veli...

lunedì 25 luglio 2011

domenica 24 luglio 2011

"Hai ragione, parlo come un cuoco, non come un Dio. Ma sai perchè ti ho chiesto una storia d'amore? Perchè ho paura dell'amore che ho dato agli uomini. E sai perchè ne ho paura? Perchè io sono così dentro all'amore da non vedere altro, da non capire altro. E per loro forse è troppo..."

Il cuore non ha rughe


 
Non lasciare che il tempo scorra via inutilmente.

Ogni istante che ti è stato dato da vivere è una gemma preziosa di cui avere cura. Ogni attimo che ti è stato donato per respirare, amare ed andare in cerca della tua felicità e di quella degli altri non deve mai essere gettato al vento.

Il tempo scorre via veloce e non è detto che ti d...
ia un altra opportunità di fare domani quello che non sei stato in grado di realizzare oggi.

Se vuoi bene a qualcuno stringilo forte al cuore e diglielo senza vergognarti delle tue emozioni.

Abbraccialo a te e non dare mai per scontata la sua presenza. Vivilo come un regalo raro che hai ricevuto dal destino e sappilo amare come ami te stesso.

La vita è un fiore bello ma delicato. La vita va curata ed amata. La vita deve essere condotta sulla strada dell'amore e vissuta non solo per noi stessi ma anche per gli altri.

Ama. Ama con tutto il tuo cuore. Spendi il tuo tempo nell'amore e vedrai che non ne andrà perduto nemmeno il minimo frammento.

Abbraccia i tuoi genitori. Stringi tra le tue braccia i tuoi fratelli e le tue sorelle e sii loro di sostegno quando avranno bisogno di te.

Non voltare mai le spalle ai tuoi amici e se ti capita di discutere con loro non lasciare che la rabbia distrugga un sentimento tanto bello tanto meraviglioso come quello dell'amicizia.

Sii tu il primo a porgere la mano se il tuo amico non lo fa. Il rancore non fa altro che portare altro rancore ed i vostri cuori potrebbero prendere due strade diverse e non rincontrarsi più.

Il tempo passa e non torna indietro. Il tempo scorre e lascia traccie su cui, a volte, non si può più tornare a camminare.

C'è un unico modo per non sprecarlo, viverlo nell'amore sempre e per sempre....
Bisogna sempre sapere quando una fase giunge alla fine. Concludere un ciclo, chiudere un uscio, terminare un capitolo: non importa come lo si definisca, ciò che conta è lasciare nel passato quei momenti di vita che sono finiti. 

sabato 23 luglio 2011

"La casualità è soltanto il travestimento assunto da un Dio che vuol passeggiare in incognito per le strade del mondo".

Il caso è variazione, fantasia, umiltà della ragione; il caso ridimensiona il rigore dei fatti, il senso della storia, la presunzione umana di aver afferrato per le ali l'aquila del mistero. E così, ogni volta si ricomincia da capo, ogni volta torna tutto in discussione. Perchè? Perchè la felicità per gli uomini è nel non arrivare mai: trovare il limite, che da lì in poi non c'è più niente da scoprire, sarebbe per loro la fine; e se il mondo si fosse creato da solo, le sue leggi, incalcolabili ma non infinite, prima o poi verrebbero tutte svelate e calerebbe la notte della ragione e dell'anima.
A volte la vita prende le sembianze di un sogno e devi ricominciare tutto da capo come un neonato stupito e incredulo di non trovare la mammella della madre.

