martedì 4 novembre 2014

Credo che tu possa dire tanto senza dire una parola.

Foto: Il tempo trascorre, ma io non l'avverto ... sono troppo presa a vivere.
(Anna Maria D'Alò)


Vorrei essere leggera come una carezza, per te. Vorrei volarti intorno senza farmi catturare mai, vorrei farmi ammirare e vorrei farmi cercare continuamente senza farmi trovare mai nello stesso posto. Vorrei essere il petalo di un fiore che ti cade sul viso all'improvviso e ti lascia addosso la piacevole sensazione di essere una persona fortunata. Vorrei assomigliare a una discesa, per te, e non a un muro. A un filo spinato. A una scala ripidissima. Vorrei assomigliare a un giorno di vacanza. A un viaggio fuori programma. Al profumo di casa tua. Del tuo shampoo. Vorrei assomigliare alle "tue" cose, quelle che ti fanno stare tranquillo. Vorrei farti bene, vorrei essere la distrazione e non il problema da cui scappare, vorrei essere quella che chiami quando sei felice. ché tanto quando uno è triste non è affidabile e ama tutti un pochino di più. Vorrei essere un gioco, un gioco che se dura tanto è meglio, un gioco di quelli che non creano dipendenza, ma quando ci si può giocare lo si fa volentieri e si torna bambini. Vorrei essere collina e mai montagna, vorrei essere un sentiero e mai un bosco, vorrei essere luminosa come il primo vero giorno d'estate e calda come l'abbraccio di una madre, vorrei esserti d'aiuto e mai di peso, ma forse chiedo troppo, forse a te piace anche il buio, forse a te piacciono anche il freddo e la fatica, perché a volte mi dici che ti "garbo" tanto (che per me è meglio di "ti amo") e allora mi appare tutto più chiaro: ami il pericolo.
E io, senza ombra di dubbio, amo te.


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