giovedì 28 novembre 2013

Il dolore è forte

Stamattina in quel bagno, dentro quella vasca, ho avuto come l'impressione di avere tre cuori: uno che mi batteva forte nello stomaco, uno nel petto ed uno in gola. E mi sono domandata soltanto se le paure diventino altre con gli agli anni o se semplicemente si trasformino con noi. Perchè sono di nuovo piena di paure, ma non so più quelle di allora...

lunedì 25 novembre 2013

domenica 24 novembre 2013

Le panchine custodiscono migliaia di storie meravigliose, ricordi di mani che si cercano, promesse mai mantenute, baci improvvisi. Tutti ne abbiamo una sulla quale il cuore è ancora seduto.

Potrete rispondere anche con un solo controesempio, e tutta la teoria cadrà.

E' che in certi momenti le persone dovrebbero fare molta più attenzione a ciò che dicono. C'è una ragione se tutti ti ripetono "morditi la lingua", piuttosto che "non sono affari tuoi" o "pensaci su dieci volte prima di parlare". C'è un perchè. Perchè certe questioni non sono di dominio pubblico. Certo, non voglio dire che ognuno non sia libero di pensarla un po' come gli pare, di dare anche la sua opinione, penso che tutto questo, se fatto con il minimo di rispetto necessario, sia sempre ben accetto. Mentre quello che proprio non riesco più a soffrire è il giudizio gratis, quello del momento, quello fatto per ferire consapevolmente, quelle parole dette per far intendere che tutto ciò che fai è sbagliato, sempre e comunque, che c'è chi è migliore di te in ogni situazione, bella o brutta che sia. In una giornata di sole o di pioggia, di neve o di grandine, ci sarebbe sempre qualcuno che saprebbe se è il caso di aprire l'ombrello o l'ombrellino, se e quale colore rifletterebbe meglio i raggi del sole mentre saprebbe respingere le gocce di pioggia. Ti dicono "c'è sempre una soluzione giusta per tutto": ora vorrei soffermarmi un attimo sull'accostamento di queste parole e fare giusto due domande. C'è sempre davvero una soluzione per tutto? E chi decide cosa è giusto e cosa è sbagliato? Ma ancora meglio: di fronte ad un bivio forse riusciamo a salvarci, ma quando ti trovi di fronte ad un numero di scelte possibili molto maggiori di due, beh, allora ditemi, esiste una scala gerarchica possibile da applicare in tutte le occasioni che permetta sempre a queste persone di giudicare cosa sia meglio e cosa peggio, con la certezza assoluta con la quale ti espongono il loro credo?

Così mi racconto ...


Così è la mia vita, un affresco molteplice e variabile che solo io posso decifrare e che mi appartiene come un segreto. La mente seleziona, esagera, tradisce, gli avvenimenti si sfumano, le persone si dimenticano e alla fine rimane solo il percorso dell’anima, quei rari momenti di rivelazione dello spirito. Non interessa ciò che mi è accaduto, ma le cicatrici che mi segnano e mi distinguono. Il mio passato ha poco senso, non vedo ordine, chiarezza, propositi nè cammini, solo un viaggio alla cieca, guidata dall’istinto e da eventi incontrollabili che deviarono il corso del mio destino. Non ci fu calcolo, solo buoni propositi e il vago sospetto che esista un disegno superiore che determina i miei passi. Finora non ho condiviso il mio passato, è il mio ultimo giardino, su cui non si è affacciato neppure l’amante più intruso. Tu prendilo, forse ti servirà a qualche cosa.

C'è gente convinta

C'è gente così, gente convinta che tutti i dolori si assomiglino e che esistano formule e intervalli di tempo per superarli. La filosofia stoica della mia Nini è più adeguata in questi casi: "La sofferenza ci chiama, stringiamo i denti", diceva. Un dolore così, dolore dell'anima, non si elimina con medicine, terapie o vacanze; un dolore così lo si soffre, semplicemente, fino in fondo, senza attenuanti, come è giusto che sia.

sabato 23 novembre 2013

Nelle città senza mare...

Nelle città senza mare, chissà a cosa si rivolge la gente per ritrovare il proprio equilibrio.

giovedì 21 novembre 2013

Forse sbaglio continuamente solo perchè voglio essere come sono.

Forse non piango, ma fa male. Forse non lo dico, ma lo sento. Forse non lo dimostro, ma mi importa.

Non ci può essere amore se non si è se stessi con tutte le proprie forze...

"E lei: Tu credi che l’amore sia dedizione assoluta, rinuncia di sé. Era lì sul prato, bella come mai, e la freddezza che induriva appena i suoi lineamenti e l’altero portamento della persona sarebbe bastato un niente a scioglierli, e riaverla tra le braccia… Poteva dire qualcosa, Cosimo, una qualsiasi cosa per venirle incontro, poteva dirle: “Dimmi che cosa vuoi che faccia, sono pronto.” e sarebbe stata di nuovo felicità per lui, la felicità insieme senza ombre. Invece disse: “Non ci può essere amore se non si è sé stessi con tutte le proprie forze."

