mercoledì 20 giugno 2012

Un colpo di spugna

Mi piacciono le parole belle, quelle che puoi portarti dietro come se fossero giubbotti antiproiettili,
con cui difenderti dal resto della gente.
Mi piacciono quelle parole che non finiscono con un punto, ma con delle virgole.
Amo le parole che vogliono arrivare lontano, senza mostrarsi totalmente indifese.
E amo le parole che riescono a non farmi dormire, a farsi ricordare, sempre.
Che poi anche il cielo, sicuramente, avrà bisogno di qualche parola d'amore, ogni tanto.
Per questo i poeti lo guardano e ne scrivono poesie.

Il fatto che io scriva non fa di me una scrittrice, ma una che si ritrova:
ogni parola è un pezzo di me che avevo lasciato per strada.

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