giovedì 21 luglio 2011

Fragile!
Fino ad allora avevo collegato questa parola soltanto alle scatole che contenevano oggetti facili da rompere. Non avevo mai immaginato che tra me e il vetro ci fosse qualche tipo di relazione, che anche io potessi essere un lampadario di Murano o un bicchiere di cristallo - qualcosa insomma che potesse andare in mille pezzi.
Ero davvero fragile?
Sì, ero fragile.
Veniva davvero da mio padre questa fragilità?
Non ho mai saputo rispondermi.

2 commenti:

  1. Il cristallo... tanto meraviglioso quanto delicato. Dalle mille sfacettature. Può regalare un raggio di luce oppure frammentarsi con una vibrazione troppo intensa. Ma una volta volta rotto tagliarsi diventa la cosa più semplice di questo mondo. Ti sei mai tagliata con il cristallo?

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  2. E' la magia del vetro …
    proteggere senza imprigionare ...
    stare in un posto e poter vedere ovunque,
    avere un tetto e vedere il cielo ...
    sentirsi dentro e sentirsi fuori, contemporaneamente ...
    un’astuzia, nient’altro che un’astuzia ...
    se lei vuole una cosa e però ne ha paura
    non ha che da mettere un vetro in mezzo ...
    tra lei e quella cosa ...
    potrà andarle vicinissimo
    eppure rimarrà al sicuro ...
    Non c’è altro ...
    io metto pezzi di mondo sotto vetro
    perché quello è un modo di salvarsi ...
    si rifugiano i desideri, lì dentro ...
    al riparo dalla paura ...
    una tana meravigliosa e trasparente...

    Eppure quando si rompe il vetro sa come essere tagliente... e così il cristallo...

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