Chi non l'ha mai pensato?

Ehi, tu. Tu che leggi. Dimmi, quante volte hai pensato di essere sbagliata? Di non valere niente? E quante volte hai pianto di notte, in silenzio, o chiusa in bagno? Tantissime sicuramente. E dimmi invece, quante altre volte ti sei alzata dal letto, o uscita dal bagno, asciugandoti le lacrime, sforzando un sorriso? Quante volte ti sei rialzata, da sola, con le tue uniche forze, continuando la tua vita come se niente fosse? Tantissime scommetto. Visto? Sei una guerriera, hai la forza di trascinarti in salvo da sola. Niente può abbatterti, e se qualcosa, un giorno, dovesse farlo, sarebbe comunque per poco: sarai in grado di scrollarti la polvere di dosso e continuare a combattere. Non pensare più di non essere mai abbastanza, o di non essere bella, magra, intelligente e tutto il resto. Non pensarlo mai più. Sei te stessa, e basta. E sei perfetta così. Ognuno di noi è nato con uno posto in questo mondo. Tu troverai il tuo, prima o poi. E’ una promessa che ti faccio. E nel frattempo non smettere mai, mai, mai di combattere per ciò che ti rende felice, costi quel che costi.

mercoledì 20 novembre 2013

Fortuna che nessuno si aspetta nulla da me...

Panico da foglio bianco quando uno ha mille di cose da dire. Strana la vita eh? Se non ho nulla dire quel foglio bianco può restare tale e nulla potrà tangere la mia tranquillità... quando invece ho mille cose da dire, ma non le parole, ecco che mi prende l'ansia da prestazione...
Giuro che ho la schiena rotta, la testa spenta ma i pensieri sempre e costantemente accesi...
E il cuore, tu mi domandi?
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martedì 19 novembre 2013

Ma la tranquillità qui non è di casa?

Non c'è un giorno di tranquillità, neppure a pagarlo... e se ti dicono di comprarlo, sta sicuro che ti mancheranno i soldi!!!

sabato 16 novembre 2013

E allora tu, cosa farai?

Chi tornerà per ribadirti semplicemente che se n'è andato dalla tua vita. Chi tornerà da te per riconsumarti ancora un po’ il cuore e poi riandarsene. Chi tornerà per rubarti un ultimo sorriso o un' ultima lacrima. Chi tornerà per dirti che senza di te sta meglio, per il troppo orgoglio, anche se in realtà muore dentro. Chi tornerà per dirti che ti ha amato, ma che ora non ti ama più. Chi tornerà da te per un ultimo abbraccio, perchè ha capito che quel calore che emani lo emani solo tu. Chi tornerà solo per insultarti, e tu con molta tranquillità e l'indifferenza di sempre incasserai senza problemi. Chi tornerà da te per chiedere perdono, per chiederti di riaprirgli di nuovo le porte del tuo cuore, perchè ha capito che senza di te non può andare avanti, che senza di te la vita è nuvolosa, e tu allora che farai?

Chi non conosce se stesso...

Chi non conosce se stesso è sempre preoccupato dell'opinione che gli altri hanno di lui. Tutta la conoscenza di sè è soltanto uno schedario in cui hai raccolto le opinioni della gente. L'immagine che hai di te stesso è creata dagli altri. Ma la gente cambia opinione su di te secondo come tira il vento, così tu sarai sempre in ansia, in balia delle idee degli altri.

giovedì 14 novembre 2013

Al limite poi...

Sai quando scopri di essere al limite? Quando un giorno, per una stupidata, ti vengono le lacrime agli occhi.
Quando una parola di troppo, un gesto insignificante ti colpiscono a fondo.
Non significa essere fragili o deboli, significa aver sopportato troppo a lungo.
Aver detto sì al posto di no.
Aver risposto sempre “sto bene”. Aver sorriso al posto di piangere.
Non sei debole se un sorriso in meno può rovinarti una giornata. Hai solo sofferto troppo.Non sei debole.

Tutto il resto è ancora nulla, o forse solo non lo conosciamo


Tutto il resto era ancora nulla. Inventarlo - questo sarebbe stato meraviglioso.


lunedì 11 novembre 2013

giovedì 7 novembre 2013

La troppa fretta è nemica del buono che c'è intorno

E' nel momento in cui ti senti ascoltata che le cose vanno meglio, sai che c'è un faro, qualcosa nel buio che ti tende la mano e dice "sono con te" - Ma quando nessuno al mondo ti ascolta, rimani sola? - Rimani con te e ti senti la peggior compagna di viaggio. - Ed il viaggio finisce. - Forse non è mai iniziato. - Abbiamo perso troppi treni? - Abbiamo solamente sbagliato nel tentare di scavalcare le fermate.

