lunedì 4 novembre 2013

E la notte è vicina...

Erano davvero necessari tutti quei baci per capire che? Erano davvero necessarie tutte quelle carezze e quelle promesse? I pomeriggi senza far niente, le notti a stare in silenzio senza dormire? Era davvero necessario portarmi a ballare, regalarmi un fiore? Strapparlo di fronte ai miei occhi quasi come a dimostrare che sapevi distruggere con una certa facilità anche le cose belle? Era necessario guardarmi le labbra come se fossero libertà, come se fossero cioccolata calda in un giorno freddo? Era necessario portarmi al cinema quasi ogni domenica e prendermi in giro ogni volta in cui un film mi faceva piangere? Era necessario? Erano necessari i viaggi che abbiamo fatto e i progetti che avevamo in mente, le stelle, “scrivimi una lettera”, “leggimi un libro”, “ti faccio un massaggio”? Erano necessari i baci sulle gambe e il solletico sulla schiena, le tue ciglia sulla mia fronte, far pace ogni benedetta volta in cui litigavamo? Era necessario tutto? Il mio compleanno e il vestito nuovo? “Voglio essere elegante per te”? E i complimenti tra un bicchiere di vino e un altro? Gli incoraggiamenti “sono sicuro che potresti essere tutto quello che deciderai di essere”? Stasera ti chiedo: era necessario? O avresti potuto andar via prima? Stasera ti chiedo: non bastava guardarmi per capire che mi avresti fatto male? Era necessario farmi innamorare? Proprio me che non mi innamoro mai, che la luna non mi basta e non mi basta il mare?

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