Vecchioni spiega il significato dei nastrini arancioni

giovedì 21 luglio 2011

Buona notte, papà

Caro papà,
  dopo questo tempo passato nel silenzio, sento ancora la forza che mi spinge a scriverti, come un bisogno mai saziato.
Non so se ti manderò mai questa lettera né se mai ti capiterà di girare un intero universo, per finire a leggere queste umili parole. Chissà se penserai che potrebbero essere parole uscite dal sentimento di una figlia qualsiasi o proprio dalla tua.
Non so se è vero che certe cose accadono per una ragione, se questo destino è davvero già scritto o siamo noi a scegliere… non so se… tutti questi “se” come mille dubbi che invadono la mente e annebbiano il cuore… quanti “se” sono nati nelle notti insonni, nelle ore di solitudine e perfino nei sogni, gli stessi che avrebbero dovuto sorreggere l’edificio del mio futuro. Quando ho visto che le fondamenta non erano abbastanza solide, ho deciso di vivere in una capanna, giorno per giorno. L’ho decorata con i fiori più profumati e più colorati, frutti della mia semplice vita su questa terra, ho scritto sulle sue pareti le parole di quei poeti che porto incise nell’anima e sulla porta ho appeso un sorriso di cartone, che, dovresti vedere, quanta felicità trasmette quando i raggi del sole si infrangono e poi riflettono, fino a disperdersi negli angoli bui dell’universo…
Passa il tempo e lui racconta una storia mentre io vivo la mia, lui scorre in silenzio ed io gli lascio le mie domande per farle trasportare lontano, verso quei “perché” che aspettano una spiegazione, di quelli che aspettano anche, pazientemente, per ore, con il numerino stretto nella mano, di fronte allo sportello d’attesa… ma chissà com’è che, quando è il loro turno, arriva sempre l’ora di chiusura… ma loro sono proprio come me, testardi, e ad ogni nuova alba sono lì, pronti per un nuovo aspettare, sperando sempre che sia l’ultimo…

Penso che ci siano stati dei giorni pieni di colpe senza padrone, di fatti che accadono e non serve buttarsi sotto la macchina del destino nella speranza di salvarsi ancora, e di momenti di apparente leggerezza e superficialità, mentre dentro si moriva… nel pieno silenzio. E in questi giorni mi sono domandata quali fossero i miei errori, se quelli di una persona, perdonabili con un bacio sulla fronte o una carezza sul viso, o quelli di una figlia, che rimangono come nodi in gola, come massi nello stomaco, mentre un genitore cerca di sorridere per non ferire quel piccolo cuoricino, figlio del proprio… e non ho mai trovato una risposta… mi sono sempre raccontata che io ero rimasta quella bimba, sempre felice di vederti, anche solo per un attimo, che viveva attraverso i tuoi occhi e che restava incantata ad ascoltare le tue storie, che raccontavi fino a che non diceva basta… quella bimba che all’età di tre anni si aggrappava ai tuoi pantaloni per rimanere in piedi e che crescendo avrebbe avuto bisogno di un cuore da capire… ma perché oggi la tua voce è così loquace ed il tuo cuore un silenzio assoluto? Ho cercato con gli anni di spiegarti le mie ragioni, ho tastato mille terreni, ho udito mille voci, ho pregato nelle ore più calde del giorno, per avvicinarmi un po’ di più a te e capire… capire dove sei sparito, dove sta quel papà che io continuo a vedere e a cercare mentre lui non fa altro che annientarsi, dove è stata la scintilla, se è stata anche colpa mia… vorrei spiegarti che cadere è un diritto e che anche un uomo può essere fragile, vorrei farmi sentire vicino per ricordarti quei giorni di sofferenza quanto quelli di gioia, passati insieme, in tutte le stagioni dell’anno, tra il caldo lieve e soffocante, tra il freddo di Natale e quello del gelo… e vorrei che tu sapessi che ti ho sempre perdonato, anche quando per un breve tempo ho creduto di non esserne in grado di voltare pagina… e se accantono i miei “vorrei” non resta che il bene che non cambierà mai…

Forse non lo sai, ma pure questo è amore….


Sai che ho voluto bene
sai che ho amato e che amerò
sai che so già chi sono
chi son stata e chi sarò
sai che so ciò che voglio
e sai che ce la farò
ma quanto tu mi hai dato, questo no.
E ti chiedo perdono
se ogni tanto anch'io
ti deludo con un pianto o un addio
Tutti i "se" non sono che schegge di vetro, limatura di ferro, zucchero che si appiccica sotto le scarpe e scricchiola.
E' lo stesso scricchiolio delle catene che mi avvolgono da anni. A volte le sento strette fino ad entrare nella carne, a volte sono più sciolte e riempiono la stanza con rumore di ferraglia. Con quelle stesse catene, la sera mi siedo di fronte al fuoco e immagino di averti accanto.