Sulle note della vita

Sto imparando che non serve sempre saper vedere una ragione, che si può essere nudi e scalzi di qualsiasi ragione e non per questo essere meno veri di un fuoco acceso nella notte.

Assurdo sì...


Assurdo cosa accadde
quando ti vidi per la prima volta.
Portavo un cuore entrando nella stanza,
ma uscendo non lo avevo più.

martedì 5 novembre 2013

Resterà tra i migliori, comunque...

Poi credi che sia un giorno qualsiasi, ed invece arrivi in facoltà e ti senti dire "lo sai che è morto il Prof. ***?". E resti senza parole... e le finisci del tutto quando qualcun altro poi ti dice "si è suicidato"...

lunedì 4 novembre 2013

E la notte è vicina...

Erano davvero necessari tutti quei baci per capire che? Erano davvero necessarie tutte quelle carezze e quelle promesse? I pomeriggi senza far niente, le notti a stare in silenzio senza dormire? Era davvero necessario portarmi a ballare, regalarmi un fiore? Strapparlo di fronte ai miei occhi quasi come a dimostrare che sapevi distruggere con una certa facilità anche le cose belle? Era necessario guardarmi le labbra come se fossero libertà, come se fossero cioccolata calda in un giorno freddo? Era necessario portarmi al cinema quasi ogni domenica e prendermi in giro ogni volta in cui un film mi faceva piangere? Era necessario? Erano necessari i viaggi che abbiamo fatto e i progetti che avevamo in mente, le stelle, “scrivimi una lettera”, “leggimi un libro”, “ti faccio un massaggio”? Erano necessari i baci sulle gambe e il solletico sulla schiena, le tue ciglia sulla mia fronte, far pace ogni benedetta volta in cui litigavamo? Era necessario tutto? Il mio compleanno e il vestito nuovo? “Voglio essere elegante per te”? E i complimenti tra un bicchiere di vino e un altro? Gli incoraggiamenti “sono sicuro che potresti essere tutto quello che deciderai di essere”? Stasera ti chiedo: era necessario? O avresti potuto andar via prima? Stasera ti chiedo: non bastava guardarmi per capire che mi avresti fatto male? Era necessario farmi innamorare? Proprio me che non mi innamoro mai, che la luna non mi basta e non mi basta il mare?

I sognatori persi come me

I sognatori persi come me , non bevono più thè caldo la sera, perchè poi sognano ad occhi aperti e non dormono, le poesie sui muri non le scrivono più, perchè sanno che , chi leggerà, avrà sempre qualcosa da dire, qualcos'altro da leggerci dentro. Quelli che sognano, persi come me, piangono e non te lo vengono a dire, chiedono promesse, che nessuno potrà mai mantenere e poi si meravigliano se una foglia autunnale gli cade sui piedi. I sognatori dispersi, come me, hanno pensato sempre in grande, quando si sentivano piccoli così, poi hanno lasciato andar tutto e si son dati alla malinconia. I sognatori persi, come me, hanno scelto di resistere, ogni tanto. E poi capita che il thè caldo lo bevono e danno sorrisi, solo per farsi abbracciare.

domenica 3 novembre 2013

Dove sono finiti gli abbracci?

Siamo nella generazione in cui si esce con gli amici mentre si chatta con altri su whatsapp. Siamo nella generazione in cui si va a cenare fuori e invece di catapultarsi sul piatto, si fa la foto della pietanza per caricarla su instagram. Siamo nella generazione in cui se si incontra una persona interessante la si cerca il giorno dopo su facebook, invece di parlarle immediatamente. Siamo nella generazione in cui ci si innamora con un cuoricino rosa in chat e non davanti ad un tramonto. Siamo in una generazione che non mi appartiene e non so come uscirne, dove sono finiti gli abbracci?

I nostri punti di forza

Cerca di trovare quanto di meglio c'è in una persona e diglielo. Tutti possiedono qualcosa che merita di essere lodato. Le lodi significano comprensione. Impara a vedere la grandezza del tuo prossimo, e vedrai anche la tua.

sabato 2 novembre 2013

Sempre fiori freschi per te

Io non ho mai potuto capire fino in fondo la festa dei morti. Poi credo che ci sia nulla da festeggiare, allora vuol dire che dovrebbe aiutarmi a ricordare qualcosa. E cosa? Quello che non dimentico mai, che sono in grado di ricordare a tutti i livelli, della testa, del cuore, della pelle e dell'anima, tutte le volte che voglio, per ore intere o giorni infiniti? Dovrebbe aiutarmi a ricordare le persone che sono state importanti per me? Dovrebbe ricordarmi che qualcuno ha saputo insegnarmi così tante cose che sarà difficile poterle tenere ancora tutte in vita? No, io non ci sto a tutto questo. Perchè per me questa è una scelta quotidiana.