Chi vede non vede niente.
Fragile!
Fino ad allora avevo collegato questa parola soltanto alle scatole che contenevano oggetti facili da rompere. Non avevo mai immaginato che tra me e il vetro ci fosse qualche tipo di relazione, che anche io potessi essere un lampadario di Murano o un bicchiere di cristallo - qualcosa insomma che potesse andare in mille pezzi.
Ero davvero fragile?
Sì, ero fragile.
Veniva davvero da mio padre questa fragilità?
Non ho mai saputo rispondermi.
Non alzarti un giorno senza sapere che fare.
Non alzarti un giorno fingendo di essere quel che non sei.
Non alzarti un giorno con la paure delle cose che devi fare, e dei sogni che vorresti seguire.
Non alzarti un giorno senza ascoltare dentro anche quello che ti dà cruccio.
Non alzarti un giorno senza pensare che c'è qualcosa che tu puo
i fare per qualcun altro.
Non alzarti un giorno giudicando gli altri intorno a te, invece di capirli. Forse la felicità altrui è differente dalla tua.
Non alzarti un giorno senza ringraziare per viverne un altro ancora.


mercoledì 20 luglio 2011

Prego perchè ogni mia lacrima possa essere un tuo sorriso....
 
 
Perchè le parole cambiano quando cambia la vita. Anzi le parole cambiano insieme alla vita e vanno a significare la tua tragedia o la tua commedia. E sono belle, nel loro arrancare di secoli per farsi sempre più chiare, più vicine al tuo sentimento.

Corrooo, che il dovere mi chiama!!!


Buongiorno, mondo

Dio ha dato alla terra il soffio che la nutre.
Il suo alito dà vita a tutte le cose.
E se egli trattenesse il suo soffio, tutto si annienterebbe.
Questo soffio vibra nel tuo, nella tua voce.
E' il soffio di Dio che tu respiri e non lo sai.

Teofilo di Antiochia

16/07/2011


E' stata un'emozione unica, lo ricordo, quel brivido che mi ha percorso, lungo la schiena, lungo la pelle, lungo il cuore... amo e credo così tanto in questa canzone, che vorrei il mondo potesse conoscerla come la conosco io... Voglio essere quel ragazzo e tutti quelli come lui, che si affacciano al mondo, con una speranza in più...

venerdì 11 marzo 2011

Lascio che i pensieri si succedano sotto la penna nello stesso ordine in cui i temi si sono presentati alla mia riflessione: così potranno rappresentare meglio i moti e il cammino della mia mente.


Chi non rinuncia alle favole....

La scarpa che sta bene ad una persona sta stretta ad un'altra: non c'è una ricetta di vita che vada bene per tutti.


Non essere come il bambino in 'tutti' i modi, bambino,
Perchè il bambino nella sua impaziente curiosità apre il bocciolo,
E il fiore che così voleva vedere
è perso per tutti e per sempre sulla terra.

...Lasciati sbocciare,
Senza manipolazione, nemmeno da parte tua.
Lascia che la vita sbocci intorno a te
Senza manipolazione da parte tua.

Eliminando l'impazienza, lascia che la tua curiosità
Giochi lievemente su questo dolce sbocciare,
Essenziale per il fiore di te stesso,
Perchè tu, la tua vita e il mondo siete una sola cosa.

Se solo proverai questo lento sbocciare, bambino,
Allora la tua fioritura sarà
Più di quanto tu possa mai immaginare,
E di quanto tu abbia mai desiderato e sperato essere.


(C.R. Rogers, da "Da persona a Persona")


Dare è la più alta espressione di potenza. Nello stesso atto di dare, io provo la mia forza, la mia ricchezza, il mio potere.Questa sensazione di vitalità e di potenza mi riempie di gioia. Mi sento traboccante di vita e di felicità. Dare dà più gioia che ricevere, non perché è privazione, ma perché in quell’atto mi sento vivo.

(L’arte di Amare, Erich Fromm)


L'amore per sè e per il mondo

Ama te stesso in ogni tua singola parte,

ama la mente, ama il corpo, ama i limiti e le paure...

L'amore per se stessi sfocierà a sua volta nell'Amore per gli altri.

Ogni sguardo che incontrerai sarà un tuo sogno,

una parte di te che ti sorride di rimando.

Fai dell'Amore la melodia della tua esistenza,

donalo in ogni istante, in ogni singolo respiro.

Sii tu stesso Amore

e quando guarderai il mondo attraverso i suoi occhi,

vedrai che tutto è uno,

saprai che sei nel Tutto

e vedrai in ogni cosa l'infinito,

persino in te stesso.